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Notiziario Marketpress di
Lunedì 03 Novembre 2008 |
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IMMIGRAZIONE: IL VENETO PRESENTA IL PATTO DI ACCOGLIENZA
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Padova, 3 novembre 2008 - E’ la prima esperienza di questo tipo che viene fatta a livello pubblico in Italia: è il Patto di Accoglienza e Integrazione che la Regione del Veneto ha presentato il 31 ottobre a Padova, nella Sala Consiliare della Provincia, ad amministratori locali, operatori e rappresentanti delle associazioni degli immigrati. L’assessore ai flussi migratori Oscar De Bona ha sottolineato che si tratta di un nuovo strumento di cui la Regione ha deciso di dotarsi per favorire l’integrazione nel Veneto dei cittadini stranieri regolari. Con il Patto di Accoglienza e Integrazione, la comunità veneta ospitante accoglie l’immigrato chiedendogli però di sottoscrivere l’impegno di integrarsi e soprattutto di rispettare i principi e i valori cardine della nostra società. De Bona ha annunciato che entro la fine dell’anno sarà sottoposto all’approvazione della giunta regionale per poter essere poi applicato, dando così attuazione alla programmazione triennale in materia di immigrazione che lo prevede. Alla presentazione hanno partecipato Moustapha Ndiaye vicepresidente della Consulta regionale per l’immigrazione, Franco Pittau della Caritas Italiana, Sergio Rosato direttore di Veneto Lavoro e Marco Annoni di Italia Lavoro. E’ stato Pittau a mettere in evidenza che si tratta della prima sperimentazione del genere in Italia, augurandosi che possa trovare diffusione anche nelle altre Regioni con l’obiettivo di una società armonica composta da italiani ed immigrati. La Regione ha affidato a Veneto Lavoro e ad un gruppo di esperti la definizione e le modalità di applicazione di questo strumento, coinvolgendo un Tavolo tecnico con i vari attori sociali, pubblici e privati. Il tavolo di lavoro ha nel corso dei mesi discusso lungamente sia sulle basi teoriche e sui principi del Patto, sia sulle procedure amministrative relative all’implementazione di un modello, arrivando al testo presentato oggi. Nella fase di prima applicazione, la sperimentazione del Patto coinvolgerà solo gli stranieri selezionati in base all’articolo 23 del Testo Unico sull’immigrazione. “E’ un progetto – ha detto De Bona – che conferma il ruolo di primo piano che il Veneto ha nelle politiche per l’accoglienza, cercando di anticipare il futuro non subendo ma governando il fenomeno”. E’ seguito il dibattito con suggerimenti e proposte. Ad una richiesta dell’assessore del comune di Padova Daniela Ruffini circa la libertà religiosa, De Bona ha risposto di non poterla accogliere perché “ispirata da una ideologia spinta che rischierebbe di compromettere l’equilibrio raggiunto nel Patto”. Al termine sono state firmate anche le convenzioni con le Conferenze dei Sindaci del Veneto per attuare il programma regionale di integrazione sociale e scolastica degli immigrati non comunitari, in collaborazione con Italia Lavoro. . |
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