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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Novembre 2008
 
   
  IN VENETO IL PATTO DI STABILITA´ REGIONALE LA RISPOSTA AI NUOVI LIMITI IMPOSTI DALL´ARTICOLO 77 BIS DELLA MANOVRA ECONOMICA

 
   
   Rubano (Pad), 3 novembre 2008 - Un Patto di stabilità regionale. Lo chiede Anciveneto in risposta al discusso articolo 77 bis della legge 133 del 2008 (la Manovra Economica approvata quest´estate) che – pur ispirato a principi di meritocrazia - finisce per colpire molti enti con i bilanci in ordine. Il nuovo Patto di stabilità non è più limitato ai singoli municipi; viene invece inserito in un´ottica di più ampio respiro, cioè su base regionale, e consente un´adeguata compensazione tra Comuni. Il Patto verrebbe infatti calcolato su macro-parametri regionali, in modo da lasciare margini di manovra maggiore ai municipi in difficoltà (quelli che sforano il tetto massimo di spesa). L´allargamento del Patto su base regionale è già realtà in Friuli Venezia Giulia e in Trentino Alto Adige, in quanto Regioni a statuto speciale; oltre al Veneto, all´iniziativa è pronta ad aderire anche la Lombardia. “Il Patto di stabilità nazionale previsto dalla Manovra estiva strozza le amministrazioni comunali – spiega Vanni Mengotto, presidente Anciveneto – e penalizza ogni tipo di investimento. I municipi veneti hanno a disposizione le risorse, ma a causa dei vincoli imposti dall´attuale Patto non possono utilizzarle. Ne consegue una consistente riduzione della possibilità di governare. Com´è possibile che un´amministrazione locale non possa spendere l´avanzo di bilancio? Con il nuovo Patto regionale le difficoltà di alcuni Enti potrebbero essere compensate da chi non ha problemi economici: l´importante sarebbe mantenere un equilibrio a livello di area”. Per attuare la proposta in Veneto manca “solo” il Consiglio delle Autonomie, punto di incontro preposto al coordinamento finanziario. “Anciveneto rilancia con forza l´opportunità della sua istituzione – conclude Mengotto -, altrimenti ci precludiamo l´avvio del Patto di stabilità regionale. All´interno del Consiglio delle Autonomie verrebbero condivisi e concordati obiettivi di finanza pubblica e modalità di perseguimento degli stessi”. Una proposta di legge per l´istituzione dell´Apel (Assemblea permanente degli enti locali) è già stata presentata l´anno scorso da Anciveneto alla Regione. .  
   
 

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