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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Novembre 2008
 
   
  APPROVATE LE MODIFICHE STATUTARIE DEL CENTRO DI FIRENZE PER LA MODA ITALIANA

 
   
  Con 21 sì, 4 no (Prc e Verdi) e 6 astensioni (Pdl) il Consiglio provinciale ha approvato, il 29 ottobre, le modifiche statutarie al Centro di Firenze per la Moda italiana. L’assessore alla Moda Elisabetta Cianfanelli ha relazionato l’assemblea sul ruolo del Centro che è: “Indirizzato agli operatori economici nazionali esteri. Nella metà degli anni ‘80 – ha aggiunto l’assessore – il centro ha costituito una serie di società a responsabilità limitata per la promozione di fiere e iniziative commerciali mantenendo per sé il ruolo di holding”. Per Massai (An): “Vi sono difficoltà non indifferenti soprattutto per quanto attiene la tenuta della moda. In Italia in generale e a Firenze in particolare. O la Provincia di Firenze fa un’azione seria, complessiva, mirata, su quelle che sono le eccellenze e la moda a Firenze oppure, la variazione dello statuto non ci offre niente”. Anche per Nascosti (An): “Ci troviamo in una situazione di forte difficoltà del settore. Da quel che abbiamo capito il Centro di Firenze per la Moda italiana è un ente che punta, sostanzialmente, a promuovere il sistema di qualificazione complessiva e di qualità della moda del nostro distretto; credo sia difficile da parte nostra dare un voto favorevole ad un Centro che, istituzionalmente parlando, non lo vedo sul territorio”. Ragazzo (Verdi) è entrato nel merito: “Si vuole abrogare il limite del Consiglio di amministrazione, non più a due mandati. Essendo membro dell’opposizione questo non ci dà assolutamente garanzie trasparenza e di rinnovamento secondo noi necessarie anche a questo ente e, in generale, necessario a tutti gli organismi imprenditoriali, anche per innovare le forze in campo. Parliamo poi della presenza del Presidente della Provincia in questo ente che, dopo questa modifica statuaria, si troverebbe in condizione di continuare ad essere presente e la cosa ci rende molto scettici”. Bevilacqua (Fi) ha auspicato: “Un dibattito in Consiglio proprio sul tema della moda. Anche perché abbiamo riscontrato nel bilancio revisionale di questa amministrazione dei forti tagli a quello che è tutta l’attività dell’assessorato alla moda per il 2008, e ora che ci avviciniamo alla previsionale 2009 vorremmo capire in quale direzione si sta andando, perché ci sembra assurdo avere un assessore alla moda e non dare risorse adeguate per una sua attività. Ma questo farà parte di un discorso che andremo a fare appunto in un’altra sede”. .  
   
 

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