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Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Novembre 2008 |
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BRESCIA: SULLA NUOVA TANGENZIALE SUD SI DEPURANO ANCHE LE ACQUE PIOVANE
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Brescia, 4 novembre 2008 - É una tangenziale attenta anche al rispetto ambientale quella che la Provincia sta completando e si appresta ad inaugurare. Sono state impiegate, infatti, vernici speciali al biossido di titanio per colorare i manufatti in cemento, capaci di abbattere gli inquinanti dei gas di scarico delle autovetture in transito. Non solo, si è fatto ampio ricorso all´installazione di barriere fonoassorbenti per ricondurre nei limiti l´impatto acustico causato dal transito giornaliero di ben 100mila autoveicoli. Complessivamente sono stati posizionati circa 4,5 chilometri di barriere antirumore, soprattutto sul lato del nuovo tratto che guarda verso la città. Costituiscono una novità in assoluto per la nostra provincia invece gli impianti di trattamento delle acque di prima pioggia che dilavando le superfici della strada sono inquinate dalla presenza di sabbia, terriccio, minerali, residui di gomma, particelle dei gas di scarico. Queste costituiscono una delle principali fonti di inquinamento dei corsi d´acqua superficiali e delle acque di falda. «Per tutti questi motivi è stato previsto e realizzato un sistema di smaltimento delle acque di prima pioggia - spiega Mauro Parolini, assessore ai Lavori pubblici della Provincia - realizzato in modo da garantire la captazione delle acque che cadono sul sedime stradale, quelle cioè che colpiscono la strada entro i primi 15 minuti e che raccolgono la quasi totalità degli inquinanti». In dettaglio, le acque vengono convogliate attraverso apposite tubazioni in polietilene a tenuta stagna e pozzetti in quattro impianti di trattamento posizionati lungo i 5 chilometri della nuova tangenziale sud; un quinto, più grande, è stato collocato a lato della tangenziale ovest, nelle vicinanze del ponte dell´autostrada in direzione Fornaci. Questi impianti, strutturati su due linee, provvedono a separare e sedimentare oli, idrocarburi e sabbia. Le acque reflue vengono convogliate in una vasca più ampia dove vengono definitivamente depurate con un processo di fitodepurazione naturale impiegando essenze arboree che vivono nell´acqua e che trasformano gli inquinanti residui in sostanze organiche innocue. Solo dopo questi trattamenti le acque residue vengono disperse sul terreno. In buona sostanza il sistema sfrutta solo energia meccanica mentre i processi biologici non consumano energia elettrica e dunque richiedono solo una modesta manutenzione, essenzialmente la rimozione di sabbia e smaltimento di oli e idrocarburi. Complessivamente gli impianti garantiscono la depurazione delle piogge cadute nei primi 15 minuti, stimate in circa 2. 000 litri al secondo. . |
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