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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Novembre 2008
 
   
  BASILICATA: SPESA AGRICOLA, SEMINARIO DELLA CIA A BRUXELLES

 
   
   Il “caso Basilicata”, riferito ai risultati della spesa comunitaria in agricoltura nel periodo 2000-2006 e ai nuovi programmi di spesa previsti dal Psr 2007-2013, è al centro di un seminario di studi che è cominciato il 3 nvoembre a Bruxelles, e si concluderà il 4, per iniziativa della Cia sul tema “la spesa regionale e lo sviluppo dell’agricoltura”, al quale partecipa una delegazione della Cia lucana guidata dal Presidente Donato Distefano. Il “caso” che la Cia ha voluto presentare a Bruxelles – ha spiegato il presidente Distefano – parte dalla nostra esperienza originale che chiama in causa la triade che accompagna la nuova Pac: sicurezza alimentare; rispetto dell’ambiente; uso razionale delle risorse naturali. Tale impostazione coerentemente con gli indirizzi e le decisioni Ue, in particolare sul versante dello sviluppo rurale, se ben interpretate e gestite rappresentano per la nostra agricoltura una grande opportunità, attraverso un nuovo modo di fare impresa in agricoltura in coerenza con la Pac dell’Ue, imperniata sulla sostenibilità ambientale, la sicurezza alimentare, la tutela dei consumatori, la coesione sociale/territoriale. Secondo la nostra visione, per poter avviare questa operazione – ha detto Distefano - è indispensabile favorire nella nostra regione due macro processi affidati a due distinti momenti, il sistema delle imprese e degli imprenditori da un lato, le Istituzioni deputate alla realizzazione dei programmi di investimento e di spesa dall’altro. Il sistema delle imprese agricole deve sempre più essere percepito dalle nostre comunità come luogo principe nel quale si genera sicurezza alimentare, sanità, qualità e tipicità dei nostri prodotti alimentari. Le Istituzioni regionali, a partire dalle risorse assentite nel Psr, devono saper orientare progetti, investimenti, iniziative, in grado di determinare aggregazione di aziende, di prodotto e territorio, nel contempo garantire qualità, sicurezza alimentare e ambientale, far convergere trasformazione e commercio per costruire una nuova e vera filiera agroalimentare lucana”. .  
   
 

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