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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Novembre 2008
 
   
  LA RISCOPERTA DEL GUSTO AL RISTORANTE ACANTO CON L’INNOVATIVO CONSORZIO DI VINI BIOLOGICI “TRIPLE A”.

 
   
  La sera del 13 e del 14 novembre l’ Acanto dell’Hotel Principe di Savoia ospiterà l’evento “La Riscoperta Del Gusto”, iniziativa nata dalla collaborazione del celebre ristorante con l’innovativo consorzio di vini biologici “Triple A”. Le due serate devono i loro natali al desiderio del lussuoso albergo della Dorchester Collection di riservare ai propri ospiti un momento esclusivo per far conoscere la qualità dei vini coltivati con tecniche totalmente biologiche. Triple A è, infatti, un marchio nato da una filosofia che vede la viticoltura come un’attività da agricoltori, nel senso più mero del termine, da artigiani e soprattutto da artisti del buono e del genuino. Per il 13 e il 14 novembre lo Chef Sommelier dell’Acanto Michele Garbuio ha ideato due speciali carte degustabili: una che si addentra nei sapori corposi dei vini rossi, la seconda che esalta la leggerezza dei bianchi. A completare il tripudio di gusto la fantasia dello chef Fabrizio Cadei abbinerà un delizioso menu. Offerta agli ospiti a 95. 00 € bevande incluse, ecco la proposta biologica del ristorante Acanto, disponibile le sere del 13 e 14 novembre: Menu’ Biologico Carne Petto di piccione “Tenuta il Feudo” con tartufo nero e pastinaca ___ Zuppetta di cereali con guanciale croccante e tomino gratinato ___ Tortelli di ricotta di pecora e cime di rapa con crema di zucca ___ Medaglione di manzo con melanzane affumicate e Rösti di patate americane ___ Dolce d’autunno con castagne ___ Caffè e petits fours Vini Pommard 2006–Philippe Pacalet- Barolo 2003–Azienda Agricola Viglione Carlo- Vin Santo 1996–Fattoria di Bacchereto “Terre a Mano” Menu’ Biologico Pesce Tortino di alici, zucchine e mozzarella di bufala ___ Zuppetta di cereali con polpo scottato e pomodori essiccati ___ Paccheri farciti con pezzogna, spinaci e olive taggiasche ___ Filetto di ricciola in manto di zucca e granella di mandorle ___ Budino di tapioca e morbido di cachi ___ Caffè e petits fours Vini Monferrato Bianco Montemarino 2006–Azienda Agricola Cascina degli Ulivi- Anjou Blanc –Domaine Mosse-2006 Riesling Grand Cru Kaefferkopf sgn –Damaine Binner-1995 Triple A - Agricoltori Artigiani Artisti Buona parte dei vini attualmente prodotti nel mondo sono standardizzati, cioè ottenuti con tecniche agronomiche ed enologiche che mortificano l’impronta del vitigno, l’incidenza del territorio e la personalità del produttore. La standardizzazione sta generando vini simili in ogni angolo del pianeta, appiattiti nei caratteri organolettici e incapaci di sfidare il tempo. Per ottenere un grande vino, a ogni produttore occorrono 3 doti basilari riassumibili nelle 3 A di: • A come Agricoltori soltanto chi coltiva direttamente il vigneto può instaurare un rapporto corretto tra uomo e vite, ed ottenere un’uva sana e matura esclusivamente con interventi agronomici naturali. • A come Artigiani occorrono metodi e capacità “artigianali” per attuare un processo produttivo viticolo ed enologico che non modifichi la struttura originaria dell’uva, e non alteri quella del vino. • A come Artisti solamente la sensibilità “artistica” di un produttore, rispettoso del proprio lavoro e delle proprie idee, può dar vita a un grande vino dove vengano esaltati i caratteri del territorio e del vitigno. Da queste considerazioni iniziali si ricava un decalogo, le cui regole devono essere rispettate da chi voglia produrre vini Triple A. Il Decalogo dei Vini Triple A I vini Triple A possono nascere solo: - da una selezione manuale delle future viti. - da produttori agricoltori, che coltivano i loro vigneti senza utilizzare sostanze chimiche di sintesi, rispettando la vite e i suoi cicli naturali. - da uve raccolte a maturazione fisiologica e perfettamente sane. - da mosti ai quali non venga aggiunta anidride solforosa o altri additivi. L’anidride solforosa può essere aggiunta solo in minime quantità al momento dell”imbottigliamento. - utilizzando solo lieviti indigeni ed escludendo lieviti selezionati. - senza interventi chimici o fisici prima e durante la fermentazione alcolica, fatta eccezione per il semplice controllo delle temperature. (Sono tassativamente esclusi gli interventi di concentrazione attuati con qualsiasi metodo). - maturando sulle proprie “fecce fini” fino all’imbottigliamento. - non correggendo alcun parametro chimico. - non chiarificando e filtrando prima dell’imbottigliamento. .  
   
 

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