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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Novembre 2008 |
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CREDITO ARTIGIANO APPROVATI I RISULTATI TRIMESTRALI AL 30 SETTEMBRE 2008 NESSUNA ESPOSIZIONE NEI CONFRONTI DEL GRUPPO LEHMAN BROTHERS UTILE NETTO DI PERIODO: 36 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 16,6% SU BASE ANNUA
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Milano, 5 novembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione del Credito Artigiano, presieduto dal prof. Angelo Palma, ha oggi esaminato e approvato i risultati trimestrali al 30 settembre 2008 che evidenziano una crescita significativa degli aggregati patrimoniali e un’apprezzabile evoluzione della redditività, nonostante il progressivo inasprimento della crisi finanziaria globale. Nei primi nove mesi dell’anno il margine di interesse si attesta a 136 milioni di euro rispetto a 112 milioni al 30 settembre 2007, con una crescita su base annua del 21,7%, sostenuta dal progressivo sviluppo delle masse intermediate e dall’effetto positivo, seppure limitato, della dinamica dei tassi di mercato. Le commissioni nette assommano a 45,7 milioni e mostrano un aumento, pur se contenuto al 2,5%, rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. I proventi operativi complessivamente raggiungono 192 milioni di euro, con un aumento del 15,6% rispetto a 166 milioni dei primi nove mesi dello scorso anno. Gli oneri operativi si determinano in 111 milioni di euro e registrano un incremento del 22,3% su base annua in diretta relazione ai maggiori oneri connessi con l’espansione operativa. Più in dettaglio, le componenti di costo evidenziano aumenti del 24,5% relativamente al costo del personale, che si attesta a 56 milioni di euro contro 45 milioni, e del 20,8% per quanto attiene alle altre spese amministrative, che passano da 40,4 a 48,8 milioni. Il risultato netto della gestione operativa raggiunge 81 milioni di euro e segna un incremento del 7,5% in rapporto a 75 milioni di euro relativi al corrispondente periodo dello scorso anno. Le rettifiche di valore per deterioramento crediti e gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri – questi ultimi essenzialmente destinati alla copertura degli oneri derivanti da revocatorie fallimentari e dall’esito negativo del contenzioso legale di altra natura – sono complessivamente determinati in 24 milioni di euro rispetto a 22 milioni dei primi nove mesi del 2007. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si attesta a 57 milioni di euro, che si rapportano a 53,6 milioni, evidenziando un incremento del 6,7% su base annua. Gli oneri fiscali del periodo sono stimati in 21 milioni di euro rispetto a 22,4 milioni e determinano un risultato netto di periodo di 36,4 milioni di euro in progresso del 16,6% sul corrispondente periodo dello scorso anno. In significativo incremento tutti gli aggregati patrimoniali. A fine settembre 2008 la raccolta globale, pari a 11. 730 milioni di euro evidenzia una crescita del 14,8% su 10. 220 milioni a fine 2007. La raccolta diretta da clientela si attesta a 6. 966 milioni di euro, con una crescita superiore al 25% rispetto a 5. 566 milioni a fine dicembre 2007. La raccolta indiretta assomma a 4. 764 milioni di euro, in incremento del 2,4% su 4. 655 milioni a dicembre dello scorso anno. Il risparmio gestito raggiunge 2. 131 milioni di euro ed è pressochè invariato rispetto a 2. 151 milioni di fine 2007. Al 30 settembre i crediti verso la clientela si attestano a 6. 039 milioni di euro, con un aumento del 20,5% rispetto a 5. 012 milioni a dicembre 2007; nel suo ambito è ancor più accentuata la dinamica della componente a medio lungo termine, che raggiunge 2. 958 milioni con una crescita del 24,4% in rapporto a 2. 378 milioni al 31. 12. 2007. Alla chiusura del trimestre i crediti deteriorati, al netto delle rettifiche di valore, assommano a 129 milioni di euro, in aumento rispetto a 82 milioni al 31. 12. 2007. Il rapporto tra crediti deteriorati e il totale dei crediti verso la clientela si attesta a 2,14% contro 1,64% a fine anno. Il profilo di rischiosità del credito rimane contenuto, con una crescita fisiologica dei crediti deteriorati in conseguenza del progressivo indebolimento del ciclo economico, pur in presenza di una crescita sostenuta dei crediti alla clientela. Al 30 settembre 2008, il patrimonio netto, compreso l’utile del periodo, si attesta a 767 milioni di euro rispetto a 464 al 31. 12. 2007, per effetto dell’operazione di rafforzamento patrimoniale realizzata nel primo semestre. Il patrimonio di vigilanza al 30 settembre 2008 assomma a 700 milioni di euro, a fronte di attività di rischio ponderate pari a 5. 821 milioni. La consistenza del Patrimonio di Vigilanza assicura con ampio margine il rispetto dei requisiti patrimoniali previsti dalla normativa vigente, supportando adeguatamente lo sviluppo dell’attività operativa. Il core capital ratio (patrimonio di base rapportato alle attività di rischio ponderate) si attesta a 9,68% rispetto a 5,86% al 31. 12. 2007. Il total capital ratio (patrimonio di vigilanza su attività di rischio ponderate) è pari a 12,02%, in raffronto a 9,40% a fine dicembre 2007. I dati del periodo 01/01/2008 – 30/09/2008 includono gli effetti dell’acquisizione degli sportelli Intesa Sanpaolo, che contribuiscono alla determinazione dei proventi operativi in misura pari al 4,7% e al risultato netto della gestione operativa per il 2,2%, mentre incidono sulla raccolta globale per il 5,8%, sui crediti alla clientela per il 3,1%. Tutti gli indicatori reddituali sono influenzati dalla significativa espansione della rete territoriale, che alla data annovera 136 dipendenze – rispetto a 114 al 30 settembre 2007 - prevalentemente attuata nell’ultima parte del 2007 per quanto attiene la crescita per linee interne e nel febbraio 2008 relativamente all’acquisizione degli sportelli Intesa Sanpaolo. In relazione agli accadimenti che hanno condizionato l’andamento dei mercati finanziari internazionali nelle ultime settimane e con particolare riferimento alla procedura di amministrazione controllata cui è stata sottoposta la banca d’affari statunitense Lehman Brothers Holdings Inc. E alle conseguenze di detto evento, si rende noto che non sussistono crediti, titoli o altre posizioni dirette nei portafogli di proprietà riconducibili ad alcuna società del Gruppo Lehman. Nessun titolo azionario e/o obbligazionario emesso da società del gruppo Lehman Brothers è presente nelle gestioni patrimoniali, di Private Banking e nei comparti di Aperta Sicav. L’esposizione in titoli Lehman Brothers risulta di entità del tutto marginale per tutte le linee di investimento delle Gpf. Per quanto riguarda strumenti o prodotti finanziari presenti nei depositi amministrati per conto della clientela – di ammontare non significativo - sono state adottate opportune misure dirette a fornire alla stessa – anche in conformità alle richieste della Consob – un’informativa tempestiva ed adeguata sulle ripercussioni della procedura di default sul valore di mercato di detti titoli e sulle difficoltà e/o impossibilità di negoziazione, anche con riguardo alle modalità con le quali gli interessati potranno far valere i propri diritti. La prevedibile evoluzione della gestione L’attuale contesto di mercato permane fortemente perturbato e rende difficile effettuare previsioni sull’evoluzione della gestione nei prossimi mesi. Il Consiglio di Amministrazione, pur esprimendo cautela sull’andamento gestionale dell’ultima parte dell’esercizio, ritiene prefigurabile il conseguimento di risultati in crescita rispetto all’esercizio precedente, tali da consentire un’adeguata remunerazione agli azionisti. Il deterioramento dello scenario macroeconomico e la perdurante volatilità dei mercati finanziari inducono a prudenti valutazioni sul pieno conseguimento degli obiettivi fissati dal piano industriale 2008-2010 per l’anno in corso. . |
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