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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Novembre 2008
 
   
  IL CONVEGNO ORGANIZZATO DA CONAI E RIMINI FIERA, IN COLLABORAZIONE CON IL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE, INAUGURA LA MANIFESTAZIONE ECOMONDO 2008 E PROPONE NUOVE STRATEGIE PER COMBATTERE L’EMERGENZA RIFIUTI

 
   
  Rimini, 6 novembre 2008 – Termine del regime commissariale, definizione di un modello regionale di organizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti, sviluppo degli impianti per il recupero della frazione organica: sono queste alcune delle azioni che Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, propone, in sinergia con le istituzioni locali, per strutturare un nuovo approccio di sostenibilità nella gestione dei rifiuti urbani e colmare il divario nelle Regioni tuttora in ritardo sugli obiettivi di raccolta. Le cifre dell’emergenza parlano chiaro, in un’Italia che, nonostante l’alternarsi di vari regimi commissariali in quasi tutte le regioni del Sud, viaggia ancora a tre velocità: con un Nord generalmente virtuoso che si attesta sugli 84,3 kg di imballaggi per abitante raccolti e riciclati dal Sistema Consortile in un anno, il Centro con risultati “a macchia di leopardo” che arriva a 48,1 Kg/abitante e il Sud, ancora più indietro con 27,9 kg/abitante. La media nazionale è pari a 59,3 kg/abitante di rifiuti di imballaggi separati. In merito ai costi: in 14 anni, sommando tutti i regimi commissariali che si sono avvicendati, sono stati erogati circa 2. 200 milioni di euro e ne sono stati spesi 1. 880 ma in quasi nessuna delle Regioni sono stati raggiunti risultati soddisfacenti. Emblematico il costo delle occasioni sprecate: nel caso la raccolta degli imballaggi al Sud arrivasse al 15%, grazie ai corrispettivi che Conai riconosce alle amministrazioni comunali ed ai costi del mancato smaltimento in discarica, queste regioni potrebbero beneficiare di 411 milioni di euro. Nel caso in cui la raccolta arrivasse al 20%, potrebbero beneficiare di 547 milioni di euro, senza contare i vantaggi in termini ambientali e le ricadute occupazionali che le attività di raccolta e riciclano generano. “Occorre prima di tutto definire le singole responsabilità della gestione dei rifiuti di Regioni, Province, Comuni, Ato e Consorzi di Bacino - afferma Piero Perron, Presidente Conai - senza prescindere da una concreta pianificazione, che si traduca in regole, progetti, da realizzare con l’obiettivo di valorizzare al massimo i materiali riciclabili da un lato e abbattere il ricorso alla discarica dall’altro, così da consentire il raggiungimento degli obiettivi di legge. Obiettivi che non possono essere raggiunti soltanto con la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio ma anche attraverso un incremento dei conferimenti delle altre frazioni, soprattutto dell’organico. Questo è il momento per fare un salto qualitativo che permetta di allineare, nel medio periodo, i livelli di raccolta differenziata urbana delle Regioni del Sud a quelli delle aree migliori del Paese”. In questi anni Conai ha fatto da catalizzatore della raccolta differenziata urbana, pur essendo la sua mission principale quella di garantire il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggio. Con il Piano Straordinario a favore del Sud, definito dal Consorzio nel 2006 per supportare le amministrazioni locali nell’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio, sono stati attuati interventi in Sicilia, Lazio, Puglia, Calabria e Campania, ma altrettanto numerosi sono i progetti in corso che devono giungere alla completa realizzazione, a causa delle criticità che ancora oggi si riscontrano nell’avvio di servizi efficienti ed efficaci di raccolta sul territorio. Nel pomeriggio si è invece tenuto un convegno dedicato all’Accordo Anci-conai: i risultati dell’Accordo, nato nel 1999 per sviluppare la raccolta differenziata degli imballaggi su tutto il territorio, sono positivi. Il bilancio degli ultimi quattro anni vede l’incremento di quasi 1 milione di tonnellate dei rifiuti di imballaggio raccolti e riciclati a livello urbano, con un aumento del 40% dei quantitativi di imballaggi conferiti al sistema consortile dal 2004 al 2008. In più di dieci anni, Conai ha garantito il recupero del 67% dei rifiuti di imballaggio immessi al consumo, di cui il 57% sono stati riciclati ed il restante 10% avviati a recupero energetico. Prima dell’istituzione del Conai due terzi degli imballaggi finivano in discarica, oggi la situazione si è ribaltata e sono soltanto un terzo. .  
   
 

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