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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Novembre 2008
 
   
  RACCOLTA DIFFERENZIATA: IL BILANCIO DI 4 ANNI DI ACCORDO QUADRO ANCI-CONAI

 
   
   Rimini, 6 novembre - Conai ed Anci presentano ad Ecomondo, in occasione del seminario “Verso il nuovo accordo per la gestione dei rifiuti di imballaggio: problemi aperti e prospettive”, il bilancio 2004 – 2008 dell’Accordo quadro nazionale per lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio. L’accordo, in fase di rinnovo, è nato nel 1999 per dare un impulso alla raccolta urbana: ai Comuni che sottoscrivono le convenzioni il sistema Conai- Consorzi, riconosce e garantisce nel tempo un corrispettivo economico in funzione della quantità e della qualità dei rifiuti urbani raccolti. I rifiuti di imballaggio vengono in tal modo conferiti al Sistema Consortile, che li avvia a riciclo in appositi centri individuati sul territorio. Il primo Accordo Quadro, siglato nel 1999, ha dato lo slancio per la strutturazione di un sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani a livello nazionale che non esisteva prima, se non in forma molto frammentaria. Nel 2004 è stato siglato un secondo Accordo con l’Anci: a quattro anni di distanza si può affermare che l’attività del Sistema Consortile ha fatto da volano per la crescita e la diffusione di un modello industriale di raccolta sul territorio e di un know how nella raccolta di carta, vetro, plastica, ecc. Non solo, gli imballaggi hanno fatto da apripista per la raccolta in genere: la gestione avviata grazie all’Accordo Quadro Anci-conai ha infatti esercitato un positivo effetto di trascinamento sui risultati della raccolta differenziata complessiva (che comprende la frazione organica, gli ingombranti, la raccolta di frazioni similari come le riviste, ecc. ). Per quanto riguarda la sola raccolta degli imballaggi, il risultato nel 2007 è di 3. 350. 000 tonnellate, una quota che rappresenta quasi il 40% del materiale proveniente della raccolta differenziata complessiva dei Comuni. La copertura del territorio delle convenzioni è cresciuta in questi anni fino a giungere al 94% per alcune filiere (plastica) di tutto il territorio nazionale. Sono quasi 7. 000 le convenzioni sottoscritte dai Comuni, che corrispondono alla copertura di circa 2/3 della popolazione italiana. I corrispettivi economici riconosciuti dal Sistema Consortile per i rifiuti di imballaggio raccolti dalle Pubbliche Amministrazioni sono incrementati negli ultimi quattro anni dell’11,76%: nel complesso l’impegno economico è passato da 172 milioni di euro a oltre 260 milioni di euro, quindi è più che raddoppiato, segno che la collaborazione tra pubblico e privato - Comuni e Sistema Consortile - è stata reale e non soltanto di facciata e ha contribuito, oltre allo sviluppo eco-sostenibile del territorio, alla crescita di un’economia, quella dell’industria del riciclo dei materiali (cartiere, vetrerie, fonderie, ecc. ), che si approvvigiona dei rifiuti raccolti a livello urbano per la produzione di nuove materie prime. Gli incentivi previsti dall’Accordo per il miglioramento della raccolta non sono soltanto di tipo quantitativo, ma anche, ed in prospettiva lo saranno sempre di più, di tipo qualitativo. La qualità dei rifiuti raccolti – pulizia del materiale, presenza di frazioni estranee – è molto importante perché è funzionale alla successiva fase di riciclo: maggiore è la qualità della raccolta, migliore sarà il riciclo finale. Caso esemplare è quello della raccolta differenziata di carta e cartone, che dal 2000 al 2007, grazie alla differenziazione dei corrispettivi per qualità, ha visto ridurre in misura consistente la presenza delle frazioni estranee alla carta nelle raccolte urbane. Le azioni previste dall’Accordo Quadro contemplano anche le attività di comunicazione e sensibilizzazione a livello locale, come le campagne di informazione condotte in collaborazione con gli enti locali per il lancio di nuovi servizi di raccolta sul territorio. La consapevolezza di quanto sia importante separare, recuperare e riciclare i rifiuti è infatti fondamentale perché ciascuno abbia un comportamento efficace nella loro gestione: e proprio i cittadini sono il primo e fondamentale attore del circolo virtuoso della raccolta. A partire dal 2005, sono stati riconosciuti ai Comuni oltre 3 milioni di euro per il finanziamento di 81 progetti di campagne di comunicazione a livello locale che hanno coinvolto oltre 8 milioni di cittadini. All’interno di un quadro nazionale sostanzialmente positivo, non mancano gli aspetti critici: i risultati dell’ultimo Accordo vedono la piena realizzazione di un sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio nel Nord Italia, con uno sviluppo ancora parziale al Centro Italia e con le Regioni del Sud ancora fortemente in ritardo sugli obiettivi ma con ampi margini di miglioramento. In termini di rese per abitante di rifiuti di imballaggio, infatti, i dati variano sensibilmente da Regione a Regione, e si delinea un Paese a 3 velocità, con il Nord generalmente virtuoso che si attesta sugli 84,3 kg/abitante convenzionato raccolti in un anno, il Centro con risultati “a macchia di leopardo” che arriva a 48,1 Kg/abitante e il Sud con 27,9 kg/abitante. La media nazionale è pari a 59,3 kg/abitante. Una situazione che rispecchia appieno la mappa della raccolta differenziata complessiva dell’Italia: nonostante l’incremento degli ultimi anni, ad oggi le Regioni che hanno raggiunto l’obiettivo del 35% di raccolta differenziata complessiva richiesto dalla legge, sono infatti quattro: Lombardia, Veneto, Piemonte e Trentino Alto Adige. Uno degli obiettivi del Sistema Consortile nei prossimi anni sarà proprio quello di continuare a sostenere il processo di sviluppo della raccolta differenziata degli imballaggi, con lo scopo di riuscire ad allineare, (cambiare la frase) nel medio-lungo periodo, i livelli di raccolta differenziata delle Regioni del Sud a quelli delle Regioni del Nord. .  
   
 

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