|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 06 Novembre 2008 |
|
|
|
|
|
CEMENTIR HOLDING RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2008: RICAVI A 860 MILIONI DI EURO (859 MILIONI DI EURO AL 30 SETTEMBRE 2007) UTILE ANTE IMPOSTE A 102 MILIONI DI EURO (158 MILIONI DI EURO AL 30 SETTEMBRE 2007)
|
|
|
|
|
|
Roma, 6 novembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Cementir Holding, presieduto da Francesco Caltagirone Jr. , ha approvato i risultati dei primi nove mesi del 2008. Principali risultati economici
(milioni di euro) |
Gennaio Settembre 2008 |
Gennaio Settembre 2007 |
Variazione % |
Ricavi |
860 |
859 |
+0,1% |
Margine operativo lordo |
173 |
208 |
-16,6% |
Reddito operativo |
115 |
154 |
-25,3% |
Utile ante imposte |
102 |
158 |
-35,3% | Volumi di vendita
(‘000) |
Gennaio Settembre 2008 |
Gennaio Settembre 2007 |
Variazione % |
Cemento Grigio e Bianco (tonnellate) |
8. 072 |
8. 237 |
-2% |
Calcestruzzo (m3) |
3. 133 |
3. 447 |
-9,1% |
Inerti (tonnellate) |
3. 314 |
2. 581 |
+28,4% | Organico di gruppo Numero dipendenti 30-09-2008 - 3. 921; 30-09-2007 - 3. 890 Il rallentamento dell’economia globale, già visibile all’inizio del 2008, si è accentuato nel trimestre appena concluso per effetto della fase acuta della crisi finanziaria internazionale, provocando inaspettate incertezze sui principali mercati di riferimento in cui il gruppo Cementir Holding opera, con immediati riflessi sui risultati. Relativamente alle principali aree geografiche in cui il Gruppo opera, è da segnalare che nei primi nove mesi dell’anno le quantità vendute hanno subito cali tra il 5% e l’8%. Per effetto dei diversi tempi di reazione dei vari mercati, si rileva che, anche in presenza di un rallentamento globale dell’economia, la diversificazione geografica permette di mantenere un equilibrio che non sarebbe stato possibile qualora si fosse rimasti concentrati su una singola area. Le società del Gruppo si sono prontamente attivate per intervenire su tutte le variabili governabili del proprio sistema operativo, continuando a perseguire manovre di riduzione di costi. Il gruppo danese ha già attuato la prima fase, del valore di circa 15 milioni di euro annui di economie strutturali, di un ampio progetto di riorganizzazione, mentre i gruppi turco e italiano, oltre ad avviare studi interni per il contenimento dei costi fissi e variabili, hanno accelerato i piani di introduzione nel processo produttivo dei combustibili alternativi. Gli effetti sui risultati del Gruppo delle azioni ammonteranno complessivamente a circa 30 milioni di euro e produrranno i relativi benefici dalla seconda metà del 2009 per essere pienamente a regime nel 2010. Nel corso dei nove mesi sono proseguiti i lavori per l’ampliamento dello stabilimento di cemento bianco in Egitto; sono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo stabilimento di cemento bianco in Cina, mentre nel mese di aprile si sono conclusi i lavori per l’incremento della capacità produttiva di cemento grigio ad Edirne in Turchia. La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2008, negativa per 471 milioni di euro, è migliorata di circa 11 milioni di euro nell’ultimo trimestre (482 milioni al 30 giugno 2008). L’incremento dell’indebitamento finanziario netto rispetto al precedente esercizio (391 milioni al 30 settembre 2007 e 365 milioni al 31 dicembre 2007) è riconducibile agli investimenti strategici per l’ampliamento della capacità produttiva in corso (impianti di Edirne in Turchia e del Sinai in Egitto), all’acquisizione intervenuta nel mese di marzo della danese Kudsk & Dahl e all’investimento finanziario in azioni ordinarie Italcementi. Andamento del terzo trimestre 2008 Principali risultati economici
(milioni di euro) |
3° trimestre 2008 |
3° trimestre 2007 |
Variazione % |
Ricavi |
285 |
306 |
-6,9% |
Margine operativo lordo |
58 |
83 |
-30,2% |
Reddito operativo |
38 |
66 |
-41,7% |
Utile ante imposte |
39 |
68 |
-42,2% | L’impatto della crisi risulta ancora più significativo nel trimestre, in quanto i risultati hanno risentito contestualmente sia del calo della domanda, con la conseguente riduzione delle quantità e dei relativi prezzi di vendita, che dell’incremento dei costi energetici e di trasposto; il prezzo del petrolio, riferimento essenziale per la marginalità del settore, ha toccato livelli mai visti in precedenza, sfiorando i 150 dollari al barile nel mese di luglio. Il fatto che lo stesso prezzo del petrolio in questi giorni abbia perso quasi il 60%, attestandosi al valore di circa 65 dollari al barile, fa ben comprendere il grado di volatilità che i mercati stanno attraversando. Da sempre i costi energetici sono legati ad una dinamica differita dei prezzi, pertanto i risultati del trimestre appena concluso risentono della discrasia tra costi e ricavi derivante da prezzi e quantità di vendita in calo, abbinati a costi energetici ai massimi storici. Per tali ragioni, il conto economico del Gruppo continuerà a riflettere una matrice ricavi-costi penalizzante probabilmente fino al primo semestre del 2009. Qualora i costi dei combustibili dovessero consolidare i recenti ribassi, dalla seconda metà del 2009 si potrebbero vedere progressivi recuperi di efficienza. Il risultato della gestione finanziaria nel trimestre è stato positivo per circa 1,2 milioni di euro, nonostante l’indebitamento e la volatilità dei rapporti di cambio tra valute, dovuta alle turbolenze sui mercati finanziari. Previsioni Cementir Holding non ha proceduto negli ultimi anni ad acquisizioni rilevanti, prediligendo la crescita interna attraverso investimenti industriali per incrementi di capacità produttiva. Tale strategia ha evitato livelli di indebitamento che oggi sarebbe stato difficile sostenere. La solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo rappresenta un indubbio vantaggio competitivo che permetterà di proseguire l’attività operativa secondo i piani. In un contesto di mercato come quello attuale, in cui le principali variabili macroeconomiche mutano in maniera così ampia e frequente, è molto difficile fornire un’informazione attendibile sull’evoluzione della gestione nel quarto trimestre 2008. Continuando a persistere uno scenario caratterizzato dal timore di un prolungato rallentamento dell’economia e da una crisi finanziaria che dispiegherà i suoi effetti anche nei prossimi mesi, nell’ultima parte del 2008 ci si aspettano risultati inferiori rispetto alle previsioni in ogni settore di attività. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|