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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Novembre 2008 |
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VENETO, GALAN: “INVESTITI 278 MILIONI DI EURO IN RICERCA E INNOVAZIONE. SIAMO UNA REGIONE LEADER CHE SA GUARDARE CON OTTIMISMO AL FUTURO ”
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Venezia, 10 novembre 2008 - Il modello di sviluppo regionale negli anni passati si è caratterizzato troppo spesso per il fare innovazione senza ricerca. Le nostre imprese, soprattutto quelle piccole o medio piccole, proprio per le loro dimensioni, faticano a finanziare sia studi che analisi e per questo utilizzano le esperienze del mercato rielaborandole sulla specifica della realtà aziendale. Hanno tutte una spiccata propensione al fare piuttosto che al conoscere, al valorizzare la conoscenza e al comunicare. Il sistema veneto compete soprattutto su innovazioni legate a specifiche progettualità e non su innovazioni radicali o di rottura. Il piano regionale strategico per la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione 2008-2013, approvato in sede di Giunta regionale ed anche di Consiglio veneto, ha stabilito le linee di azione. “Il piano - ha detto il presidente della Regione del Veneto, Giancarlo Galan, presentando il testo stamattina a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, a Venezia - ha come obiettivo favorire il trasferimento delle conoscenze, sostenere e coordinare le diverse iniziative, facilitare la brevettazione, incrementare la ricerca applicata e l’interazione tra i diversi attori, migliorare la qualità del sistema di formazione. ” La spesa in ricerca e in innovazione nel periodo 2000-2005 è aumenta del 36,2 per cento in Veneto; il personale addetto è salito del 31,9 per cento; la crescita della spesa per abitante è stata incrementata del 30,6 per cento. Sono percentuali più alte di quelle registrate nelle altre regioni italiane. Lo stanziamento complessivo con i cofinanziamneti europei è di 278 milioni di euro. Il nuovo piano 2008-2013 è stato, invece, finanziato con 26 milioni di euro. Per il presidente Giancarlo Galan, le sfide che la nostra società e la nostra economia dovranno affrontare sono aumentare la capacità di produzione e assorbimento delle conoscenze che rendono più competitivo il sistema veneto; favorire una evoluzione della domanda di innovazione che è ancora troppo poco strutturata ed eccessivamente frammentata; aumentare l’efficienza e l’efficacia delle strutture di offerta di ricerca e di trasferimento tecnologico: 123 centri di ricerca e 3 parchi, il Vega a Venezia, il Galileo a Padova e lo Star a Verona; inoltre, agevolare un maggiore investimento della domanda pubblica; favorire la diffusione e l’utilizzo di strumenti specifici di “finanza per l’innovazione”; promuovere l’attuazione di una politica di marketing territoriale evoluto; infine, valorizzare il sistema regionale dell’innovazione, inteso come processo costruito in loco in maniera condivisa con i vari protagonisti socio economici. “Allo Stato - ha concluso il presidente - ho già chiesto di negoziare un federalismo regionale differenziato e di rafforzare le competenze dell’articolo 116 della Costituzione in tema di ricerca applicata e di sviluppo sperimentale. Resta la soddisfazione per avere realizzato il forum della competitività che ha portato alla stesura del libro bianco su ricerca e sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico. Così come c’è l’orgoglio per avere attivato nuovi strumenti di analisi delle politiche pubbliche: il centro informazioni e monitoraggio delle biotecnologie, l’osservatorio regionale sui distretti produttivi; l’osservatorio regionale sull’economia. ” Il programma operativo regionale 2007-2013 per l’utilizzo dei fondi europei ha messo a disposizione del Veneto per l’asse innovazione ed economia della conoscenza euro 190. 100. 000. . |
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