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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Novembre 2008
 
   
  FEDERALISMO. SARTOR: “UN CITTADINO VENETO E’ IN CREDITO DALLO STATO DI 3.400 EURO: CON LOMBARDIA ED EMILIA ROMAGNA SIAMO LE REGIONI PIU’ PENALIZZATE NEI TRASFERIMENTI STATALI”

 
   
   Asolo, 10 novembre 2008 - “Il Veneto, insieme alla Lombardia e all’Emilia Romagna, sono le regioni più penalizzate dai trasferimenti statali, nonostante siano le più vivaci dal punto di vista economico e produttivo. Non è più accettabile. Il federalismo fiscale si conferma la sola strada percorribile per garantire un futuro al nostro paese. ” Lo ha detto il 7 novembre al Teatro Duse di Asolo l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, partecipando al convegno federalismo e riforme istituzionali promosso dalla Fondazione Italiani europei e dalla Fondazione Fare futuro “Ciascun cittadino veneto – ha spiegato l’assessore – è in credito dallo Stato di 3400 euro. Come possiamo, con tanta penalizzazione, continuare ad essere la locomotiva del paese? Per altro la crisi finanziaria globale non ci sta aiutando. Il Governo deve comprendere che il tempo è scaduto e che la riforma istituzionale in senso federalista è la sola strada percorribile per i veneti e per tutti gli italiani. ” Per l’assessore la riforma Calderoni Fitto deve dare tempi sicuri di esecuzione e soprattutto la certezza delle risorse necessarie per attuarla. “Bisogna essere consapevoli inoltre che la riforma deve essere condivisa – ha ribadito l’assessore – dalle diverse forze politiche e dalle differenti aree del paese. E’ bene, poi, sapere che federalismo fiscale significa essenzialmente responsabilizzazione degli amministratori nell’utilizzo delle risorse e nell’attuazione delle politiche. Inoltre, non si può scordare che il nuovo riassetto dello Stato deve coniugare efficienza delle azioni, snellezza dell’apparato e chiarezza delle competenze. ” Per l’assessore il federalismo sarà vano se non si faranno crescere le regioni italiane oggi più in difficoltà e con minore competitività. “L’ultima riflessione – ha concluso l’assessore- va fatto sull’eventualità di prevedere regole diverse per territori differenti: la non applicabilità del patto di stabilità per talune regioni e per alcune tematiche sarebbe una scelta coraggiosa che aiuterebbe veramente il Veneto a mantenere un ruolo di leader in Italia e in Europa. ” .  
   
 

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