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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Novembre 2008
 
   
  SPESSO I LICENZIAMENTI IN ATTO NELLE INDUSTRIE FARMACEUTICHE VENGONO ATTRIBUITI ALL’ARRIVO SUL MERCATO DEI FARMACI EQUIVALENTI. IL PRESIDENTE DI ASSOGENERICI, L’ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA DEI PRODUTTORI DEI FARMACI NON BRANDED, INTERVIENE DIRETTAMENTE NELLA QUESTIONE

 
   
  Milano, 10 novembre 2008 - Si legge sempre più di frequente che i tagli occupazionali che stanno interessando l’industria del farmaco italiana avrebbero come causa, o almeno come causa prevalente, l’arrivo sul mercato dei farmaci generici. E’ il caso, a mio avviso, di chiarire questo aspetto prima che diventi uno di quegli articoli di fede che nessuno si preoccupa di provare limitandosi a ripeterlo. Innanzitutto l’erosione di quote di mercato da parte degli equivalenti viene descritta dai produttori di specialità come se si trattasse di una calamità imprevedibile. Niente di più lontano dal vero; in realtà, che il farmaco equivalente arriverà lo si sa con il massimo anticipo possibile: all’atto del deposito di brevetto si sa con certezza quando scadrà. Non si tratta quindi dell’impossibilità di prevedere ma dell’incapacità di prepararsi a un evento atteso, come usa dire in medicina. Nella vita di un prodotto, qualsiasi prodotto, giunge il momento in cui l’utilità economica diminuisce drasticamente per l’arrivo di concorrenti e il produttore predispone con il dovuto anticipo le opportune contromisure. Perché non accade nel comparto farmaceutico? Non sarà che aveva ragione il professor Girolamo Sirchia quando, da ministro della Salute, fece notare una certa mancanza di inventività delle Big Pharma, che dopo l’arrivo delle statine avevano dato l’impressione di essere appagate del risultato ottenuto? Inoltre, se in Italia l’industria del generico fosse stata adeguatamente supportata, si sarebbe verificato un naturale passaggio dei lavoratori in esubero dal settore del branded a quello del generico: agire in una vera logica di comparto avrebbe evitato scelte traumatiche. Sarebbe il caso, nella fretta di trovare un colpevole della necessità di procedere al downsizing, di guardarsi attorno con maggiore attenzione e, magari, riconoscere come negli ultimi anni le pipeline delle molecole in sviluppo hanno riservato sgradite sorprese. Dai trattamenti per i disturbi metabolici ai farmaci oncologici, sono parecchie le molecole che non sono riuscite ad arrivare sul mercato, così come quelle che vi sono giunte per poi doverne uscire per ragioni diverse. Questi, sì, sono eventi poco prevedibili, l’arrivo del generico è scritto sul calendario. .  
   
 

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