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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Novembre 2008
 
   
  AL PICCOLO TEATRO STREHLER DAL 25 NOVEMBRE LA PIÙ RAPPRESENTATA DELLE COMMEDIE DI EDUARDO FILUMENA MATURANO

 
   
  Milano, 10 novembre 2008 - Una grande storia d’amore e un grido di ribellione delle donne contro le convenzioni. Lina Sastri e Luca De Filippo diretti da Francesco Rosi. La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo torna a Milano, al Piccolo Teatro Strehler dal 25 novembre al 14 dicembre 2008, con la più rappresentata delle commedie di Eduardo, in tutto il mondo, in tante lingue diverse, Filumena Marturano. “E’ una grande, bellissima e tormentata storia d’amore”, dichiara Francesco Rosi, che da qualche anno cura le regie teatrali delle opere di Eduardo per la compagnia di Luca De Filippo (Napoli Milionaria del 2003 e Le voci di dentro del 2007, entrambe presentate anche al Piccolo). Donna del popolo, ex prostituta, Filumena Marturano, vive da venticinque anni come una moglie, senza esserlo, nella casa di Domenico Soriano, napoletano borghese e benestante. Ha tre figli segreti, avuti da tre uomini diversi, assistiti e cresciuti nell’ombra, senza mai rivelarsi come madre. Di uno solo è certa la paternità, il figlio di Soriano. Quando la donna decide di rivelarglielo, estremo stratagemma per farsi sposare da lui che vuole invece porre fine al legame perché innamorato di un’altra, non gli dice però quale dei tre sia il suo vero figlio perché “i figli sono figli e devono essere tutti uguali”. Eduardo definisce Filumena Maturano “una commedia sociale” che “vuole essere la riabilitazione di una categoria di donne, vuole essere un grido di ribellione in questo mondo sconvolto e turbinoso che ci ha lasciato la guerra. " Il tema – i diritti dei figli illegittimi - è scottante per quegli anni. Il 23 aprile 1947, l’anno dopo la prima rappresentazione dello spettacolo - al Politeama di Napoli il 7 novembre 1946 - l’Assemblea Costituente sancì il diritto-dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare anche i figli nati fuori dal matrimonio. Nel febbraio del 1955 verrà approvata la legge che abolirà l’uso dell’espressione “figlio di N. N. ” www. Piccoloteatro. Org .  
   
 

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