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Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Novembre 2008 |
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INAUGURATA LA CASSA DI ESPANSIONE DEL TORRENTE BELBO UN´OPERA FONDAMENTALE PER LA SICUREZZA IDRAULICA DELLA ZONA
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Canelli, 11 novembre 2008 - E’ stata inaugurata il 7 novembre a Canelli un’opera di fondamentale importanza per la sicurezza idraulica della vallata del Belbo: si tratta della cassa di espansione del torrente Belbo, posta nei territori dei comuni di Canelli (At) e S. Stefano Belbo (Cn) e realizzata dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo), l’Ente strumentale delle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-romagna, Veneto che nel 2003 ha ereditato le funzioni dell’ex Magistrato per il Po. La nuova opera riduce drasticamente il rischio di un’esondazione del Belbo, tramite un sistema di deviazione dell’acqua in eccesso, causata da una piena, all’interno di due grandi bacini. Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte la presidente dell’Aipo e assessore regionale alla Difesa del suolo Bruna Sibille, i Sindaci dei Comuni di Canelli e S. Stefano Belbo, Piergiuseppe Dus e Giuseppe Artuffo, il vicesindaco di Nizza Monferrato Sergio Perazzo, il Prefetto di Asti Antonio De Bonis, gli assessori della Provincia di Asti, Annalisa Conti e Pier Franco Ferraris, i rappresentanti delle Comunità montane. La benedizione è stata impartita dal Vescovo di Acqui, Mons. Pier Giorgio Micchiardi. La presidente dell’Aipo Bruna Sibille ha dichiarato: “Trovandoci qui oggi, ci uniamo a tutti coloro che in questi giorni ricordano i lutti e le distruzioni dell’alluvione del 1994. Nello stesso tempo guardiamo al cammino di ricostruzione e di rilancio che abbiamo percorso e ci sentiamo impegnati affinché eventi del genere non si ripetano più. Quest’opera è infatti una risposta concreta e di lungo periodo ai tragici avvenimenti di allora. La sua realizzazione è stata resa possibile dall’impegno congiunto di tutte le istituzioni del territorio insieme all’Aipo e alla Regione e dalla condivisione da parte dei cittadini. ” La presidente Sibille ha infine sottolineato: “è necessario oggi interrogarsi sulle scelte da compiere per far sì che i corsi d’acqua sopravvivano ai cambiamenti climatici e quindi prevedere interventi capaci di rilanciarne la funzione sotto tutti i punti di vista in modo che siano sempre più una risorsa per l’ambiente, per il territorio e per le attività economiche. ” La cassa di espansione, che si estende lateralmente al Belbo per circa 1800 metri e ha una superficie di 40,5 ettari, è formata da due bacini di invaso laterali, comunicanti fra loro che, in caso di significative piene del torrente, raccolgono l’acqua tramite un manufatto regolatore/sfioratore d’ingresso e uno sfioratore intermedio. I due invasi, le cui arginature raggiungono nel punto massimo 6 metri di altezza, sono in grado di contenere, rispettivamente, fino a 958. 000 e 852. 000 metri cubi d’acqua, per un totale di 1. 800. 000 metri cubi. La costruzione della cassa d’espansione, avvenuta tra il 2005 e il 2008, è stata preceduta da una serie di studi e approfondimenti tecnico-scientifici da parte del Politecnico di Milano e del Politecnico di Torino, presso quest’ultimo è stato sperimentato il funzionamento dell’opera con una modellazione fisica. L’importo complessivo per la realizzazione dell’opera è di circa 18 milioni di euro. . |
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