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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Novembre 2008
 
   
  ACQUACOLTURA: CONVEGNO A POZZALLO SU FILIERA CHE VALE 12 MLN

 
   
   Palermo - “Quale acquacoltura per la Sicilia?” è il titolo del seminario che si è svolto il 10 novembre a Pozzallo, presso l’azienda agro-ittica “Salvamar”, in contrada “Zona Porto”. Il convegno, organizzato dall’assessorato regionale all’Agricoltura, ha voluto fare il punto sull’attivazione di una filiera interamente regionale sull´acquacoltura in “acque interne”. Durante il seminario è stata eseguita la prova sperimentale-dimostrativa sul finissaggio in acque salmastre della trota e di altre specie. A concludere i lavori è stato l’assessore regionale all’Agricoltura e foreste, Giovanni La Via. La Sicilia ha conosciuto, in questi ultimi anni, un intenso e continuo sviluppo delle pratiche d’acquacoltura, soprattutto di specie marine come spigola, orata, ma anche sarago pizzuto e dentice. Nell’ultimo periodo, in Italia, rispetto al totale dell’offerta di mercato, la percentuale di pesce proveniente dagli allevamenti si è confermata in continuo aumento, attestandosi al 40%, con una produzione nazionale che supera le 230 mila tonnellate (comprese le produzioni dei molluschi bivalvi che rappresentano oltre il 70% della produzione totale) e un fatturato aziendale lordo di oltre un miliardo di euro. La Sicilia, limitatamente alle specie eurialine, spigole e orate su tutte, contribuisce per il 35% al totale nazionale, per il 6% al totale di pesci di tutte le specie prodotte (marine e acquadulcicole) e per l’1,2% all’intero prodotto nazionale. Tutto questo, espresso in numeri, equivale a 2. 800 tonnellate di produzione siciliana, per un giro di affari di 12 milioni di euro. .  
   
 

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