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Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Novembre 2008 |
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SPESA FARMACEUTICA OSPEDALIERA FUORI CONTROLLO? LA SIFO: IL NOSTRO SISTEMA OFFRE QUALITA’ E RISPARMIO “CONTRIBUIAMO A MANTENERE IL NOSTRO SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE AI PIÙ ELEVATI LIVELLI DI EFFICIENZA INTERNAZIONALE. GLI SPRECHI VANNO CERCATI ALTROVE”
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Roma, 11 novembre 2008 - I risultati ottenuti a seguito dell’applicazione dei più recenti provvedimenti in materia di assistenza farmaceutica parlano chiaro. Il sistema di prescrizione e erogazione dei medicinali cosiddetti “H Osp2” (costosi perché innovativi), istituito dal 2005 a seguito dei provvedimenti dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), funziona. Parola di Sifo (Società Italiana Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie) e Sinafo (Sindacato Nazionale Farmacisti del Ssn), in risposta alle critiche da parte dei farmacisti privati che indicavano nel sistema gestito dai farmacisti ospedalieri, quello della distribuzione diretta, uno dei possibili fattori di ‘buco’ nella spesa farmaceutica. “I farmaci H Osp2, che possono essere prescritti solo dal medico specialista ospedaliero, sono dispensati dai farmacisti del Ssn attraverso gli ambulatori degli ospedali o dai Distretti delle Asl direttamente ai malati più critici (malati di cancro, artrite reumatoide, morbo di parkinson, trapiantati, ecc. ) per garantire la continuità dell’assistenza tra l’ospedale e il domicilio del paziente e per facilitare l’accesso alle cure – spiega la dr. Ssa Laura Fabrizio, presidente Sifo - Va detto che tutti i farmaci di questa categoria, distribuiti in tal modo, vengono poi registrati con un rigoroso sistema informatizzato detto ‘File F’, in uso obbligatoriamente presso tutte le strutture farmaceutiche territoriali e ospedaliere delle Aziende Sanitarie e che rappresenta un efficace strumento di monitoraggio e verifica della appropriatezza prescrittiva nonchè della spesa. Cosicché non viene lasciato alcuno spazio all’uso improprio di detti farmaci né, tanto meno, a forme distributive impropriamente definite ‘fuori controllo’. ” Anche farmaci oncologici innovativi di recente registrazione - indiscutibilmente anch’essi molto costosi - che possono essere somministrati in regime di ricovero ospedaliero sono inseriti in “File F”. Per diversi farmaci oncologici, inoltre, vi è l’obbligo di trascrizione in un apposito Registro on line con l’Aifa (detto, appunto, “Registro Aifa”) per assicurare il rispetto delle indicazioni imposte dal Ministero. Cosicché ne viene vincolata la prescrizione per una migliore tutela dei pazienti e per una migliore appropriatezza di utilizzo. “Presso le farmacie ospedaliere sono attivi circa 120 laboratori di galenica clinica altamente specializzati – afferma il dr. Pietro Finocchiaro, segretario della Sifo - dedicati alla preparazione centralizzata di chemioterapici antiblastici iniettabili che permettono di realizzare formulazioni personalizzate per ciascun paziente, in dose unitaria, garantendo nel contempo appropriatezza prescrittiva, riduzione degli sprechi e massima sicurezza per operatori e assistiti”. Ancora non bisogna dimenticare che i Dirigenti Farmacisti del Ssn - in sinergia ed accordo con le varie iniziative regionali di razionalizzazione e contenimento della spesa farmaceutica - hanno dato vita a forme distributive alternative sempre più diffuse (quali la ‘distribuzione diretta’ e la ‘distribuzione in nome e per conto’). Tali nuovi sistemi distributivi, solo apparentemente hanno aumentato la spesa ospedaliera, in quanto, mentre si sono incrementati gli acquisti di farmaci da parte degli Ospedali e delle Asl per consentire proprio queste forma di distribuzione diretta, si è, al contempo, diminuita la spesa farmaceutica convenzionata (quella effettuata tramite le farmacie aperte al pubblico). Questo perché gli Ospedali e le Asl pagano i medicinali a prezzi notevolmente inferiori (grazie a specifiche e rigorose gare d’acquisto e ai Prontuari Terapeutici Regionali elaborati da apposite commissioni multidisciplinari di esperti) garantendo un risparmio certo e dimostrabile per il Ssn e sicurezza per il paziente. Negli Ospedali, inoltre, le terapie, soprattutto se costose e innovative, sono attentamente monitorate attraverso i Piani Terapeutici, le richieste motivate, l’applicazione di Linee Guida e Protocolli Terapeutici. Tutte queste forme di dispensazione nelle strutture farmaceutiche degli ospedali e delle Asl comportano impegni professionali e sforzi organizzativi notevolissimi da parte dei Farmacisti Dirigenti (il cui numero, a livello nazionale, è rimasto praticamente immutato!) che svolgono questa attività aggiuntiva unicamente per scopi professionali, a vantaggio del Ssn e mai per propri interessi commerciali. Inoltre i farmacisti di Sifo e Sinafo condividono pienamente l’affermazione del sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, secondo il quale, così come del resto prescrive l’attuale normativa, la spesa per l’innovatività debba essere garantita anche attraverso il recupero delle risorse dai generici in quanto i risparmi così effettuati possono essere reinvestiti per acquistare farmaci innovati utilizzati per curare malattie molto gravi o rare. Non è corretto, invece, - sottolineano le due sigle dei farmacisti - parlare di “concorrenza”, in quanto in un moderno sistema sanitario l’assistenza ospedaliera è complementare con l’assistenza territoriale. I farmacisti ospedalieri, pertanto, non fanno “concorrenza” ai farmacisti territoriali, ma sono parte di una rete integrata di assistenza ospedale-territorio, ove è normale e giusto che convivano e si integrino le due forme di assistenza farmaceutica ospedaliera e territoriale. I Farmacisti delle Aziende Sanitarie, pertanto, plaudono a tutte le iniziative legislative in ambito Farmaceutico finalizzate a garantire risparmi e arginare gli sprechi e sono pronti - come di consueto - attraverso il loro operato professionale, a continuare a collaborare con tutti gli attori coinvolti per qualificare sempre più la spesa farmaceutica sotto il profilo sia qualitativo sia quantitativo, unicamente a vantaggio della collettività. . |
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