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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Novembre 2008
 
   
  IMPRONTE DIGITALI PER UN ACCESSO SICURO A STRUTTURE E SERVIZI: INGEGNERI PAVESI SI AGGIUDICANO IL PREMIO “INNOVATE ITALY – ALTERA DESIGN CONTEST 2008”.

 
   
  Pavia, 11 novembre 2008 - Il palmares dei recenti riconoscimenti per le attività del Laboratorio di Microcalcolatori del Dipartimento di Informatica e Sistemistica della Facoltà di Ingegneria si arricchisce di un’ulteriore gemma: dopo aver collaborato con la ditta Mondo di Gallo d’Alba alla validazione della innovativa pista di atletica dei record delle Olimpiadi di Pechino (34 olimpici e 2000 personali); dopo la proposta di una nuova calzatura per il gioco del calcio (Twist&go della società Lotto); dopo aver vinto la selezione nazionale del concorso Altran Engineering Academy, voluto da Altran, una società di progettazione che collabora con il team Renault F1, che premia ogni anno tesi che propongono idee progettuali originali da applicare nel mondo delle competizioni sportive e in particolare in Formula Uno; ora è la volta del concorso “Innovate Italy – Altera Design Contest 2008”. Si tratta di un concorso per progetti multidisciplinari nell’ambito dell’Ingegneria aperto a laureandi e neo-laureati italiani, nato con lo scopo di aiutare studenti valenti a coltivare il loro interesse verso i sistemi computerizzati progettati appositamente per una determinata applicazione, a migliorare le loro tecniche di progetto e soprattutto a sfruttare creatività e innovazione per ottenere i migliori risultati. Altera, azienda leader mondiale nella progettazione e realizzazione di logiche programmabili, offre l’opportunità a persone creative e intelligenti di confrontarsi in una sana competizione in cui team di progetto lavorino assieme per trasformare tutto ciò che immaginano in realtà. Nella primavera di quest’anno il gruppo di lavoro del laboratorio di Microcalcolatori ha proposto le idee e la documentazione di progetto relativi a un’attività di tesi di laurea in corso; a metà giugno ha ricevuto la comunicazione che l’attività era stata giudicata una fra le 40 migliori presentate e dunque idonea per la partecipazione alla selezione finale; ai 40 gruppi proponenti è stato fornito quanto necessario, a livello hardware e software, per poter completare lo sviluppo. A ciò sono seguiti l’invio del progetto completo a fine settembre e la vittoria sancita con la premiazione in occasione della manifestazione annuale “System on a Programmable Chip (Sopc) World Italy 2008”, tenutasi a Milano il 5 novembre. Il gruppo era composto da Giulia Matrone, laureata il 13 ottobre 2008, da Mauro Giachero e Nelson Nazzicari, dottorandi di Ricerca, sotto la guida dei professori Giovanni Danese e Francesco Leporati. La proposta riguardava lo studio e la realizzazione di in sistema compatto ed efficiente per il riconoscimento automatico di impronte digitali. L´uso delle impronte digitali come metodo per accertare l´identità di una persona è certamente uno dei più consolidati e sicuri. Ciò nonostante, allo stato dell´arte, il processo di automatizzazione della ricerca di corrispondenze tra una nuova impronta acquisita e le numerose presenti negli archivi non soddisfa completamente le necessità degli utenti a causa dei tempi di elaborazione molto lunghi. Va, inoltre, considerato un altro ambito: il trend di forte abbassamento del costo delle tecnologie ha permesso di formulare già da diverso tempo il paradigma del pervasive computing. Esso si pone, ormai, non più come una prospettiva a lungo termine, ma come un obiettivo reale su cui investire risorse e che si vedrà realizzato con certezza nei prossimi anni. L´idea centrale di tale prospettiva è quella di spostare l´elaborazione elettronica da pochi elementi molto "intelligenti" (Personal Computer, palmari, ecc. ) a decine o addirittura centinaia di piccole unità di calcolo più semplici, ma abbastanza sofisticate da svolgere ruoli di aiuto alla vita quotidiana. L´uso delle impronte digitali in quest´ambito può sicuramente assumere un ruolo di sempre maggiore interesse; a titolo di esempio possono essere citate alcune applicazioni: identificazione per l´accesso a strutture: avvicinando il dito al sensore il soggetto, se autorizzato, accede alla sua camera oppure alle sale di un albergo, piuttosto che a centri convegni o al luogo di lavoro; identificazione per l´accesso a risorse economiche: viene verificata in tempo reale l´effettiva paternità della carta di credito o bancomat osservando la compatibilità dell´impronta dell´utente con quanto memorizzato sulla carta stessa; accesso a servizi telematici: attrezzature da palestra che ricordano il piano di lavoro personalizzato; immediato accesso alle banche dati di biblioteche con relativo storico; snellimento delle operazioni burocratiche. Appare chiaro come, in tale prospettiva, servano strumenti adatti: efficienti, embedded, di basso costo e a bassi consumi. Il progetto premiato dimostra come sia possibile realizzare uno strumento hardware/software in grado di implementare in maniera efficiente uno dei migliori algoritmi attualmente noti per il confronto di impronte digitali; ottiene, inoltre, sfruttando componenti comunemente presenti sul mercato e di costo contenuto, prestazioni migliori rispetto ai normali calcolatori; infine, mostra come sia possibile portare un progetto nato ex novo nell´ambito universitario ad un passo da quel processo di industrializzazione che demarca la linea di confine tra ricerca accademica ed applicazioni commerciali. Alle attività descritte collaborano: Gian Mario Bertolotti, Andrea Cristiani, Giovanni Danese, Roberto Gandolfi, Mauro Giachero, Francesco Leporati, Remo Lombardi, Giulia Matrone, Nelson Nazzicari e Mauro Testa. .  
   
 

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