Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 11 Novembre 2008
 
   
  LE IMPRESE ARTIGIANE DI IMMIGRATI SONO IL 9,2% PRESENTATA RICERA IRER SULL´IMMIGRATO DIVENTATO ARTIGIANO L´ASSESSORE ZAMBETTI: FENOMENO RILEVANTE CONFERMATO DAI NUMERI

 
   
   Milano, 11 novembre 2008 - E´ un fenomeno ormai rilevante quello dell´immigrato in Lombardia diventato imprenditore artigiano, fenomeno che è stato analizzato da una ricerca dell´Irer (Istituto Regionale di Ricerca), presentata il 6 novembre in un convegno a Milano. "Una realtà che - come l´ha descritta l´assessore all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti - dimostra come siamo una Regione aperta al mondo e a chi, da diverse parti del mondo, sceglie la Lombardia come casa per costruirsi non solo un´attività imprenditoriale ma anche la prospettiva di una vita". E i numeri lo confermano: si parla infatti di un 9,2% di imprese artigiane nate dall´immigrazione, cioè circa 24. 000 su un totale di 267. 000. Un fenomeno, quindi, sostanzialmente positivo, ma che nasconde talora risvolti che meritano attenzione. L´impreditoria immigrata nell´artigianato, che ha conosciuto una spettacolare espansione nel volgere di pochi anni, contribuendo al ricambio generazionale in diversi settori, rappresenta una strategia di mobilità professionale per coloro che sono in Italia da un certo numero di anni, ma spesso cela fenomeni di ricorso improprio a soluzioni contrattuali diverse dal lavoro dipendente o rappresenta un modo per regolarizzare la propria posizione o rinnovare il permesso di soggiorno. La ricerca Irer consente anche di disegnare un identikit del neo imprenditore immigrato: in nove casi su dieci si tratta di uomini tra i 26 e i 45 anni, che possiedono un diploma per il 42% e una laurea nel 15% dei casi, in prevalenza coniugati (3 su 10 con italiani). La loro provenienza è in particolare da Egitto, Romania, Albania, Perù e Marocco. Un dato forse non sufficientemente conosciuto: 6 di essi su 7 disponevano già di una stabile occupazione in patria. Per quanto riguarda i settori di attività, l´immigrazione si rivolge specialmente all´edilizia (albanesi, egiziani, tunisini in testa) alla pulizia e ai trasporti, mentre un riferimento particolare va al tessile, cui si dedica il 57% dell´imprenditoria cinese. Come investono i profitti? Nel 62,9% dei casi gli utili vengono accantonati per le necessità famigliari o inviate ai paesi d´origine (5,0%), per il 13,7% viene reinvestito nell´impresa, mentre il 16,4% delle volte non compaiono significativi profitti. Sintomatiche anche le percentuali relative alle prospettive di lavoro: il 29,8% intende lavorare fino alla pensione, ma il 24% fino a che non avrà guadagnato abbastanza o sarà ritornato al proprio paese (7,5%) e per il 18,4% si tratta di una sistemazione provvisoria o propedeutica per una più ampia iniziativa imprenditoriale (13,4%). E i figli cosa pensano dell´attività paterna? Non ne hanno mai voluto sapere (45,3%), non ne hanno ancora parlato (24,9%), hanno un certo interesse (10,1%), la considerano un momento di passaggio (9,0%), mentre il 7,0% di essi è sicuramente interessato e il 3,8% lo è anch´esso ma vuole cambiare tutto. Ha commentato ancora Zambetti: "Nell´artigianato, le sfide della modernità impongono rapide modifiche sia nella struttura economica che in quella socio-culturale della nostra regione. Ad aumentare sono gli stimoli del mercato, la competitività imposta alle imprese ma anche le opportunità di business all´interno di nuove nicchie e le nuove realtà che contribuiscono all´economia del sistema. Rientra quindi certamente in questa categoria quell´imprenditorialità straniera che in Lombardia emerge con forza, umiltà ed entusiasmo e che nel corso degli ultimi ha dato un apporto positivo soprattutto in termini di natalità". "L´imprenditoria artigiana immigrata - ha concluso - dimostra come dall´incontro di storie e culture diverse si possa dare vita a una ricchezza da condividere unitariamente sul territorio". .  
   
 

<<BACK