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Notiziario Marketpress di
Giovedì 13 Novembre 2008 |
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GRUPPO ITALCEMENTI RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2008 RICAVI CONSOLIDATI: 4.419,4 MILIONI DI EURO (-4,2%) UTILE NETTO DI GRUPPO: 195,5 MILIONI (-37,9%)
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Bergamo, 13 novembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Italcementi che si è riunito il 6 novembre ha preso in esame ed approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre scorso. A seguito del mancato acquisto da parte di Ojsc Holding Company Sibirskiy Cement, come già comunicato a fine ottobre, delle attività di Set Group in Turchia entro i termini stabiliti, il Gruppo ha deciso di rivedere le proprie opzioni finalizzate all’ottimizzazione strategica delle attività in Turchia e quindi, già dal presente resoconto di gestione, è stato ripristinato il consolidamento linea per linea delle attività di Set Group. Nel terzo trimestre dell’esercizio in corso i volumi complessivi di vendita del Gruppo sono risultati in calo rispetto all’analogo periodo del 2007 seppure con una dinamica meno accentuata rispetto a quella segnata nel primo semestre. Questo tenendo anche conto che da settembre si sono accentuati i segnali della crisi che sta ora interessando non solo il settore finanziario ma anche l’economia reale, modificando radicalmente il contesto macroeconomico di riferimento. In questo quadro si inserisce, per il settore delle costruzioni, un ulteriore rallentamento della situazione nei Paesi maturi a cui si è affiancata una crescita, seppur minore, in alcuni Paesi emergenti. Nei primi nove mesi dell’anno il Gruppo Italcementi ha registrato una contrazione dei volumi venduti di cemento e clinker a 48,3 milioni di tonnellate (-3,0% a perimetro omogeneo), con i maggiori rallentamenti in Italia, Spagna e Nord America e nell’attività di trading, per quest’ultima a seguito dell’incremento delle vendite sui mercati nazionali dei principali paesi emergenti che ha ridotto la disponibilità per l’export. Le vendite di calcestruzzo sono state pari a 10,8 milioni di metri cubi con un calo del 3,6%, ma con una flessione del 37% a perimetro storico scontando l’effetto del deconsolidamento di Calcestruzzi Spa in Italia. Il settore inerti ha registrato vendite per 36,9 milioni di tonnellate (-4,2% a perimetro omogeneo) soprattutto per la sensibile flessione segnata in Spagna. Nonostante la contrazione dei volumi, il positivo andamento dei prezzi di vendita - ad eccezione del Nord America e Turchia - ha permesso di registrare ricavi per 4. 419,4 milioni di euro. A fronte di un incremento dell’attività del 3,5% hanno pesato negativamente l’effetto perimetro (-4,8%) e l’effetto cambi (-2,9%), determinando una contrazione complessiva del 4,2% dei ricavi. Sui risultati operativi hanno gravato la crescita dei costi operativi (in particolare i costi energetici, logistici e per l’approvvigionamento di materie prime) che è stata solo in parte assorbita dalla dinamica dei prezzi di vendita, la negativa dinamica dei volumi e dell’effetto cambi. Il margine operativo lordo corrente al 30 settembre 2008 è stato di 906,0 milioni (-18,1%) mentre il risultato operativo, pari a 577,8 milioni, ha segnato un calo del 26,5% rispetto alla situazione del 30 settembre 2007. A fronte di un rallentamento più accentuato nei mercati maturi, in alcune aree dei Paesi emergenti (Bulgaria, Egitto e India) e nel settore del trading si è registrato un progresso dei risultati. Nei primi nove mesi dell’esercizio, il Gruppo ha registrato un utile di 325,2 milioni, in calo del 30,2%. L’utile netto di competenza del Gruppo è stato di 195,5 milioni (-37,9%). Nel periodo gennaio-settembre, il Gruppo ha mantenuto il consistente impegno programmato a favore degli investimenti industriali e finanziari con un flusso pari a 720 milioni, di cui circa i 2/3 sono destinati al miglioramento del dispositivo industriale del Gruppo e alla sua efficienza operativa. Al 30 settembre scorso l’indebitamento finanziario netto era pari a 2. 581,4 milioni e il patrimonio netto si è attestato a 4. 696,7 milioni. Il gearing (rapporto indebitamento netto / patrimonio netto) era pari al 55,0% (contro il 58,7% al 30 giugno 2008). Previsioni – L’evoluzione congiunturale negativa, innescata dalla crisi sui mercati finanziari, si sta ripercuotendo sull´economia reale dei Paesi Industrializzati provocando anche un rallentamento della crescita delle economie emergenti. Il mercato delle costruzioni, che già aveva anticipato l´inversione del ciclo, sta ora accentuando la flessione nella maggior parte dei mercati di riferimento. La recente diminuzione delle quotazioni dei prodotti petroliferi sui mercati internazionali - parzialmente assorbita dal rafforzamento del dollaro - conferma la vola tilità dello scenario economico e non potrà avere immediate ripercussioni sull’andamento dei costi operativi, facendo presumibilmente sentire il suo positivo effetto nella prima parte del prossimo anno. Il Gruppo continuerà nella propria strategia di rafforzamento dell´apparato industriale i cui effetti saranno percepibili a partire dalla fine del prossimo esercizio. Inoltre le azioni intraprese per il contenimento dei costi fissi hanno consentito di invertirne la tendenza, permettendo già nella seconda parte dell’anno un rallentamento del loro effetto erosivo sui risultati operativi. A meno di fatti al momento non prevedibili sono attesi risultati dell’esercizio in contrazione rispetto all’anno precedente, in linea con la tendenza emersa nei primi nove mesi dell´anno. Terzo Trimestre 2008 - Nel 3° trimestre i volumi di vendita complessivi del Gruppo hanno registrato, a parità di perimetro, una flessione rispetto allo stesso trimestre del 2007, con una dinamica peraltro più attenuata rispetto alla prima parte dell’anno. Nel settore cemento e clinker, il calo dei volumi di vendita ha interessato soprattutto il Nord America, i Paesi del bacino del Mediterraneo (flessione in Egitto, Turchia e Bulgaria), nonché l’attività di trading. L’europa centro-occidentale ha registrato solo un leggero calo, mentre in forte progresso è risultata l’Asia (sensibile crescita in tutti i Paesi con la sola eccezione del Kazakistan). L’andamento nel settore degli inerti riflette il calo dell’Europa centro-occidentale determinato dall’andamento di Spagna e Francia. La flessione nel settore calcestruzzo è conseguenza, oltre che del deconsolidamento del settore calcestruzzo in Italia, di un calo in tutte le macro aree di attività. Nel trimestre, i ricavi (1. 493,3 milioni di euro), pur scontando effetti cambio e perimetro negativi, sono stati ancora sostenuti dal positivo andamento dei prezzi di vendita, che ha permesso di contenere la flessione al 3,0%. I costi operativi, in particolare quelli variabili, hanno evidenziato una dinamica di forte crescita appesantendo i risultati di gestione del periodo. Il margine operativo lordo corrente (312,7 milioni) è infatti diminuito del 18,9%, mentre il risultato operativo (199,8 milioni) è calato del 28,2%. Il risultato netto totale, penalizzato dalla svalutazione di 11,4 milioni della partecipazione in Calcestruzzi ma favorito da un minor carico per imposte, si è attestato a 106,5 milioni, in calo del 30,0% rispetto al 3° trimestre 2007. Andamento Dell’attività’ Al 30 Settembre 2008 - Nella situazione progressiva al 30 settembre 2008, il calo dei volumi di vendita di cemento e clinker ha interessato soprattutto i mercati dei Paesi maturi (in particolare Italia, Spagna e Nord America), nonché l’attività di trading. L’andamento dei Paesi emergenti è stato invece caratterizzato da una complessiva crescita delle vendite sui mercati nazionali, malgrado la flessione di Turchia, Thailandia e Kazakistan, con conseguente riduzione della disponibilità di prodotto per le esportazioni e l’attività di trading. Nel settore degli inerti, a parità di perimetro, i volumi di vendita sono stati condizionati dalla sensibile flessione registrata in Spagna, a fronte di un leggero calo in Francia e di un positivo andamento negli altri mercati (in particolare Grecia e Marocco). Nel settore calcestruzzo, sempre a parità di perimetro, la flessione registrata nell’Europa centro - occidentale (a causa dell’andamento negativo di Spagna e Grecia) ha determinato il calo dei volumi complessivi, malgrado il buon andamento di Egitto e Marocco. Situazione progressiva al 30 settembre
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Cemento e clinker (milioni di tonnellate) |
Inerti (milioni di tonnellate) |
Calcestruzzo (milioni di m3) |
Vendite e |
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Var. % vs. |
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Var. % vs. |
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Var. % vs. |
consumi interni (1) |
2008 |
2007 |
2008 |
2007 |
2008 |
2007 |
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A B |
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A B |
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A B |
Europa Centro Occidentale |
18,5 |
(5,3) (5,3) |
33,9 |
(17,9) (5,1) |
5,7 |
(54,6) (6,5) |
Nord America |
4,2 |
(13,1) (13,1) |
0,3 |
67,3 4,6 |
0,8 |
20,7 (7,3) |
Europa Orientale e |
15,6 |
(2,8) (2,8) |
2,1 |
5,7 5,7 |
3,5 |
11,6 3,1 |
Sud Mediterraneo Asia |
8,7 |
9,3 1,5 |
0,6 |
18,2 18,2 |
0,7 |
(6,5) (6,5) |
Trading |
4,5 |
(5,7) (12,2) |
- |
- - |
0,1 |
- - |
Eliminazioni |
(3,2) |
n. S. N. S. |
- |
- - |
- |
- - |
Totale |
48,3 |
(1,4) (3,0) |
36,9 |
(16,0) (4,2) |
10,8 |
(37,0) (3,6) | Europa Centro Occidentale (Italia, Francia, Belgio, Spagna, Grecia) In Italia il consumo di cemento ha registrato nei primi nove mesi dell’anno un deciso rallentamento, penalizzato dalla contrazione di tutti i comparti del mercato delle costruzioni. Nel terzo trimestre l’andamento delle vendite del Gruppo, seppure in flessione, è risultato migliore rispetto a quello del mercato. Complessivamente, grazie al positivo effetto prezzi che ha controbilanciato il calo dei volumi, i ricavi del settore cemento nei nove mesi sono risultati in leggera crescita rispetto all’analogo periodo 2007. L’incremento dei costi operativi, solo parzialmente compensato dall’andamento dei ricavi unitari, e gli oneri non ricorrenti per il programma di razionalizzazione del sistema produttivo nel Paese, hanno determinato una sensibile contrazione dei risultati operativi. In Francia, nel corso del terzo trimestre, il consumo di cemento ha registrato una lieve flessione. I volumi di vendita del Gruppo sono risultati in linea con l’evoluzione del mercato nell’ultimo trimestre e complessivamente nei primi nove mesi dell’anno sono stati inferiori rispetto al 2007, penalizzati da alcuni scioperi in febbraio e dalla saturazione della capacità produttiva nel corso del primo semestre. Per quanto riguarda l’insieme delle attività, i ricavi sono in crescita, poiché il calo dei volumi è stato compensato dall’aumento dei prezzi. Nonostante un terzo trimestre positivo, i risultati operativi a fine settembre hanno registrato un arretramento, scontando un forte aumento dei costi operativi (prevalentemente energia e materie prime). In Belgio, nel corso del terzo trimestre, la crescita dei i volumi di vendita del Gruppo nei tre settori di attività, unitamente ad una dinamica positiva dei prezzi, hanno determinato un aumento dei ricavi. Anche nei primi nove mesi dell’anno i ricavi segnano un incremento, mentre i risultati operativi sono stati penalizzati da un aumento dei costi, soprattutto quelli energetici. In Spagna, il calo della domanda di cemento e materiali da costruzione nel terzo trimestre si è accentuato a causa della crisi che ha colpito il settore dell’edilizia residenziale, soprattutto in Andalusia; questo ha determinato per il Gruppo una contrazione delle vendite. Nel complesso, nei primi nove mesi dell’anno, la riduzione dell’attività ha determinato una contrazione dei risultati, che hanno tuttavia beneficiato di una riduzione dei costi operativi grazie all’efficienza della nuova linea di Malaga. In Grecia, nel corso del terzo trimestre e nell’insieme dei primi nove mesi dell’anno, a fronte di un mercato domestico in netto rallentamento, i volumi di cemento venduti dal Gruppo sono aumentati rispetto al medesimo periodo del 2007 grazie alle esportazioni. Nel complesso i risultati operativi a settembre hanno registrato un calo, nonostante il buon trend del terzo trimestre, in quanto l’incremento dei costi non è stato completamente assorbito dalla dinamica dei prezzi. Nord America (Usa, Canada, Porto Rico) - In un contesto economico duramente colpito dagli effetti della crisi, nel terzo trimestre così come nei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo ha registrato una flessione nei volumi di vendita di cemento e clinker. Nel settore del calcestruzzo, i volumi dei primi nove mesi sono aumentati dopo le recenti acquisizioni realizzate nel 2007 e 2008. Complessivamente, i risultati operativi del trimestre e dei primi nove mesi del 2008 sono in sensibile diminuzione rispetto a quelli del 2007. Europa Orientale E Sud Mediterraneo (Egitto, Marocco, Bulgaria, Turchia) In Egitto, nei primi nove mesi dell’anno si è evidenziata una crescita significativa della domanda di cemento sul mercato domestico che ha completamente assorbito la produzione del Gruppo. Anche il settore del calcestruzzo ha registrato un incremento della domanda a cui il Gruppo ha fatto fronte con le società recentemente acquisite. Grazie ad un generale andamento positivo dei prezzi e all’incremento dei volumi, i risultati operativi hanno registrato un contenuto incremento, a fronte dell’aumento di alcuni costi operativi e all’impatto negativo dell’effetto cambi. In Marocco, malgrado un trend in rallentamento nel terzo trimestre, il mercato ha registrato nei nove mesi una crescita della domanda di cemento. Nel terzo trimestre i risultati operativi del Gruppo, che ha operato con la piena utilizzazione degli impianti, sono stati in crescita rispetto al 2007, grazie all’incremento dei volumi e dei prezzi, che hanno consentito di compensare i maggiori costi operativi. Nei nove mesi, la positiva dinamica prezzi-volumi, non ha invece permesso di assorbire completamente i costi legati all’incremento dei combustibili e agli acquisti di clinker fuori del Gruppo. In Bulgaria, il mercato del cemento continua a crescere in modo sostenuto, favorito dai progetti infrastrutturali in corso. L’attività del Gruppo è cresciuta ad un livello inferiore rispetto al Paese, in quanto prevalentemente concentrata nella zona costiera, dove i cantieri non possono operare durante la stagione turistica. L’evoluzione positiva dei prezzi di vendita ha comunque permesso un incremento dei ricavi e dei risultati operativi. In Turchia il settore delle costruzioni nel 2008 è stato condizionato dalla debolezza del quadro economico generale e dal clima di incertezza con un calo degli investimenti immobiliari privati e un rallentamento delle opere pubbliche per infrastrutture. Questo contesto di mercato, unitamente all’aumento di capacità produttiva da parte di altri operatori, hanno determinato un ribasso dei prezzi di vendita e un impatto negativo sui ricavi del Gruppo. L’incremento dei costi energetici e l’effetto negativo dell’andamento dei prezzi hanno determinato un calo dei risultati operativi in raffronto a quelli del 2007, particolarmente positivi. Asia (Tailandia, India, Cina, Kazakistan) In Thailandia, in un quadro politico tuttora instabile, la domanda di cemento sul mercato domestico continua a registrare un andamento negativo, sostanzialmente a causa dei ritardi sui progetti infrastrutturali e di iniziativa privata. I volumi di cemento venduti dal Gruppo sul mercato domestico nel terzo trimestre hanno registrato una flessione, compensata dall’aumento delle esportazioni effettuate a margini più ridotti. Nel complesso, i risultati operativi del trimestre e dei primi nove mesi sono diminuiti rispetto all’anno precedente, penalizzati dall’incremento di alcuni costi di gestione e dall’effetto cambio negativo. In India, le vendite di cemento registrate dal Gruppo sul mercato domestico sono in forte incremento in un’economia in sostenuta crescita. I risultati operativi del terzo trimestre registrano una lieve flessione malgrado la crescita dei volumi, a causa di un significativo aumento dei costi energetici e il notevole deprezzamento della rupia. Nei primi nove mesi dell’anno, i risultati sono in aumento, grazie a un’attività sostenuta e alla dinamica positiva dei prezzi di vendita. In Cina, nel terzo trimestre, i volumi di cemento venduti dal Gruppo segnano una crescita significativa rispetto al 2007. I risultati operativi dei primi nove mesi dell’anno sono negativi, principalmente a causa del forte rincaro dell’energia e delle condizioni climatiche sfavorevoli del primo trimestre. In Kazakistan, la flessione del mercato riscontrata nel primo semestre si è ulteriormente accentuata nel terzo trimestre. Inoltre il temporaneo blocco, nel primo trimestre dell’anno, dei permessi di cava ha determinato una diminuzione delle attività nel 2008, con un notevole impatto sui risultati. Tale flessione è stata però attenuata da un incremento dei prezzi di vendita. Trading Cemento/clinker La disponibilità di clinker e cemento per l’esportazione è stata condizionata nei primi nove mesi dell’anno dal ridotto contributo dei paesi del bacino del Mediterraneo in relazione all’esigenza di privilegiare la forte domanda locale. I risultati di gestione hanno comunque registrato nei nove mesi un progresso sia per il miglioramento dei margini sia per il positivo impatto del perimetro (consolidamento di Hilal Cement dal 30 settembre 2007) che hanno più che compensato la flessione dei volumi e il negativo impatto dei cambi. Andamento Economico Nella situazione progressiva al 30 settembre 2008, i ricavi, pari a 4. 419,4 milioni hanno registrato, rispetto allo stesso periodo del 2007, una diminuzione del 4,2%. Questa variazione complessiva è motivata da una crescita dell’attività (+3,5%) sostenuta dal positivo andamento dei prezzi di vendita che ha più che compensato un negativo effetto volume, da un effetto perimetro complessivamente negativo (-4,8%, quale saldo fra l’apporto positivo delle acquisizioni ed il deconsolidamento del gruppo Calcestruzzi) e da un effetto cambi anch’esso negativo (-2,9% soprattutto per l’impatto del dollaro Usa e della lira egiziana).
Ricavi per attività |
30 settembre |
30 settembre |
Var. % |
Var. % (*) |
(in milioni di euro) |
2008 |
2007 |
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Cemento e clinker |
3. 160 |
2. 996 |
5,5 |
4,2 |
Calcestruzzo /Inerti |
1. 029 |
1. 425 |
-27,8 |
0,5 |
Altro |
230 |
192 |
19,7 |
13,5 |
Totale |
4. 419 |
4. 613 |
-4,2 |
3,5 | A parità di cambi e perimetro, la crescita dei ricavi ha ricevuto il maggior contributo dall’Europa orientale e sud Mediterraneo, grazie soprattutto all’Egitto, ma con una dinamica positiva in tutti i Paesi, ad eccezione della Turchia, mentre un forte calo ha interessato il Nord America. Positivo è stato il contributo dell’attività di trading (malgrado la flessione dei volumi di vendita) e dell’Asia, grazie all’India. L’europa centro-occidentale ha registrato un marginale incremento: la forte flessione della Spagna è stata infatti più che compensata dal buon andamento dell’area Francia-belgio e da una leggera crescita, a parità di perimetro, negli altri Paesi. Il margine operativo lordo corrente (pari a 906 milioni) e il risultato operativo (577,8 milioni) hanno registrato rispettivamente una flessione del 18,1% e del 26,5%. L’aumento dei costi operativi (in particolare costi energetici, costi logistici e costi derivanti dall’approvvigionamento di materie prime e semilavorati) non è stato completamente compensato dall’incremento dei prezzi di vendita e sui risultati di gestione hanno anche gravato rilevanti effetti volume e cambio negativi. L’analisi dei risultati per area e per paese evidenzia il forte calo dei mercati maturi con una generalizzata diminuzione dei risultati, particolarmente accentuata in Italia, Nord America e Spagna. Contrastato appare l’andamento dei mercati emergenti con una flessione in Turchia, Marocco, Thailandia e Kazakistan e progressi in Bulgaria, Egitto (malgrado il calo nel 3° trimestre), India e nell’attività di trading. L’utile netto al 30 settembre 2008, dopo imposte di 135,9 milioni, è stato di 325,2 milioni, in diminuzione del 30,2% rispetto a quello dello stesso periodo del 2007. Su questo andamento ha principalmente inciso la flessione dei risultati di gestione, ma effetti significativi sono stati anche determinati dai maggiori oneri finanziari netti (in aumento del 12,2% rispetto al pari periodo del 2007) e dalla svalutazione della partecipazione in Calcestruzzi. Un contributo positivo è invece venuto dai maggiori risultati delle società valutate a patrimonio netto (18,7 milioni) e da imposte inferiori rispetto al 2007 conseguenza anche del maggior peso dei risultati di Paesi a ridotto carico fiscale e di una riduzione delle aliquote fiscali in alcuni Paesi (in particolare Spagna e Marocco). L’utile attribuibile al Gruppo è stato di 195,5 milioni (314,8 milioni al 30 settembre 2007) Situazione progressiva al 30 settembre
Ricavi e risultati operativi |
Ricavi |
Mol corrente |
Mol |
Risultato Operativo |
(in milioni di euro) |
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2008 |
var % 2007 |
2008 |
var % 2007 |
2008 |
var % 2007 |
2008 |
var % 2007 |
Europa Centro |
2. 582,6 (9,1) |
460,8 (16,8) |
458,8 (18,5) |
288,6 (25,7) |
Occidentale Nord America |
378,7 (19,7) |
48,0 (52,3) |
48,8 (51,5) |
16,3 (75,3) |
Europa Orientale e Sud Mediterraneo |
1. 014,0 9,5 |
306,6 (9,2) |
303,7 (10,4) |
218,3 (13,1) |
Asia |
338,0 1,3 |
85,6 (17,3) |
85,5 (16,8) |
54,7 (24,8) |
Trading |
295,0 6,7 |
21,0 19,2 |
21,1 12,1 |
17,7 0,9 |
cemento/clinker Altri ed eliminazioni |
(188,9) n. S. |
(16,0) n. S. |
(16,0) n. S. |
(17,8) n. S. |
Totale |
4. 419,4 (4,2) |
906,0 (18,1) |
901,9 (19,2) |
577,8 (26,5) |
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| L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2008, pari a 2. 581,4 milioni, è aumentato di 321,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2007 (rielaborato escludendo i valori del gruppo Calcestruzzi uscito dal perimetro di consolidamento) ed è diminuito di 26,9 milioni rispetto al 30 giugno 2008. Su questo andamento hanno soprattutto influito i rilevanti flussi per investimenti del periodo (720,0 milioni, riferibili per 484,9 milioni a immobilizzazioni materiali e immateriali e per 235,1 milioni a immobilizzazioni finanziarie) e i dividendi distribuiti (171,5 milioni) non completamente compensati dai flussi derivanti dall’attività operativa (511,6 milioni). Nel confronto con i corrispondenti mesi del 2007, va peraltro rilevato che questo periodo aveva beneficiato, per 114,9 milioni, di un miglioramento dei flussi dell’attività operativa conseguente alla riduzione del capitale d’esercizio per la cessione pro-soluto di crediti commerciali. A seguito degli acquisti di azioni Ciments Français effettuati nel corso dell’anno, al 30 settembre 2008 la partecipazione nella società era pari all’80,98% del capitale sociale (89,78% dei diritti di voto). Nel corso del 3° trimestre, Ciments Français, nell’ambito del programma approvato dall’Assemblea generale del 14 aprile 2008, ha acquistato n. 294. 432 azioni proprie per un controvalore di circa 27,3 milioni che si aggiungono alle n. 272. 567 azioni proprie già acquistate nel corso del corrente esercizio (controvalore di 32,8 milioni). Il Consiglio di Amministrazione di Ciments Français S. A. Del 31 luglio 2008 ha deliberato l’annullamento di n. 964. 522 azioni. Alla data del 30 settembre 2008 le azioni proprie detenute erano n. 340. 132, pari allo 0,93% del capitale sociale. Al 30 settembre 2008 il patrimonio netto complessivo del Gruppo era pari a 4. 696,7 milioni. Il gearing (indebitamento finanziario netto/patrimonio netto consolidato) al 30 settembre scorso era del 55,0% (58,7% al 30 giugno 2008). Previsioni L’evoluzione congiunturale negativa, innescata dalla crisi sui mercati finanziari, si sta ripercuotendo sull´economia reale dei Paesi Industrializzati provocando anche un rallentamento della crescita delle economie emergenti. Il mercato delle costruzioni, che già aveva anticipato l´inversione del ciclo, sta ora accentuando la flessione nella maggior parte dei mercati di riferimento. La recente diminuzione delle quotazioni dei prodotti petroliferi sui mercati internazionali - parzialmente assorbita dal rafforzamento del dollaro - conferma la volatilità dello scenario economico e non potrà avere immediate ripercussioni sull’andamento dei costi operativi, facendo presumibilmente sentire il suo positivo effetto nella prima parte del prossimo anno. Il Gruppo continuerà nella propria strategia di rafforzamento dell´apparato industriale i cui effetti saranno percepibili a partire dalla fine del prossimo esercizio. Inoltre le azioni intraprese per il contenimento dei costi fissi hanno consentito di invertirne la tendenza, permettendo già nella seconda parte dell’anno un rallentamento del loro effetto erosivo sui risultati operativi. A meno di fatti al momento non prevedibili sono attesi risultati dell’esercizio in contrazione rispetto all’anno precedente, in linea con la tendenza emersa nei primi nove mesi dell´anno. . |
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