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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Novembre 2008
 
   
  ORARI DEGLI ESERCIZI DI VENDITA AL DETTAGLIO LA GIUNTA REGIONALE PIEMONTESE HA APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE PROPOSTO DALL´ASSESSORE RICCA

 
   
  Torino, 11 novembre 2008 - E´ stato approvato ieri dalla Giunta regionale il disegno di legge che disciplina gli orari degli esercizi di vendita al dettaglio, proposto dall´assessore al Commercio Luigi Sergio Ricca che dovrà ora essere approvato dal Consiglio. Negli ultimi anni, gli orari e i giorni di apertura degli esercizi commerciali hanno creato alcune difficoltà anche di tipo concorrenziale nel panorama piemontese delle vendite: un problema che riguarda non soltanto la grande distribuzione, ma anche le piccole e medie realtà commerciali. "Attualmente - spiega l´assessore Ricca - si verificano situazioni di forte conflittualità fra chi opera nel commercio, ma anche disorientamento fra gli stessi consumatori. Emergono problemi per quanto riguarda le deroghe relative agli obblighi di chiusura nelle giornate domenicali e festive. E´ necessario quindi ordinare con maggiore precisione gli orari e le giornate di apertura degli esercizi commerciali. E per farlo verranno coinvolti i sindaci e tutti i soggetti interessati nelle diverse aree territoriali". Per quanto riguarda la definizione degli orari e delle aperture festive in deroga sono affidate a una "conferenza di organizzazione" che comprende i Comuni delle aree di programmazione commerciale definite dalla legge regionale. Un punto alquanto controverso è diventato il riconoscimento di "comune turistico" che avviene sulla base di parametri spesso non facilmente verificabili e che soprattutto consente la deroga totale all´obbligo di chiusura festiva. L´esempio concreto di questo disequilibrio è offerto dai centri commerciali che risiedono in un comune turistico e quelli che invece, sebbene a poca distanza chilometrica, non fanno parte di un comune turistico. Per mettere fine a questa situazione problematica si è predisposto un intervento legislativo regionale che non si limiterà ad un semplice aggiustamento degli atti oggi vigenti, ma inciderà sui principi legislativi del cosiddetto Decreto Bersani, senza naturalmente contrastare le competenze dei singoli enti. Che cosa prevede il nuovo disegno di legge? In primo luogo che si superi il legame fra il concetto di comune turistico e il principio delle deroghe, e che diventi obbligatoria la concertazione fra tutti i soggetti interessati per ambiti territoriali predefiniti. E´ prevista l´istituzione della "conferenza di organizzazione" la quale verrà attivata dalle province sulle aree di programmazione commerciale: i sindaci dei comuni interessati dovranno concordare il calendario che regoli l´obbligo di chiusura festiva (con una maggioranza dei 2/3 dei comuni e in rappresentanza di almeno 3/4 della popolazione coinvolta). Il disegno di legge prevede inoltre che la Regione, in caso di inerzia o inadempienza delle norme regionali, si sostituisca ai comuni applicando sanzioni sia per gli stessi comuni inadempienti sia per gli esercizi commerciali. Sono altresì previste norme specifiche che consentano ai comuni minori e marginali (in particolare quelli montani) una maggior flessibilità degli orari per non penalizzare ulteriormente l´economia e i consumatori di quelle realtà. "Con questo disegno di legge - conclude Ricca - riteniamo di aver individuato norme che soddisfino, e pongano fine al disorientamento sia degli operatori del commercio, sia dei consumatori, superando i conflitti tra i Comuni". .  
   
 

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