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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Novembre 2008
 
   
  INVESTIMENTI PER TRE MILIARDI E MEZZO DI EURO. IL VENETO, PRIMA REGIONE ITALIANA, UTILIZZA IL 110 PER CENTO DEI FONDI EUROPEI

 
   
  Venezia, 11 novembre 2008 - Nella programmazione dei fondi strutturali europei, che si conclude questo dicembre, sono stati finanziati progetti relativi alla conversione economica e sociale delle zone con difficoltà strutturali e in merito all’istruzione, alla formazione e all’occupazione, alla cooperazione transfrontaliera oltre che al piano di sviluppo rurale. Le risorse della Commissione europea, sommate agli investimenti finanziari approvati e deliberati dalla Giunta regionale, hanno permesso interventi per tre miliardi e mezzo di euro. Il grado di attuazione delle progettualità non può pertanto che definirsi soddisfacente, con percentuali di utilizzo dei fondi (110 per cento) che pongono la nostra regione ai primi posti nel Paese e in Europa. Così l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, ha commentato stamattina l’incontro della Commissione europea con le autorità di gestione dei fondi al Mulino Stuchy di Venezia. “Una occasione - ha detto l’assessore in apertura dei lavori - per verificare i risultati già raggiunti con la programmazione europea 2000-2006 e soprattutto l’opportunità per fare il punto sulla gestione dei fondi a bilancio negli anni 2007-2013. Si conferma ancora una volta l’eccellenza del Veneto in termini di efficienza e di efficacia nell’impiego dei finanziamenti. L’auspicio naturalmente è che i fondi europei siano esclusi dal patto di stabilità, così da essere in una congiuntura finanziaria globale complessa un vero volano per l’economia veneta. ” Con la nuova programmazione comunitaria, relativa agli anni 2007-2013, attraverso il programma operativo competitività e occupazione (Por), il fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) ha stanziato 208 milioni di euro, cofinanziati da 245 milioni di euro dai fondi nazionali e regionali per un totale di 453 milioni di euro. Inoltre, il fondo di sviluppo europeo (Fse) mette a disposizione, con il finanziamento nazionale e regionale, 717 milioni di euro, mentre il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), che riguarda il settore primario, stanzia complessivamente 915 milioni di euro. “Si tratta di risorse - ha ricordato Vendemiano Sartor - che andranno a supportare azioni relative all’innovazione e all’economia della conoscenza, all’energia, all’ambiente e alla valorizzazione del territorio, all’accesso ai servizi di trasporto e di telecomunicazioni, alla cooperazione interregionale, alle attività formative e allo sviluppo del settore primario. ” La soddisfazione è che il Veneto, che partecipa come copofila, a programmi transfrontalieri, transnazionali e interregionali, è considerato un ottimo laboratorio di idee, capace di mostrare con successo la via per il futuro, in grado di mettere in sinergia tutte le istituzioni. Per l’assessore la nostra è una regione d’avanguardia nella competizione globale che ha saputo scommettere nella ricerca, nell’innovazione, nella formazione e nelle reti tecnologiche, che è riuscita a superare i localismi, che sa guardare con una rinnovata attenzione al mondo produttivo dell’ Europa centrale. “La programmazione europea - ha concluso Vendemiano Sartor - per il prossimo futuro dovrebbe calibrare meglio le iniziative sulle esigenze e sulle peculiarità delle piccole e medie imprese. Dovrebbe anche garantire una maggiore autonomia di azione al territorio, pur mantenendo la gestione della programmazione, e dovrebbe snellire le procedure burocratiche e introdurre criteri di valutazione più veloci e funzionali. Infine, dovrebbe avere più sensibilità per grandi questioni come le speculazioni finanziarie, le energie, l’immigrazione. ” . .  
   
 

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