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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Novembre 2008
 
   
  APPUNTI DEL PROFESSOR LUIGI ALBERTO PINI , PRESIDENTE LEGA ITALIANA CEFALALGICI (LIC) DIRETTORE SCUOLA SUPERIORE SISC, RESPONSABILE CENTRO CEFALEE,UNIVERSITÀ DI MODENA

 
   
  Milano, 11 novembre 2008 - Cefalee e invalidità civile. La regione Lombardia ha recentemente pubblicato sul Bollettino Ufficiale una proposta di classificazione delle cefalee che potrà essere adottata da Centri riconosciuti dalla regione e la cui certificazione potrà essere presa in considerazione dalle commissioni di invalidità delle varie Usl. La novità della iniziativa risiede nel fatto che per la prima volta una istituzione sanitaria pubblica, per ora unica al mondo, ha riconosciuto la cefalea come una malattia in grado di indurre una invalidità! La circolare regionale in una prima parte ricostruisce le tappe per una diagnosi precisa delle cefalee, ricalcando la classificazione internazionale delle cefalee, e utilizzando questa classificazione definisce tre aspetti importanti, la diagnosi la frequenza delle crisi e la efficacia dei trattamenti effettuati. (Link Regione Lombardia: www. Cefalea. It/circolare Asl Discefalee 112006. Doc). Le tabelle che conseguono da queste valutazioni consentirebbero alle Commissioni la attribuzione di un punteggio che corrisponde ad una valutazione di invalidità, da 0 ad un massimo di 43% . Le certifcazioni dovranno pervenire da Centri Cefalee di rilevanza Nazionale che potranno in via esclusiva produrre questi certificati. Le certificazioni debbono essere riferite ad un periodo di osservazione di almeno un anno, e riportare il grado di invalidità in relazione ai parametri di diagnosi, di gravità e di inefficacia delle terapie o trattamenti effettuati. Lo strumento che guida la valutazione medico legale dell’invalidità è costituito da un’apposita tabella ministeriale che riporta le misure percentuali (la c. D. Percentuale di invalidità) corrispondenti a numerose malattie e minorazioni, tra le quali non sono peraltro previste le cefalee. La circolare regionale è intervenuta a colmare tale lacuna,proponendo una guida di riferimento per la valutazione percentuale delle cefalee primarie delle nevralgie essenziali. Si tratta di una tabella che individua tre classi di gravità crescente, con invalidità compresa: – tra lo 0% e il 15% per le forme meno severe: episodiche, a frequenza di attacchi medio/bassa e con soddisfacente risposta alla terapia;– tra il 16% ed il 30% per le forme di gravità intermedia: episodiche, a frequenza di attacchi medio/alta e con scarsa risposta al trattamento, ovvero forme croniche con risposta parziale alla terapia; – tra il 31% ed il 46% per le forme di maggiore severità: croniche e refrattarie al trattamento. Occorre ricordare che la percentuale minima per essere riconosciuti invalidi civili è pari al 34%. Inoltre bisogna precisare che il punteggio pur massimo del 46% non dà diritto a benefici economici (previsti per invalidità pari o superiori al 74%) od anche solo all’esenzione ticket. Può peraltro rappresentare un vantaggio importante in ambito lavorativo, almeno per coloro che si trovino in stato di disoccupazione. Infatti, la persona riconosciuta invalida in misura superiore al 45% che non lavora ed intende trovare un’occupazione conforme al proprio stato di salute può usufruire degli appositi servizi di sostegno e di collocamento mirato previsti dalla legge n. 68/99, tramite l’iscrizione negli appositi elenchi degli uffici provinciali (le vecchie liste di collocamento obbligatorio). Le stesse percentuali di invalidità non prevedono invece sostanziali agevolazioni per chi sia già occupato. Questo evento ha certamente indotto una attivazione delle Associazioni dei Pazienti e della Sisc per ottenere dalle istituzioni regionali competenti l’ attenzione per la possibile attuazione di provvedimenti simili nelle varie regioni. Per quanto riguarda i pazienti questi dovranno rivolgersi al medico curante che li potrà indirizzare ad eseguire gli accertamenti necessari alla compilazione della domanda. Occorre ricordare che per il momento neppure il Lombardia queste procedura è stata attivata, quindi a tutt’oggi non è possibile fare avviare le pratiche per ottenere la invalidità. Nelle altre regioni italiane la situazione è ancora bloccata Pertanto nonostante l’importanza del documento prodotto dalla Regione Lombardia occorre ricordare che per ora non è possibile avviare le pratiche per il riconoscimento dell’invalidità. .  
   
 

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