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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Novembre 2008
 
   
  CARTA DEI DIRITTI DEL PAZIENTE CEFALALGICO

 
   
  Milano, 11 novembre 2008 -  Preparata sulla base dei suggerimenti della Task Force dell’Ihs e della piat­taforma per la carta Europea dei diritti del malato, presentata a Bruxelles nel novembre 2002 da Cittadinanzattiva - Active Citizenship Network. Il paziente con cefalea ha il diritto a: • Disporre di strutture sanitarie che si occupano di prevenzione; • Essere ascoltato seriamente e preso in considerazione nel mo­mento in cui riferisce la propria condizione di sofferenza; • Avere libero accesso alle strutture più qualificate utilizzando, nel caso sia necessario, canali di Ps specifico adeguatamente pubblicizzati; • Scegliere liberamente il Curante o la struttura presso la quale desidera sottoporsi ad ogni eventuale trattamento; • Essere visitato con una corretta e pertinente raccolta dell’anamne­si, con un esame fisico completo e con indicazioni diagnostiche, comportamentali e terapeutiche chiare (standard qualitativo); • Avere un’adeguata privacy e confidenzialità nel rispetto di un corretto rapporto Medico-paziente; • Essere informato correttamente sulla diagnosi, sulla natura del disturbo, sulla prognosi e sulle possibilità di trattamento; • Disporre di un trattamento personalizzato, che tenga conto della situazione particolare e della specifica di ogni paziente; • Esprimere il proprio consenso informato prima di essere sotto­posto a qualunque tipo di esame, manovra, procedura o terapia ritenuta necessaria; • Essere sottoposto ad esami e terapie nelle condizioni di massi­ma sicurezza possibile; • Evitare sofferenze e dolore non necessari; • Esigere dalla società e dai medici la conduzione di ricerche nel campo delle cefalee per il miglioramento delle conoscenze e dei trattamenti per il futuro; • Ottenere un adeguato riconoscimento del proprio disturbo sul posto di lavoro, in famiglia ed in qualunque altro ambito socia­le, con valutazione dell’effettivo grado d’invalidità; • Poter esporre senza problemi il proprio dissenso e i propri recla­mi nei confronti di strutture e/o operatori senza che ciò pregiudi­chi la possibilità di essere curato; • Ricevere assicurazioni concrete circa l’intervento di un garante che possa, nel caso, applicare rapide sanzioni nei confronti di chi violi tali diritti. .  
   
 

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