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Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Novembre 2008 |
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TOSCANA « L´AGRICOLTURA AL CENTRO DELLE SCELTE ECONOMICHE»
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Firenze - «I problemi dell´agricoltura hanno valenza nazionale, anzi sono uno dei temi centrali che dobbiamo affrontare e risolvere in quanto “sistema Italia”. Non se ne può considerare il peso in termini strettamente economici; se come accade in Toscana il settore agricolo pesa per il 3 per cento sul Pil, pesa per il cento per cento riguardo all´ambiente e al paesaggio, all´alimentazione e in larghissima parte al problema idrico. Se ipotizzassimo di trascurarlo, in cinque anni non saremmo più qui a discuterne, semplicemente non ci saremmo più». Non teme la sottolineatura del difficile momento attraversato il presidente Claudio Martini nel suo intervento alla tavola rotonda organizzata ieri a Firenze dalla Confederazione Italiana Agricoltori nell´auditorium del Monte dei Paschi. «Per questo – ha proseguito il presidente – stiamo lavorando ad una serie di interventi immediati sul piano regionale a sos tegno del credito, della velocizzazione e semplificazione dell´accesso alle risorse relative a bandi e piani di sviluppo; abbiamo già dato soluzione ad una serie di problemi molto sentiti dagli agricoltori come quello degli annessi agricoli e dei danni causati da animali, riformando la normativa; stiamo semplificando gli atti amministrativi, e infine lavoriamo al riordino istituzionale in vista della prossima legislatura, aggiornando in particolare il ruolo delle agenzie regionali, Arsia e Artea». Ma non si può prescindere secondo Martini da aspetti che sopravanzano i confini regionali: «Dobbiamo lavorare alla riforma della Politica Agricola Comune sin da ora in vista delle decisioni del 2013, perché per i tempi europei si parla del dopodomani. Qui è indispensabile pensare in termini di azioni coordinate tra associazioni di categoria, Regioni e governo, perché il mantenimento della Pac non &egra ve; un dato scontato per tutti i partner europei; penso a regioni del Nord Europa, ad esempio, dove è forte la spinta contro una politica comune e si preferirebbe tornare ad azioni a livello nazionale e al confronto con il mercato». Ma anche a livello interno, a giudizio del presidente non si può restare schiacciati tra la scelta di sostenere il reddito o le politiche di sviluppo rurale; il budget che la Pac potrà mettere a disposizione dovrà tener conto della situazione generale, che è di crisi. «D´altra parte, davvero riteniamo che l´agricoltura sia slegata dalle politiche per la salvaguardia dell´ambiente o per il rafforzamento delle infrastrutture? Per questo risulta fondamentale la qualità del coordinamento delle proposte da avanzare. Siamo preoccupati da questo punto di vista per la mancanza di azione da parte del ministro Zaia. Oppure dobbiamo pensare che i problemi agricoli siano riducibili a pur importanti question i come le quote latte o la coltivazione del tabacco? Dobbiamo convincere il governo, dobbiamo convincerci tutti – ha concluso Martini – che la partita si gioca su questioni più vaste: il ricambio generazionale, la distribuzione delle risorse, il confronto, che non dovrebbe diventare scontro, con l´economia globale, in cui l´agricoltura toscana, che si distingue per la qualità dei suoi prodotti ha un ruolo importante da giocare». . |
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