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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 12 Novembre 2008 |
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SANITÀ: SCUOLA E FAMIGLIA PER COMBATTERE L´OBESITÀ INFANTILE PRESENTATI A PALERMO I RISULTATI DELLA CAMPAGNA "OKKIO ALLA SALUTE"
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Palermo, 12 novembre 2008 - L’obesità in età infantile è uno dei problemi di salute rilevanti della nostra regione e il Centro di controllo delle malattie del ministero della Salute, nell’ambito del “Piano nazionale di prevenzione” del soprappeso - obesità, ha promosso un’indagine nazionale di sorveglianza nutrizionale nei bambini, coordinata dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità. L’indagine, denominata “Okkio alla Salute”, presentato ieri mattina all’assessorato regionale alla Sanità, è stata effettuata in Sicilia dal Dipartimento Osservatorio Epidemiologico regionale in collaborazione con i Dipartimenti di prevenzione delle Ausl, per valutare il livello di sovrappeso - obesità e le abitudini nutrizionali nei bambini delle terze elementari con l’obiettivo di programmare opportuni interventi di prevenzione delle malattie a componente nutrizionale nel territorio. La divulgazione dei risultati finali dell’indagine ha lo scopo di migliorare l’adesione ai programmi di sanità pubblica promossi nell’ambito del Piano regionale della prevenzione e di rafforzare gli interventi in corso da parte di tutte le Aziende sanitarie, che prevedono anche il coinvolgimento degli Enti scolastici ed altre istituzioni preposte alla promozione della salute in età evolutiva. Numeri: Hanno partecipato all’indagine 99 scuole, i bambini iscritti sono stati 1897. Solo il 3% circa dei genitori (61) ha rifiutato la misurazione dei propri figli. Questo valore è risultato simile a quello nazionale, ciò sottolinea una buona gestione della comunicazione tra Ausl, scuola e genitori. Hanno partecipato all’indagine anche 101 operatori sanitari così distribuiti: 79 medici, 2 psicologi, 1 biologo, 8 assistenti sanitari, 6 infermieri, 3 dietisti, 2 amministrativi. E oltre 200 insegnanti Obiettivi: Il progetto “Okkio alla salute” ha come obiettivo quello di mettere a punto un sistema di indagini sui giovani in età evolutiva (tra 6 e 17 anni) per acquisire in modo sistematico dati sui diversi stili di vita dei ragazzi e sui loro comportamenti in relazione ai principali fattori di rischio (nutrizione, attività fisica, fumo e alcol). L’acquisizione dei dati si è svolta con la stessa metodologia delle altre regioni italiane e si è rivelata utile per formulare prime ipotesi sui fattori di rischio associati al sovrappeso e all’obesità e ad orientare gli interventi per la prevenzione e la promozione della salute. Metodologia: Si è ritenuto opportuno raccogliere poche informazioni basilari mediante quattro questionari: uno per gli studenti delle terze elementari, uno per i genitori (da compilare a casa) e due da consegnare agli insegnanti e al dirigente scolastico. Il questionario dei bambini comprendeva 15 domande riferite ad un breve lasso di tempo (dal pomeriggio precedente alla mattina della rilevazione) e rivolte all’attività motoria, ai comportamenti sedentari (utilizzo di videogiochi e televisione) e agli alimenti consumati. Le misurazioni dei bambini e del loro eventuale sovrappeso è stata effettuata sulla base di peso e altezza, calcolando l’indice di massa corporea. Le domande per i genitori riguardavano gli stessi argomenti mentre insegnanti e dirigenti scolastici hanno fornito dati riguardanti la caratteristiche dell’ambiente scolastico. Risultati: Il 17% dei bambini siciliani risulta obeso, il 24% sovrappeso Complessivamente, dunque, il 41% dei bambini presenta un eccesso ponderale che comprende sia sovrappeso che obesità. I bambini che frequentano scuole in aree metropolitane o peri - metropolitane sono in genere più obesi. Il rischio di obesità diminuisce con il crescere della scolarità della madre (dal 19% per titolo di scuola elementare o media, al 18% per diploma di scuola superiore, al 6% per la laurea). Solo il 50% dei bambini fa una colazione qualitativamente adeguata. Il 17% non fa per niente colazione (più bambine che bambini) e il 32% non la fa qualitativamente adeguata. Il 93% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante. Il 28% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura Scarsa Attivita’ Fisica: I dati evidenziano che i bambini siciliani fanno poca attività fisica. Si stima che quasi 3 bambini su 5 non hanno svolto attività fisica il giorno precedente l’indagine. L’attività fisica, inclusi i giochi all’aperto, è un fattore determinante per mantenere o migliorare la salute del bambino: si consiglia che i bambini facciano attività fisica moderata o intensa ogni giorno almeno per un’ora . Per aumentare questa percentuale è necessario che la scuola e le famiglie promuovano iniziative che incrementino la naturale predisposizione dei bambini all’attività fisica. Inoltre sono molto diffuse, tra i bambini, le attività sedentarie, come il trascorrere molto tempo a guardare la televisione o con i videogiochi, in particolare nel pomeriggio, quando potrebbero dedicarsi invece allo sport o comunque a giochi di movimento. Più di 2 bambini su 5 trascorre molte ore davanti a Tv e videogiochi (la raccomandazione è di non superare le 2 ore al giorno), un comportamento favorito dal fatto che più della metà dei bambini dispone di un televisore in camera propria. Percezione Sbagliata: E’ molto diffusa (oltre 1 genitore su 3) nelle madri di bambini con sovrappeso/obesità una percezione del proprio figlio che non coincide con la misura rilevata e spesso non è valutata correttamente la quantità di cibo assunta dai propri figli. Situazione simile per quanto riguarda il livello di attività fisica dei propri figli: solo 1 genitore su 2 ha una percezione che sembra coincidere con la situazione reale. Le Scuole: I dirigenti scolastici hanno riferito che solo il 22% delle scuole possiede una mensa; solo il 2% delle scuole della Sicilia distribuisce alimenti sani (frutta, yogurt…) per la merenda di metà mattina; il 72% delle classi svolge due ore di attività motoria durante la settimana; l’85% delle scuole ha inserito nei propri programmi approfondimenti in tema di nutrizione; il 79% ha inserito nei propri programmi iniziative di promozione dell’attività motoria e il 66% ha dichiarato di aver intrapreso iniziative di educazione alimentare. Suggerimenti: E’ dimostrato che la scuola e la famiglia possono giocare un ruolo fondamentale creando condizioni per una corretta alimentazione dei bambini e favorendone l’attività motoria strutturata, ma anche promuovendo, attraverso l’educazione, abitudini alimentari adeguate e comportamenti e stili di vita sani. La scuola rappresenta l’ambiente ideale per seguire nel tempo l’evoluzione della situazione nutrizionale dei bambini e per creare occasioni di comunicazione con le famiglie con l’obiettivo di un maggior coinvolgimento nelle iniziative integrate di promozione della alimentazione corretta e dell’attività fisica dei bambini. . |
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