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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 12 Novembre 2008 |
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PROGETTO VENETO DI TELERILEVAMENTO VERRA’ ADOTTATO IN CAMPANIA
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Venezia, 12 novembre 2008 - Sono 162 i siti sospettati di essere inquinati, per lo più nell’area del bacino scolante della Laguna di Venezia. A riferirlo è l’Assessore all’Ambiente della Regione del Veneto, Giancarlo Conta, riferendosi a quanto emerge dai dati rilevati nell’ambito della collaborazione tra la Regione del Veneto e la Guardia di Finanza per il monitoraggio del territorio regionale. La Regione del Veneto, unica in Italia, ha attivato, a partire dalla metà del 2003, un progetto finalizzato alla ricerca di tutti i siti potenzialmente inquinati, utilizzando il telerilevamento da satellite, integrato successivamente dalla ricognizione aerea. Tale progetto, che ha permesso di fotografare tutto il territorio con immagini dall’alto, anche all’infrarosso, ha consentito di individuare i siti inquinati e inquinanti che producono una radiazione di colore diversa da quelli puliti. “La fase di telerilevamento del progetto – ha spiegato Conta – si è conclusa con la definizione di una situazione monitorata del territorio, con la quale si sono individuati 162 siti fortemente sospetti e per i quali è stata avviata la necessaria procedura, per verificarne la reale natura e pericolosità attraverso indagini specifiche. Di questi ne sono stati finora esaminati 27, di cui 12 sono risultati effettivamente contaminati, per lo più da idrocarburi e Pcb”. Conta ha poi reso noto che il Sottosegretario all’emergenza rifiuti, Guido Bortolaso, ha valutato positivamente il progetto del Veneto, classificandolo come “Progetto Pilota” da adottare per le altre regioni, a cominciare dalla Campania. Nell’ambito di questa collaborazione l’Assessore ha chiesto al rappresentante del Governo la disponibilità di reperire e destinare le risorse adeguate per la bonifica dei siti inquinati scoperti in Veneto. E sempre in tema di risorse, Conta ha anche annunciato la possibilità della creazione di un fondo di rotazione a favore dei Comuni, che, privi delle necessarie risorse finanziarie, devono intervenire per opere di bonifica. La proposta, che verrà inserita nella Legge finanziaria regionale di prossima discussione, – ha precisato – prevede un fondo di almeno 30 milioni di euro, che verranno gestiti direttamente dall’Assessorato e che consentiranno di azzerare gli interessi bancari sui finanziamenti ottenuti. . |
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