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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Novembre 2008
 
   
  FINE DEL PRECARIATO ALLŽENTE FORESTE

 
   
  Cagliari - "La Sardegna non è solo coste e mare, ha un patrimonio boscato che molti nemmeno sospettano". Lo ha detto il Presidente della Regione Renato Soru, al termine della conferenza stampa tenuta ieri pomeriggio con lŽassessore allŽAmbiente Cicito Morittu, il presidente e il direttore dellŽEnte Foreste, Carlo Murgia e Graziano Nudda, sulle funzioni che la Regione sta man mano assumendo nel campo della forestazione della Sardegna, della tutela del paesaggio e dellŽambiente, nella prevenzione, nella salvaguardia idrogeologica. LŽoccasione è data dalla recente delibera della giunta, che ha stabilizzato 850 operai forestali, trasformando il precariato dellŽoccupazione per 6 mesi allŽanno in lavoro stabile. "Questa misura, e quella che si potrà adottare fra il 2009 e il 2010, con la stabilizzazione di altri 500 operai - ha detto il Presidente Soru - dà ai forestali e alle loro famiglie maggiori certezze, e allŽEnte la possibilità di non ricominciare ogni volta a programmare con nuovo personale. Così come è un contributo importantissimo per le zone interne, i paesi che si spopolano, e che sono stati attraversati da tensioni sociali anche a causa di questo genere di occupazione precaria nei cantieri forestali". La delibera, e il contesto nel quale si inquadra, è stata illustrata dallŽassessore Morittu, mentre il Presidente si è soffermato sullŽimportanza crescente dellŽEnte Foreste e sul ruolo che la politica regionale gli ha affidato mentre sviluppava una rigorosa politica di salvaguardia ambientale e paesaggistica in funzione dello sviluppo economico e sociale della Sardegna. "Per noi lŽEnte Foreste svolge un ruolo fondamentale - ha detto il Presidente della Regione - ed è stato lungimirante chi in passato ha investito in forestazione, se oggi possiamo vantare il primato in Italia per lŽestensione della superficie forestale totale e il contributo allŽabbattimento di Co2". Nel suo intervento lŽassessore regionale dellŽAmbiente, Cicito Morittu, ha sottolineato come il provvedimento di stabilizzazione degli 850 operai forestali abbia un duplice effetto positivo: "Da un lato conferma e si rinnova il ruolo dellŽEnte Foreste che non è più confinato solo nei cantieri forestali - ha spiegato lŽassessore -, ma attraverso i nuovi compiti istituzionali si caratterizza come un organismo preposto alla salvaguardia e sviluppo della risorsa ambientale e sostegno delle popolazioni nellŽambito della Protezione civile; dallŽaltro si avvia a soluzione un problema sociale di notevole proporzioni, che consente lŽuscita dalla precarietà di un terzo degli operai semestrali attualmente occupati". La Regione impegnerà per lŽoperazione 8 milioni e 700mila euro allŽanno con una copertura assicurata dal ciclo finanziario derivante dallŽassegnazione dei fondi comunitari, statali e regionali, dalla riduzione di tutte le spese di funzionamento comprimibili e dal risparmio finanziario derivante dai pensionamenti del triennio 2005-2007. Le stabilizzazioni degli 850 forestali sono state effettuate sulla base della cessazione dal servizio di 492 dipendenti a tempo indeterminato dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2007. Nel corso della conferenza stampa si è ricordato inoltre il contributo della forestazione sarda al Protocollo di Kyoto: "Secondo lŽinventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio nel panorama italiano - ha concluso lŽassessore Morittu - la Sardegna è al 1° posto in Italia per superficie forestale totale con 1. 213. 250 ettari e lŽEnte Foreste Sardegna dà un contributo notevole allŽassorbimento regionale di anidride carbonica, stimato in un valore compreso tra 2 e 3 Mt Co2 lŽanno". .  
   
 

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