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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Novembre 2008
 
   
  TONDO RENDE NOTO IL DEBITO DELLA REGIONE FVG COLUSSI SU DEBITO REGIONALE SI È DRAMMATIZZATO

 
   
   Trieste, 13 novembre 2008 - Il debito da finanziamento contratto al 12 dicembre 2007 dalla Regione Friuli Venezia Giulia - intesa come Amministrazione regionale in senso stretto, aziende sanitarie, altri enti regionali come l´ente tutela pesca piuttosto che gli Erdisu - è stato pari a 1. 670. 416. 372 euro. Aggiungendo i debiti contratti per finanziare le Autonomie locali nel 2006 (1. 667. 053. 508 euro rispetto a 1. 252. 807. 219 nel 2003, che salgono a 2. 274. 284. 621 euro se si considerano anche i debiti per il funzionamento, l´Iva, le anticipazioni di cassa, le somme anticipate e altri debiti), si sale ad un debito delle amministrazioni pubbliche regionali nel loro complesso pari a 3. 337. 469. 880 euro. A questi, vanno ancora sommate le obbligazioni regionali per soggetti terzi (ad esempio le famiglie con mutuo agevolato per la prima casa, i consorzi industriali, le Ater), pari a 1. 566. 879. 698 euro, per un totale di quasi 5 miliardi di passività regionale, ovvero 4. 904. 349. 578 euro. Se si analizza da cosa derivino i circa 1,67 miliardi di indebitamento regionale, si verifica che si tratta di mutui più Bor (Buono ordinari regionali) per 1. 657. 067. 340 euro a carico della Regione intesa in senso stretto (209. 837. 554 euro di mutui rispetto ai 362. 889. 172,56 del 2002, ultimo anno in cui sono stati aperti con le banche, più Bor per 1. 447. 229. 786 euro rispetto ai 343. 471. 725 del 2002). A questi, come già accennato, si aggiungono 620. 490 euro di mutui a carico degli enti del Sistema sanitario e 12. 728. 543 euro di mutuo degli enti pubblici regionali. I dati sono stati forniti alla I Commissione consiliare da Andrea Garlatti, professore dell´Università di Udine a cui il presidente Renzo Tondo, vinte le elezioni di aprile, ha affidato la consulenza sulla puntualizzazione del debito regionale. E proprio a Tondo il presidente della Commissione, Gaetano Valenti (Pdl), ha dato per primo la parola affinché potesse spiegare che l´intenzione non era quella di esprimere giudizi, ma solo rendere note delle cifre asettiche che parlavano da sole. Non si trattava di dimostrare se avevo torto o ragione - ha detto. Perché che avessi ragione, lo hanno già deciso gli elettori sette mesi fa. Ciò che più è emerso, quindi, è stato che la sanità praticamente non ha esposizione finanziaria con le banche, a parte due mutui che in totale sono di 620mila euro, anzi il Sistema sanitario regionale risulta avere una liquidità per 250/300 milioni di euro dovuti al fatto che mentre la Regione paga prontamente le Aziende sanitarie, queste pagano i loro fornitori dopo 60 giorni. Ecco che si dovrebbe pensare a un sistema che faccia evitare l´uso di muti che creano liquidità non utilizzata. Quanto alla spesa per gli enti locali, si dovrebbe creare la regola di pagare ciò che un Comune realizza e non ciò che un Comune rappresenta nel sistema, pagando alla presentazione di cose concrete e non di principi. I 4,9 miliardi di debito totale provocano delle rigidità di bilancio a cui la Regione deve prendere provvedimenti. Non è stata inutile la relazione sul debito della Regione svolta in Commissione dal presidente Tondo sulla base delle conclusioni cui è pervenuta l´indagine di Andrea Garlatti commissionata dalla Giunta appena insediata. Lo afferma il consigliere regionale di Idv-citt Piero Colussi, che sottolinea come sia stato accertato anche da Garlatti che la Regione ha sì contratto un debito importante, ma assolutamente compatibile con le risorse complessive a disposizione. Una conferma indiretta è arrivata dalla stessa Giunta regionale che, dopo l´operazione di riduzione dei famosi 110 milioni di euro con la manovra di assestamento del bilancio dello scorso luglio, oggi, in sede di approvazione della Finanziaria per il 2009, ritorna sui suoi passi disponendo l´ulteriore indebitamento della Regione per 100 milioni. Che fine hanno fatto, allora, le denunce di Tondo sull´insostenibilità del debito? Di tutto questo non vi è più traccia. Probabilmente perché le urne sono chiuse e non è più il caso di trascinare oltre una polemica priva di un reale fondamento. Il centrodestra - sottolinea ancora Colussi - tra il 2000 e il 2003 ha aumentato il debito regionale del 228 %, contro il 187 % nella legislatura 2003-2008. Ma ciò che è più rilevante evidenziare è che il debito contratto in questi cinque anni ha finanziato investimenti che sono stati fondamentali per rilanciare la crescita economica del Friuli Venezia Giulia. Può essere utile ricordare che per l´innovazione e la ricerca siamo passati dai 18 milioni del 2003 ai 70 del 2006; per gli aiuti allo sviluppo delle Pmi da 19 a 26; per i servizi alle imprese da 22 a 32; per il turismo da 42 a 67; per lavoro e professioni da 5 a 12. Anche questi interventi hanno permesso alla nostra Regione di essere la prima a livello nazionale in termini di crescita del Pil sia nel 2005 (più 3%) che nel 2006 (più 2,7%). Per effetto di questa crescita, le entrate da compartecipazione sono aumentate del 23 % nel corso dell´attuale legislatura contro il 13 % che aveva caratterizzato le amministrazioni guidate da Antonione prima e da Tondo poi. Colussi ricorda ancora che con la Finanziaria 2008 si è invertita la tendenza e il contenimento dell´indebitamento era visibile già da quest´anno, per giungere nel prossimo triennio alla diminuzione di circa 300 milioni di euro. A ciò si aggiunge il dato accertato da Garlatti sull´assoluta parità di bilancio del comparto sanitario regionale, che impegna la metà del bilancio complessivo dell´Amministrazione regionale. La politica economica e di bilancio della Giunta Illy si è rivelata quindi giusta, conclude Colussi. Abbiamo investito per crescere e ora i dati fondamentali del bilancio testimoniano una migliore solvibilità e affidabilità dei nostri conti. .  
   
 

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