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Notiziario Marketpress di
Giovedì 13 Novembre 2008 |
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MALAGROTTA WWF E CITTADINI CON MAGISTRATURA PER FUTURO VALLE GALERIA ASSORDANTE SILENZIO DELLA POLITICA ROTTO SOLO PER LA DIFESA D’UFFICIO DEL GASSIFICATORE
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Roma, 13 novembre 2008 - Non si arresta l’onda di piena lanciata dal sequestro dell’impianto di gassificazione di Cdr di Malagrotta, come chiarito ieri durante la conferenza stampa tenuta dal Wwf sul tema. “Wwf e Cittadini – dichiara Vanessa Ranieri Avvocato Wwf - saranno a fianco della Magistratura per fare chiarezza sugli aspetti critici che interessano il gassificatore di Malagrotta e più in generale la Valle Galeria. Il Wwf ha già avviato da tempo Indagini Difensive Preventive su discarica ed impianto di termodistruzione a seguito delle quali metterà a disposizione della Procura il materiale raccolto, tramite un dettagliato esposto. ” Intanto non possiamo esimerci dal tributare un sentito ringraziamento per lo straordinario lavoro che Magistratura, Prefettura e il Noe dei Carabinieri stanno svolgendo nell’area di Malagrotta. Il sequestro del gassificatore risponde alle preoccupazioni dei cittadini e del Wwf che nei giorni scorsi erano tornati ad interessare le Amministrazioni alla vigilia dell’inaugurazione dell’impianto. Sulla specifica vicenda dell’impianto di Malagrotta ci preme ricordare che ad oggi, nonostante anche formali richieste di accesso agli atti, non è dato sapere con quale tecnologia sia stato realizzato il gassificatore, il cui progetto risulterebbe coperto da presunto segreto industriale: ne deriva l’evidente difficoltà di prevedere la tipologia di emissione che l’impianto produrrà in fase di avvio e successivamente a pieno regime. “Rimane peraltro incerta - aggiunge l’Avvocato Ranieri - l’origine del Cdr che verrà avviato a combustione, avendolo autorizzato esclusivamente attraverso la caratterizzazione di un codice Cer - Catalogo Europeo dei Rifiuti - senza specificare il materiale utilizzato, fatto questo che non facilita la risoluzione del rebus sulle qualità e la quantità delle emissioni. ” Si aggiunga che il sistema di monitoraggio in una delle aree a più alto impatto ambientale del Paese, data l’elevata concentrazione di impianti industriali, appare del tutto inadeguato a consentire la registrazione dei livelli di inquinamento e le relative variazioni, come da tempo segnalano i residenti. “Il sequestro del gassificatore – afferma Raniero Maggini Presidente Wwf Lazio - appare provvidenziale in un contesto di assordante silenzio della politica rotto solo in favore della difesa d’ufficio dell’impianto: ancor peggio assistiamo all’agitazione dello spauracchio del rischio Campania solo con il deprecabile intento di accreditare l’incenerimento. È ora di cambiare registro, è necessario che le segnalazioni e le richieste di cittadini ed associazioni vengano ascoltate senza dover obbligare nessuno, solo per rivendicare diritti elementari, a ricorrere allo sciopero della fame come è accaduto in questo caso per quasi 600 giorni. Torniamo a chiedere al Presidente Marrazzo chiarezza, trasparenza e l’assunzione di responsabilità per una nuova pagina della gestione dei rifiuti del Lazio, così come per il futuro della Valle Galeria. ” . |
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