Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Novembre 2008
 
   
  TERRITORIO, NON È LIGURE IL PRIMATO DEL CEMENTO IN ITALIA

 
   
   Genova, 17 Novembre 2008 - Con 642 metri cubi ogni 1000 abitanti la Liguria risulta all´ultimo posto in Italia nel 2006 per numero di nuovi fabbricati residenziali costruiti in rapporto agli abitanti, un valore diminuito ulteriormente rispetto al 2004 quando si attestava a 727,33 metri cubi; la regione è infatti passata dal quart´ultimo posto occupato nel 2004 in rapporto alle altre regioni italiane per nuove volumetrie costruite (1. 147. 350 metri cubi) al terz´ultimo del 2006 con 1. 033. 704 metri cubi di nuove costruzioni, diminuendo ulteriormente il numero di nuovi fabbricati costruiti. Dal confronto con le altre regioni nel periodo 2004-2006 emerge che è la Lombardia in testa alla classifica per numero di fabbricati residenziali nuovi in rapporto alla superficie totale del territorio con 956,01 mc per chilometro quadrato e la Liguria al sest´ultimo posto con 211,77 mc/kmq. Nel 2006 è la Lombardia ancora al primo posto con 989,32 mc per Km quadrato e la Liguria scende al quint´ultimo posto con 190,79 mc/Kmq. Sono questi alcuni dei dati emersi nel corso del Meeting della Regione sul paesaggio in svolgimento fino a sabato 15 novembre all´Archivio di Stato nel complesso monumentale di Sant´ignazio, in via Santa Chiara a Genova. Il convegno organizzato dal Dipartimento Pianificazione Territoriale che fa capo all´assessorato all´Urbanistica ha voluto analizzare il territorio ligure in rapporto alla ricerca di un equilibrio tra le esigenze dello sviluppo economico e le condizioni dettate dalla peculiare delicatezza del paesaggio di Liguria. Dalla risultato di questa azione dipende in gran parte l´immagine stessa della regione, così come percepita dai turisti e dai cittadini. Per quanto riguarda la superficie urbanizzata sul totale del territorio la Liguria risulta in linea con il resto d´Italia con il 4,9% a fronte di una media italiana del 4,7%. Ma il territorio ligure offre differenti anomalie. A cominciare dalla superficie boscata che, se nella media nazionale è pari al 42,1%, per la Liguria risulta il 78,9%. Mentre le aree pianeggianti di fondovalle e costiere rappresentano appena il 5,78% del totale della superficie del territorio. In pratica il 91% dei residenti occupa il 5% del territorio e circa l´80% del territorio presenta una densità inferiore ai 20 abitanti per chilometro quadrato, ospitando solo poco più dell´1% della popolazione, mentre la popolazione dei 63 comuni costieri è pari all´80% del totale. Da questi dati emerge dunque la distanza che ancora intercorre tra territorio costiero e entroterra. L´entroterra ligure è interessato da un fenomeno di ripresa e ritorno all´attività agricola e turistica che va incrementato con un intervento strategico per eliminare le aree di abbandono e la scarsità di risorse. Una differenza non geografica, ma economica in quanto i Comuni costieri traggono dalle attività di trasformazione del territorio e dalle tasse sugli immobili una parte significativa delle loro risorse, con il conseguente e progressivo divario nella capacità economica tra comuni della costa e dell´entroterra. Dai dati raccolti dal Dipartimento dell´Urbanistica attraverso l´agenzia del territorio emerge come siano tutti costieri i primi 10 comuni liguri per valore immobiliare. Con al primo posto Portofino (11. 030 euro al mq) seguita da Finale Ligure (8. 860 euro/mq), Alassio (8. 630 euro/mq), Santa Margherita Ligure (8. 200 euro/mq), Camogli (8. 60 euro/mq), Loano (7. 200 euro/mq), Diano marina (6. 500 euro/mq), Ceriale (5. 920 euro/mq), Varazze (5. 800 euro/mq) e Andora (5. 750 euro/mq). E i proventi derivanti dal gettito di oneri e tasse per nuove costruzioni per i 63 comuni della costa ammontino a 55. 571. 019 pari al 75,87% del gettito complessivo, lasciando 17. 671. 522 euro, pari al 24,13% ai restanti 172 comuni. Ai primi posti in Liguria tra i comuni con i maggiori proventi derivanti dagli oneri per nuove costruzioni figurano: Toirano, Castellano, San Lorenzo al Mare, Santo Stefano al Mare, Spotorno, Leivi, Villanova d´Albenga, Bordighera, Alassio, Vezzi Portio, mentre gli ultimi dieci risultano: Airole, Bormida, Cosio d´Arroscia, Valbrevenna, Testico, Carro, Lorsica, Triora, Vendone, Armo tutti comuni dell´entroterra. Garantire la salvaguardia dell´ambiente in Liguria significa dunque ridurre anche il divario tra costa e entroterra attraverso, da un lato la valorizzazione del sistema dei parchi e delle areee protette e dall´altro la riduzione della pressione immobiliare sulla costa. Dal canto suo la Regione Liguria nell´esaminare gli ultimi 7 Puc (Piani urbanistici della costa) provenienti dai comuni della Provincia di Savona ha ammesso solo 688. 735 mc. , su un ammontare complessivo di 1. 122. 485 metri cubi richiesti. Così come per quanto riguarda i posti barca previsti dal Piano territoriale di coordinamento della costa approvato nel 2000, con validità 10 anni, l´incremento ammesso è stato di 7. 500 a fronte dei 10. 000 posti barca previsti. E la Regione è inoltre pronta a varare nuove misure di tutela e valorizzazione del territorio, a seguito dell´aggiornamento del Piano territoriale di coordinamento paesistico che passerà in giunta entro l´anno che si prefigge di rafforzare i vincoli lungo la fascia costiera e dell´approvazione del Piano territoriale regionale, strumento di pianificazione della Regione, pronto ad essere approvato dalla Giunta regionale, che ha introdotto il concetto di demanio dei valori e si prefigge di valorizzare il riuso a fini ambientali del territorio attraverso progetti come: il ripascimento delle spiagge, la valorizzazione dell´aurelia, la realizzazione dei parchi costieri e delle piste ciclabili con il riuso delle aree dimesse delle ferrovie, la valorizzazione dell´alta via dei monti liguri e la fruizione del sistema delle aree parco regionali. Accanto all´abbattimento di "mostri" storici come lo scheletrone dell´isola Palmaria, del viadotto delle Cinque terre (Riomaggiore) e dell´edificio dogana di Ponte San Ludovico (Ventimiglia). .  
   
 

<<BACK