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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Novembre 2008
 
   
  AL VIA IN PIEMONTE I CORSI DI LINGUA ITALIANA PER ADULTI STRANIERI

 
   
  Torino, 17 novembre 2008 - Stanno per prendere il via in Piemonte i corsi di italiano rivolti a cittadini stranieri adulti regolarmente presenti sul territorio regionale. Finanziati in base ad un accordo di programma siglato fra Regione e Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e realizzati in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte del Ministero dell’Istruzione, i corsi avranno sede in diversi istituti scolastici di tutte le province piemontesi. L’obiettivo è favorire la conoscenza dell’italiano da parte dei cittadini stranieri adulti, sia comunitari che extracomunitari, per facilitarne l’inserimento e l’integrazione nella comunità regionale, con un’attenzione particolare rivolta alle donne. Il programma prevede l’attivazione di un progetto per l’alfabetizzazione e l’apprendimento della lingua italiana, insieme a nozioni di base di cultura ed educazione civica, con il rilascio di certificazioni finali aventi valore ufficiale di attestazione di conoscenza dell’italiano. La Regione Piemonte, sulla base delle linee guida dell’accordo stipulato, ha individuato quali beneficiari dell’iniziativa in primo luogo i genitori stranieri degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. I corsi dovranno essere realizzati entro il 30 giugno 2009 e si terranno presso 8 scuole capofila, una per provincia, alle quali si collegheranno, in rete, altre scuole interessate all’iniziativa. La cabina di regia del progetto è affidata alla Direzione Politiche Sociali e per la Famiglia della Regione Piemonte ed è costituita da rappresentanti della Direzione Scolastica Regionale per il Piemonte del Ministero della Pubblica Istruzione, da due referenti per ogni scuola capofila e da rappresentanti delle Province piemontesi. La realizzazione dei corsi prevede un investimento complessivo di 300. 000 euro, di cui 267. 000 finanziati dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e 33. 000 dalla Regione Piemonte. “Dopo il successo dei corsi di lingua e cultura italiana per ragazze e ragazzi stranieri – dichiara l’assessore regionale al Welfare, Teresa Angela Migliasso – ci rivolgiamo ora agli adulti, in particolare alle mamme e ai papà degli allievi che frequentano le scuole della nostra regione. I processi di inclusione sociale e di integrazione si realizzano solo attraverso percorsi di pari opportunità. La conoscenza della lingua e della cultura italiana e dell’educazione civica rappresentano un punto centrale: capire e farsi capire, parlare, chiedere informazioni, comunicare sul posto di lavoro, muoversi tra uffici e servizi, cercare casa o impiego, socializzare con gli altri sono presupposti essenziali per una convivenza costruttiva e non conflittuale” . “L’iniziativa – sottolinea Alessandro Lombardi, dirigente della Direzione Generale dell’Immigrazione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali – rappresenta un momento significativo della collaborazione istituzionale fra il Ministero e la Regione Piemonte, con la quale nel corso degli ultimi anni si è consolidata un’esperienza molto proficua nel settore dell’insegnamento della lingua italiana”. “Fra tutte le attività possibili riguardanti l’accoglienza degli immigrati stranieri – afferma l’assessore regionale all’Istruzione, Gianna Pentenero - gioca un ruolo fondamentale l´insegnamento della nostra lingua, poiché facilita e migliora il loro inserimento nel lavoro, nella scuola e in generale in tutte le relazioni sociali. Molte scuole della nostra regione si stanno attrezzando per riuscire a fronteggiare questa nuova necessità didattica, offrendo, con iniziative come questa, corsi gratuiti ai ragazzi di età superiore ai 18 anni. ‘Italiano parliamone’, assume in quest’ottica non solo una valenza didattica, ma anche educativa. Talvolta infatti la domanda esplicita di acquisire la lingua italiana nasconde richieste inespresse di promozione personale, realizzazione professionale, riscatto sociale". “Senza l’insegnamento della lingua l’integrazione è impossibile – aggiunge il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Francesco de Sanctis - ma insegnare l´italiano agli stranieri adulti, più ancora che ai bambini e ai ragazzi, è un compito molto delicato e complesso: richiede competenze specifiche, oltre che strumenti didattici originali, e modalità organizzative flessibili. E’ per questo motivo che sosteniamo con particolare impegno questa iniziativa di educazione linguistica e interculturale”. . .  
   
 

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