|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Novembre 2008 |
|
|
|
|
|
CONVEGNO SICUREZZA ALIMENTARE IN UMBRIA CONTROLLI SISTEMATICI
|
|
|
|
|
|
Perugia – La salute umana è strettamente connessa all’alimentazione e, di conseguenza, alla sicurezza alimentare. Lo ha affermato l’assessore regionale alla sanità, Maurizio Rosi, commentando gli argomenti discussi durante il convegno dal titolo “Alimenta la salute” svoltosi il 14 e 15 novembre nella Sala dei Quattrocento del Centro Convegni del Palazzo del Capitano di Orvieto. L’iniziativa promossa dai Servizi prevenzione e programmazione e gestione degli interventi di emergenza sanitaria, sanità veterinaria e sicurezza alimentare della Direzione regionale sanità e servizi sociali della Regione Umbria, è rivolta agli operatori dei Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali e degli istituti zootecnici sperimentali e ai veterinari, nonché a tutti coloro che si occupano, direttamente o indirettamente di sicurezza alimentare e di salute degli animali da allevamento. “La salute umana e la salute degli animali sono strettamente collegate fra di loro – ha detto l’assessore - questo perché molte malattie degli animali sono trasmissibili all’uomo attraverso il contatto diretto e indiretto nonché attraverso gli alimenti derivati. La scelta dell’Italia di assegnare i Servizi Veterinari alla sanità rappresenta una scelta coerente e coraggiosa svincolando di fatto la sanità pubblica veterinaria dal mondo produttivo e mettendo quindi al primo posto la salute degli individui e non gli interessi economici. Nasce quindi la necessità di conoscere bene la situazione in cui ci troviamo attraverso la descrizione e l’elaborazione dei dati epidemiologici provenienti dal territorio. Inoltre – ha aggiunto - la Regione Umbria ha potenziato notevolmente le attività epidemiologiche e valutative sia a livello centrale che periferico producendo una serie di indicatori e di misure di risultato che ormai sono essenziali per il funzionamento efficiente del sistema sanitario pubblico. Ovviamente, non si può prescindere da una forte attività di educazione sanitaria indirizzata agli operatori del settore ma, soprattutto, al consumatore finale che deve conoscere le buone pratiche igieniche nel campo della conservazione e manipolazione degli alimenti”. “La prevenzione basata sulle evidenze scientifiche – ha concluso Rosi - permetterà di abolire delle pratiche inutili e di rafforzare le azioni legate al monitoraggio permanente e alla prevenzione attiva mediante modifica dei comportamenti della popolazione”. La responsabile del Servizio regionale prevenzione, Maria Donata Giamo, ha sottolineato che in “Umbria vengono effettuati controlli sistematici da parte dei Servizi medici e veterinari sull’intera filiera alimentare a partire dalla produzione primaria, quindi gli allevamenti e il foraggio degli animali, ma anche degli ortaggi e dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole. In proposito, il controllo è stringente e quando si riscontano infrazioni ai regolamenti parte il sistema di allerta tra le regioni”. “La tutela dei consumatori – ha detto - è tra le priorità del Servizio di prevenzione. Ecco perchè abbiamo ritenuto opportuno affrontare queste tematiche che diventano sempre più complesse man mano che ci rapportiamo con la globalizzazione”. La dottoressa Giaimo ha fatto riferimento all’apprensione che alcune notizie di prodotti contraffatti in molti casi provenienti da paesi non comunitari destano nei cittadini:”Dobbiamo necessariamente ragionare su queste nuove problematiche – ha detto – ma anche su nuove forme di distribuzione dei prodotti che si stanno diffondendo nel nostro paese, tipo il latte erogato dalle macchinette che è una novità da valutare con attenzione, visto che si tratta di un prodotto deperibile che può fare da veicolo di infezioni anche per fasce a rischio, come quella dei bambini”. “In queste due giornate – ha concluso – abbiamo voluto fermare l’attenzione su tutti questi aspetti nuovi, ma anche sul problema dell’obesità cercando di mettere a sistema tutte le iniziative delle Asl. Quest’ultimo è un aspetto molto delicato che richiede un’azione sugli aspetti comportamentali delle persone il cui risvolto incide anche sul modo di fare la spesa e sul bilancio familiare”. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|