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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Novembre 2008
 
   
  PERCORSI FORMATIVI DEGLI ADULTI RUOLO CENTRALE NELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE

 
   
  Perugia, 17 novembre 2008 – “Il Documento Strategico della Regione Umbria e del ‘Por 2007-2013’, in coerenza con le priorità comunitarie e nazionali, assegnano all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita un ruolo centrale nella nuova programmazione e individuano e programmano azioni tese a formare e diffondere competenze di base e trasversali, con particolare attenzione alla comunicazione e all’utilizzo delle tecnologie di rete”. Riassume così l’assessore regionale all’istruzione e alle politiche attive del lavoro, Maria Prodi, gli interventi della Regione Umbria nell’ambito della formazione degli adulti. La tematica è stata al centro di un incontro che si è svolto il 14 novembre a Perugia dal titolo “Educazione degli adulti: ricerche ed esperienze nazionali e europee”, il cui obiettivo era di porre l’attenzione sull’educazione degli adulti e sugli interventi finalizzati ad ampliare le conoscenze di questo segmento della popolazione garantendo un invecchiamento attivo in fasce di età che caratterizzano sempre di più gli abitanti dell’Umbria. Nel corso della mattinata sono stati illustrati i risultati di una ricerca sul tema realizzata da Iter e Forma. Azione, e dello studio “Prospettive dell’educazione degli adulti in Europa: strategie e prassi”, a cura del Centro studi e formazione Villa Montesca. “Poiché le politiche di intervento nel campo trattato vanno rivolti ad un’ampia platea di destinatari che comprende adulti, quando finalizzate all’inserimento lavorativo, lavoratori, disoccupati, inoccupati, donne e giovani in transizione scuola-lavoro, nelle intenzioni della Regione la strategia per la formazione permanente si esplica pertanto con riferimento a target potenzialmente eterogenei”. L’insieme degli interventi programmati con il “Por 2007-2013” è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi posti in sede comunitaria: accrescere dall’attuale 8 per cento al 12,5 per cento la partecipazione alle attività formative da parte della popolazione adulta. “Nonostante la distanza dall’obiettivo risulti ancora marcata e tale da giustificare i richiami dell’Unione europea, le ricerca commissionate dalla Regione contengono dati ed analisi che pongono la nostra regione in buona posizione nel contesto del paese – ha detto l’assessore - Non solo il grado di scolarità della popolazione umbra è secondo solo a quello del Lazio, ma anche la partecipazione alle attività formative risulta nettamente al di sopra della media”. La ricognizione in materia di educazione degli adulti offre anche interessanti spunti di riflessione per i decisori politici, portando alla loro conoscenza importanti aspetti della formazione offerta della rete pubblico-privata, sui bisogni e le esigenze dei potenziali utenti e sulle caratteristiche dei beneficiari. “Un primo elemento di riflessione è di natura demografica – ha evidenziato l’assessore - La nostra società infatti, va progressivamente invecchiando e parallelamente cresce l’incidenza dei cittadini stranieri. Tali processi in Umbria stanno avvenendo più rapidamente ed in maniera più evidente che in altre parti del territorio nazionale e pertanto sollecitano un potenziamento delle attuali linee di offerta strutturata”. In particolare dalla ricerca di Iter e Forma. Azione emerge la necessità di ipotizzare un’offerta di educazione per adulti mirata ai rientri formativi e, soprattutto, ai rientri o agli ingressi “tardivi” nel mercato del lavoro, cercando quindi di coinvolgere chi fino ad oggi è spesso rimasto al margine. Oltre che aumentare le competenze di questa fascia di popolazione, in un modo che sia più mirato al mercato, va integrato il percorso formativo con azioni di accompagnamento al fine di facilitarne l’inserimento lavorativo e in alcuni casi socioculturale. “La logica quindi – ha concluso l’assessore Prodi - è quella dell’approccio individualizzato, che asseconda e sollecita il prodursi di una domanda crescente di percorsi formativi flessibili ed articolati utilizzando specifici strumenti, quali ad esempio i voucher, che si dovranno sempre più affiancare all’offerta formativa più tradizionale, come d’altra parte suggerito in numerose occasioni dalla Ue”. All’incontro sono intervenuti, il dirigente del Servizio istruzione della Regione Umbria, Mario Margasini, Silvia degli Esposti di Iter, il ricercatore Dario Ceccarelli, Fabrizio Boldrini e Maria Rita Bracchini del Centro Studi e Formazione Villa Montesca, il professor Rosario Salvato della facoltà di scienze della formazione dell’università di Perugia. .  
   
 

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