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Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Novembre 2008 |
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NEL LARGO CONSUMO SI FA STRADA LA PUBBLICITÀ DIGITALE. E LE GRANDI MARCHE STUDIANO NUOVE FORME DI COINVOLGIMENTO E PERSONALIZZAZIONE DEI MESSAGGI SUL PUNTO VENDITA
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Milano, 17 novembre 2008 - E´ una nuova forma di pubblicità, innovativa e dinamica. E utilizza esclusivamente tecnologie di ultima generazione. Si chiama digital signage e coinvolge i potenziali consumatori di beni di largo consumo con strumenti come avvisi pubblicitari interattivi, videoposter, schermi <http://it. Wikipedia. Org/wiki/monitor_(video)> elettronici, videoproiettori <http://it. Wikipedia. Org/wiki/videoproiettore> e dispositivi mobili, soprattutto all´interno dei punti vendita. In Italia queste forme di advertising multicanale di prossimità sono ancora agli esordi e poco integrate in un piano strategico di iniziative di marketing mix, ma molti nostri connazionali si dichiarano già oggi ben disposti a farsi influenzare proprio da questi strumenti quando si trovano davanti agli scaffali di negozi e ipermercati. Il forte interesse nei confronti delle nuove forme di promozione e pubblicità sul punto vendita è uno dei principali risultati della ricerca "Come il digital signage cambia le strategie di marketing delle imprese del nostro Paese" , condotta dalla School of Management del Politecnico di Milano, e presentata il 13 novemrbe nel corso del convegno di apertura di Viscom Visual Communication - la manifestazione di riferimento per il mondo della comunicazione visiva. In linea generale, l´indagine sottolinea che i consumatori italiani sembrano gradire, e molto, le tecnologie nel punto vendita: sia quelle che rendono più veloce il fare la spesa - come casse self service, personal digital assistant e carrelli intelligenti -, sia quelle che rendono più piacevole e coinvolgente l´atto di acquisto - come le tecnologie di prossimità, che integrano Digital Signage, Bluetooth e periferiche mobili per personalizzare in tempo reale i messaggi inviati dalle "vetrine" di nuova generazione. Questo perché il consumatore italiano è sempre più bombardato da messaggi informativi che arrivano da diverse fonti e tende a spostare il processo decisionale sempre più in prossimità o al momento dell´acquisto. "Le tecnologie di prossimità offrono nuove opportunità di interagire e coinvolgere il cliente emozionalmente e in un´ottica bidirezionale, sono ideali per colpire la fascia più evoluta, con la più alta potenzialità di spesa, a maggior reddito e cultura della popolazione italiana. Tecnologie che vanno ad integrare i mezzi tradizionali e richiedono da parte delle aziende un cambiamento sia a livello di cultura all´innovazione sia, soprattutto, a livello di opportunità di marketing", ha dichiarato Giuliano Noci, Ordinario di Marketing presso il dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano e coordinatore della ricerca. I dati della ricerca presentata oggi confermano una tendenza già evidenziata da altre due indagini sul tema. La prima è quella condotta dall´Osservatorio Multicanalità 2007, secondo la quale il punto vendita, rappresenta di gran lunga la prima fonte di informazione consultata per l´acquisto di beni di largo consumo; la seconda è quella pubblicata lo scorso Ottobre da Gfk Eurisko secondo la quale, negli ultimi tre anni, il tempo passato nel punto vendita è aumentato del 10% e la decisione finale d´acquisto avviene sempre di più sulla base degli stimoli che si hanno sul punto vendita. . |
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