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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Novembre 2008
 
   
  VERCELLI SCRIGNO D’ARTE

 
   
  Vercelli, 18 novembre 2008 - Centro europeo del riso, è anche una delle città del Piemonte più ricche di tesori e di capolavori d’arte Sono stati censiti nel 1999, da Italia Nostra, più di duecento angoli di storia, archeologia, architettura. Dal 21 di novembre 2008 e fino al 1 marzo 20009, la città di Vercelli si prepara ad ospitare la mostra “Peggy Guggenheim e la nuova pittura americana”, secondo appuntamento di un progetto inaugurato lo scorso anno in Arca, uno spazio espositivo di grande suggestione, inserito come un parallelepipedo di vetro all’interno della ex chiesa di San Marco. Una mostra prestigiosa che diventa occasione per scoprire gli altri tesori di questa città dalla basilica gotica di Sant’andrea, al centro storico con piazza Cavour e i suoi portici, fino ai vari musei. E’ sufficiente anche solo una breve passeggiata, per avere la sorprendente percezione di fare un tuffo nella storia. A Vercelli si può arrivare agevolmente anche in treno (con tempi di circa 50 minuta da Milano o Torino). In questo caso, partendo dal piazzale della stazione, il primo incontro è proprio con l’imponente basilica di Sant’andrea (1227) simbolo della città, splendido esempio di fusione tra lo stile romanico lombardo – emiliano e l’architettura gotica d’oltralpe. La basilica ospita una delle più belle sale capitolari d’Italia, e un chiostro rettangolare con cornici in cotto e pitture dell’inizio del ‘500. Proseguendo sempre a piedi si raggiunge Piazza S. Eusebio, dalla quale si prospetta la solenne mole del Duomo. La Cattedrale di S. Eusebio ha origine antichissime, infatti i sarcofagi pagani e le sepolture cristiane ritrovate risalgono ad un periodo che va dal Ii secolo d. C. Alla prima metà del Vii secolo. Ha subito nel corso dei secoli numerose modifiche. Il grandioso interno a croce latina è diviso in tre navate. Al centro della maggiore, è appeso il magnifico Crocifisso in lamina d’argento, realizzato tra il 999 ed il 1026. Alle spalle della basilica si incontra Il Museo del Tesoro del Duomo che custodisce reliquiari e arredi liturgici della Cattedrale di Vercelli. Il pezzo più famoso della collezione è certamente il “Vercelli Book”, un codice manoscritto su pergamena in lingua anglosassone antica (sec. X) il cui arrivo a Vercelli è tuttora avvolto nel mistero. La passeggiata continua, e a breve distanza si incontra il Museo Leone che ospita una collezione eterogenea di oggetti. Al suo interno, sono esposte opere e vengono conservati reperti, che documentano il passato di Vercelli dalla preistoria all´età moderna. E’ disposto in due distinti edifici la cinquecentesca Casa Alciati che presenta un cortile porticato di straordinaria armonia arricchito da splendidi affreschi e il settecentesco Palazzo Langosco. I due palazzi sono collegati tra di loro da un raccordo costruito intorno al 1930 per ospitare l’esposizione “Vercelli e la sua provincia dalla Romanità al Fascismo”. Con un passaggio dalla medievale Piazza Cavour, da sempre cuore del centro storico, si arriva al Museo Borgogna, che celebra quest’anno il primo centenario di apertura al pubblico (1908/2008) Il museo rappresenta per importanza, qualità e quantità delle opere la più importante pinacoteca del Piemonte dopo la Galleria Sabauda di Torino. Al suo interno sono conservate preziose raccolte di arte antica, moderna e arti decorative. Ospita importanti affreschi e dipinti della scuola vercellese del Rinascimento, opere fiamminghe e olandesi del seicento e italiane dal Xviii al Xx secolo. Un suggerimento di percorso è sicuramente un approccio, una porta d’ingresso, per chi voglia visitare questa città dal fascino discreto, che può offrire tante alternative per un piacevole soggiorno e che una volta scoperta, ti fa desiderare di ritornare. .  
   
 

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