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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Novembre 2008
 
   
  ARPAT, LA NUOVA LEGGE TOSCANA PRONTA ENTRO FINE ANNO NEL 2007 L´AGENZIA HA FATTO 12.400 ISPEZIONI E AFFRONTATO 600 EMERGENZE

 
   
   Firenze, 18 novembre 2008 - Entro la fine dell´anno la Giunta regionale Toscana trasmetterà al Consiglio la sua proposta di legge per la revisione dell´Agenzia regionale di protezione ambientale (Arpat). Lo ha confermato il presidente della Regione Toscana Claudio Martini i ntervenendo al convegno organizzato da Arpat all´interno di ´Dire e Fare´. «Credo che entro la prima metà del 2009 potremo varare la nuova legge – ha detto il presidente – che definirà con chiarezza quali sono le funzioni di Arpat e quali sono le modalità di finanziamento che garantiranno certezza di risorse all´Agenzia. Inoltre stabiliremo quali sono secondo noi i servizi ed i controlli essenziali che Arpat deve garantire e di questi si farà carico la Regione, dando comunque la possibilità a Comuni, Province ed altri enti di contribuire per la realizzazione di ulteriori livelli di analisi e indagini«. Il presidente ha ricordato che la questione della tutela ambientale oggi si intreccia inevitabilmente con la necessità di razionalizzare la spesa pubblica. »Dobbiamo continuare a mantenere i livelli qualitativi che abbiamo raggiunto, ma spendendo meno – ha detto – perchè le risorse a disposizione diminuiscono a fronte di una richiesta di controllo sempre maggiore. E´ necessaria una riorganizzazione che tenga conto sia della quantità che della qualità delle prestazioni. E´ tempo di stabilire delle priorità e il buon lavoro che l´Agenzia sta facendo ci fornisce delle basi per valutare meglio la situazione». Il presidente ha precisato che la Regione non ha intenzione di fare retromarcia sulla sostenibilità, “che la Toscana non considera un aggravio, ma una leva per un nuovo tipo di sviluppo qualificato basato su energie rinnovabili, ricerca e biotecnologie». L´arpat, che è strutturata in 10 dipartimenti provinciali, 4 servizi sub-provinciali e 4 servizi locali nel 2007 ha effettuato 12. 400 sopralluoghi per ispezioni e monitoraggi tra cui quelle agli inceneritori di Falascaia, Montale, Selvapiana e Geofor-pisa, ad aziende a rischio rilevante come raffinerie, impianti di gas, industrie chimiche (tra cui Sims di Reggello e Colorobbia di Montelupo), impianti di depurazione delle acque reflue, siti geotermici, i siti in bonifica (in particolare i quattro siti di interesse nazionale Massa-carrara, Livorno, Piombino e Grosseto). Tra le altre attività controlli in 4000 aziende, la presa in esame di più di 900 esposti, la soluzione di 600 emergenze ambientali (tra cui molti incendi ed incidenti stradali con rilascio di sostanze inquinanti, ma anche casi più complessi come quelli dell´Agrideco di Scarlino e della Gawi a Borgo San Lorenzo), il rilevamento di 641 illeciti tra cui 271 notizie di reato (ad esempio casi di traffico di rifiuti) e 370 violazioni amministrative (tra cui casi di discarica abusiva). Sono stati analizzati in totale 48mila campioni e 880mila parametri. Tutto questo con una spesa di 57milioni e mezzo di euro, corrispondente a circa 16 euro l´anno per ogni cittadino toscano. Il bilancio Arpat nel 2007 ha registrato un utile di 1. 600. 000 euro, un ottimo risultato di gestione visto che nel 2005 l´Agenzia era in perdita, ma già nel 2006 era stato raggiunto l´equilibrio di bilancio. .  
   
 

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