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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Novembre 2008
 
   
  ANIMA SGR: INIZIATIVE A TUTELA DEGLI OBBLIGAZIONISTI ALITALIA

 
   
  Milano, 18 novembre 2008 – Anima S. G. R. P. A. , in data 29 ottobre e 12 novembre 2008, ha segnalato al rappresentante degli obbligazionisti, alla Consob, al Commissario Straordinario, al Giudice Delegato ed al Ministero dell’Economia e delle Finanze: a) il grave danno che gli obbligazionisti Alitalia si trovano oggi a patire per effetto della decisione di Alitalia, assunta con il voto determinante del Ministero dell’Economia, nella propria duplice e conflittuale veste di azionista ed obbligazionista di maggioranza, di posticipare la scadenza del prestito obbligazionario al 22 luglio 2010 rispetto al termine originario del 22 luglio 2007; b) il potenziale pregiudizio che potrà derivare agli obbligazionisti nel caso in cui l’accollo da parte di Cai di debiti di Alitalia sia esteso a crediti chirografari ovvero a crediti assistiti da garanzie di valore eventualmente inferiore al valore del relativo credito. Nello specifico, Anima ha sottolineato che, in data 29 luglio 2005, il Ministero dell’Economia, in palese conflitto di interessi, ha votato, quale azionista di controllo, nell’assemblea dei soci di Alitalia in favore della proposta di proroga al 2010 della scadenza dell’obbligazione ed ha altresì votato, in veste di obbligazionista di maggioranza, nell’assemblea degli obbligazionisti Alitalia chiamata ad approvare le proposte di modifiche del prestito, così imponendo l’accettazione della proroga al 2010 a tutti gli altri titolari delle obbligazioni. L’effetto della proroga della scadenza del prestito è di ogni evidenza: gli obbligazionisti che hanno dovuto rinunciare al rimborso del prestito nel luglio 2007 (quando Alitalia era ancora in bonis), con il miraggio di contribuire al rifinanziamento di una società in procinto di essere rilanciata sul mercato, si trovano oggi a concorrere con la massa dei creditori chirografari di Alitalia, tra i quali paradossalmente figura anche lo stesso Ministero dell’Economia, sostenendo il rischio (ma forse sarebbe più corretto parlare di certezza) di non recuperare il capitale investito. Inoltre, Anima ha segnalato che il pagamento da parte di Cai del corrispettivo per l’acquisto di asset Alitalia mediante accollo dei debiti può sostanziarsi in un pregiudizio per i soggetti, quali gli obbligazionisti, che vantano crediti non oggetto di accollo; ciò nella misura in cui l’accollo in via del tutto arbitraria: garantisce ai soli creditori accollatari la possibilità di veder soddisfatta la totalità del proprio credito mediante l’assegnazione di un debitore solvente (Cai); sottrae parte dell’attivo ai creditori non partecipanti all’accollo, in quanto la scelta di Cai di accollarsi i debiti di Alitalia in luogo di corrispondere in contanti una somma equivalente all’ammontare degli stessi ha l’effetto di ridimensionare l’attivo derivante dalla vendita degli asset. .  
   
 

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