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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Novembre 2008 |
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LETTERA APERTA AL GOVERNO PER UNA CHIARA POLITICA DI PROMOZIONE DELLE FER APER, ASSOELETTRICA E ASSOSOLARE CHIEDONO FORMALMENTE L’ADESIONE AGLI OBIETTIVI DELIBERATI IN SEDE EU
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Milano, 18 novembre 2008 – La lotta ai cambiamenti climatici come opportunità di competitività e di progresso tecnologico e sociale. Questo il presupposto alle richieste avanzate da Aper, Assoelettrica e Assosolare in una lettera aperta indirizzata al Governo affinchè aderisca alle politiche europee per l’utilizzo delle Fer. Pubblicato su alcuni quotidiani nazionali, il documento sostiene che “una chiara politica di promozione delle fonti rinnovabili e della filiera industriale ad esse collegata può significare per l’Italia nei prossimi dodici anni investimenti privati per oltre 50 miliardi di Euro e la creazione di nuova occupazione per più di 100. 000 addetti, offrendo inoltre un importante contributo allo sviluppo economico e sociale”. Per arrivare a questo obiettivo, le tre Associazioni identificano alcune azioni che il Governo italiano dovrà intraprendere. Innanzitutto l’avvio di una più incisiva politica di promozione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, che contempli obiettivi realistici e coerenti con i target individuati a livello Eu; un Testo Unico per le Fer in grado di armonizzare in maniera chiara e duratura una realtà normativa attualmente confusa; la semplificazione dei processi autorizzativi; un forte sviluppo delle rete elettrica per agevolare l’accesso e il collegamento degli impianti; facilitare il progresso di tecnologie sempre più avanzate attraverso investimenti in ricerca e infine la diffusione di una cultura delle Fer solida e referenziata, volta a promuovere l’accettabilità sociale degli impianti intergrati nel territorio. Solo in questo modo, i costi connessi al perseguimento degli obiettivi europei saranno compensati dai vantaggi conseguibili in termini di efficienza, occupazione e crescita economica. Lettera Aperta Al Governo Italiano Sull’adesione Alle Politiche Europee Per L’utilizzo Delle Fonti Energetiche Rinnovabili Onorevole Presidente del Consiglio, Onorevoli Ministri, le nostre Associazioni rappresentano la categoria degli imprenditori attivi nella produzione di energia da fonti rinnovabili e nella filiera industriale ad essa collegata che raccoglie oltre 1. 000 aziende con un numero di addetti ormai superiore alle 15. 000 unità. L’europa sta affrontando la lotta ai cambiamenti climatici come una necessità da convertire in una opportunità di competitività e di progresso tecnologico e sociale imponendo agli Stati membri precisi obiettivi al 2020 con scelte di natura epocale che potranno modificare gli scenari economici e politici in tempi più brevi di quanto si pensi. Le fonti rinnovabili hanno visto negli ultimi anni in Europa il maggior tasso di sviluppo incrementale tra tutte le fonti energetiche e rappresentano un importante settore industriale in grado di garantire, se opportunamente promosso, occupazione, sviluppo economico, competitività internazionale, esportazioni di tecnologie e prodotti. Una chiara politica di promozione delle fonti rinnovabili e della filiera industriale ad esse collegata può significare per l’Italia nei prossimi dodici anni investimenti privati per oltre 50 miliardi di Euro e la creazione di nuova occupazione per più di 100. 000 addetti, offrendo quindi un importante contributo allo sviluppo economico e sociale nonché significativi risparmi nell’acquisto dall’estero di combustibili fossili e di crediti di emissione. E’ per questo che chiediamo al Governo di: • Aderire in maniera costruttiva agli obiettivi che saranno deliberati in sede europea avviando una più incisiva politica di promozione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, per combattere la volatilità dei prezzi petroliferi, la nostra vulnerabilità strategica in campo energetico e i cambiamenti climatici. • Inserire negli annunciati nuovi indirizzi della politica energetica nazionale un obiettivo realistico e coerente con i target convenuti a livello europeo, ma soprattutto concordato, in piena corresponsabilizzazione con le Regioni, sulla base delle effettive potenzialità. • Dare pronta attuazione ai provvedimenti legislativi di sostegno allo sviluppo delle fonti rinnovabili rimasti finora incompiuti, anche redigendo un “Testo Unico per le fonti rinnovabili” in grado di armonizzare in maniera chiara e duratura una realtà normativa attualmente confusa. • Rendere semplici, affidabili e trasparenti i processi autorizzativi dei nuovi impianti in un quadro di armonizzazione delle differenti procedure attualmente vigenti nelle diverse Regioni. • Promuovere un più organico sviluppo della rete elettrica al fine di facilitare l’accesso e il collegamento del maggior numero di impianti, anche di piccola taglia, nel minor tempo possibile. • Diffondere una cultura delle fonti rinnovabili solida e referenziata, volta a promuovere l’accettabilità sociale degli impianti correttamente integrati nel territorio. • Stimolare l’ulteriore crescita dell’industria nazionale di settore e degli investimenti in ricerca e innovazione facilitando quindi lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate. Siamo certi che i costi connessi al perseguimento degli obiettivi europei saranno così compensati dai vantaggi conseguibili in termini di efficienza, occupazione, innovazione e crescita economica nonché dal raggiungimento di più efficaci risultati nella salvaguardia dell’ambiente. . |
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