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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 19 Novembre 2008 |
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PARLAMENTO EUROPEO: MIGLIORARE L´EDUCAZIONE FINANZIARIA DEI CONSUMATORI
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Strasburgo, 19 novembre 2008 - Il Parlamento europeo sollecita iniziative volte all´educazione finanziaria dei consumatori per far comprendere loro gli impegni economici cui vanno incontro, evitando così rischi inutili e indebitamenti eccessivi. Chiede programmi basati su principi comuni a tutta l´Ue, ma anche il rafforzamento delle norme in materia di informativa da parte degli istituti finanziari. Occorre inoltre avviare campagne di sensibilizzazione e introdurre l´educazione finanziaria nei programmi scolastici. Approvando con 634 voti favorevoli, 12 contrari e 27 astensioni la relazione di Iliana Iotova (Pse, Bg), il Parlamento rileva anzitutto che il miglioramento del livello di alfabetizzazione finanziaria dei consumatori dovrebbe essere una priorità dei responsabili politici nazionali ed europei. Sia per i benefici che ne possono trarre le singole persone ma anche per quelli che ricadono sulla società e sull’economia, quali la riduzione del livello dei debiti problematici, l’aumento del risparmio, l´aumento della concorrenza, la capacità di utilizzare correttamente i prodotti assicurativi e la capacità di provvedere adeguatamente per la pensione. Inoltre, gli investitori informati e fiduciosi «possono incrementare la liquidità dei mercati dei capitali per gli investimenti e la crescita». Pertanto, i deputati accolgono con favore le iniziative della Commissione nel campo dell’educazione finanziaria dei consumatori e la sua intenzione di pubblicare una base dati on-line dei programmi e delle ricerche sull’educazione finanziaria realizzati nell´Ue. Sottolineano peraltro che l´obiettivo dell´educazione e della sensibilizzazione dei consumatori in materia di finanza e credito «è quello di migliorare la loro consapevolezza delle realtà economiche e finanziarie, in modo che comprendano gli impegni economici ed evitino rischi inutili, indebitamenti eccessivi e l´esclusione finanziaria». D´altra parte, la crisi dei mutui "subprime", oltre a illustrare i pericoli di un´informazione inadeguata dei mutuatari, dimostra che la mancata comprensione e conoscenza di tali informazioni «fa sì che i consumatori non siano sufficientemente preoccupati dei rischi d´insolvenza e indebitamento eccessivo». Il Parlamento invita quindi la Commissione a sviluppare a livello di Ue, in cooperazione con gli Stati membri, programmi educativi nel campo delle finanze personali, sulla base di norme e principi comuni da applicare in tutti gli Stati membri, con eventuali adattamenti alle necessità nazionali, fissando parametri di riferimento e promuovendo lo scambio delle prassi migliori. Affinché tali programma abbiano la massima efficacia, precisa che essi devono essere fatti su misura per le esigenze di categorie specifiche di destinatari e, ove opportuno, personalizzati. Sottolinea poi che l’educazione finanziaria «può integrare ma non può sostituire norme coerenti per la protezione dei consumatori nell´ambito delle legislazione sui servizi finanziari, né può sostituire la regolamentazione e la stretta vigilanza sulle istituzioni finanziarie». A tale proposito, riconoscendo l’importante ruolo del settore privato e delle istituzioni finanziarie nel fornire ai consumatori informazioni, il Parlamento rileva che l’educazione finanziaria dev´essere offerta in modo «equo, imparziale e trasparente», al fine di servire gli interessi dei consumatori, e deve quindi distinguersi chiaramente dalla consulenza commerciale o dalla pubblicità. Anche perché le azioni di formazione e d´informazione devono consentire ai consumatori di avere «un approccio indipendente, basato sul proprio giudizio, ai prodotti finanziari loro offerti o cui intendono ricorrere». A tal fine incoraggia le istituzioni finanziarie a elaborare codici di condotta per il proprio personale e a procedere a «una rigorosa applicazione» delle norme Ue esistenti (tra cui la direttiva Mifid). Allo stesso tempo, il Parlamento chiede alla Commissione di presentare proposte legislative specifiche relative a un sistema armonizzato di informazione e protezione dei consumatori, in particolare nell´ambito del credito ipotecario: ad esempio prospetti informativi standardizzati europei che siano armonizzati, semplici e raffrontabili e contengano indicazioni comuni sul tasso annuo addebitato, ecc. La Commissione dovrebbe inoltre contribuire alla sensibilizzazione a livello comunitario tramite il sostegno all’organizzazione di conferenze, seminari e campagne mediatiche e di sensibilizzazione nazionali e locali, nonché di programmi educativi a partecipazione transfrontaliera, in particolare nel campo dei servizi finanziari al dettaglio e della gestione del credito/debito familiare. Dovrebbe inoltre sviluppare ulteriormente e migliorare il portale Dolceta, lo strumento d´informazione on-line per i consumatori. I deputati esortano poi gli Stati membri a includere l’educazione finanziaria nei programmi scolastici del ciclo primario e secondario «allo scopo di sviluppare le abilità necessarie per la vita di tutti i giorni e di organizzare la formazione sistematica degli insegnanti in questa materia». Allo stesso tempo, dovrebbero prestare particolare attenzione alle necessità educative dei pensionati e delle persone che sono alla fine della loro carriera professionale, «che possono correre il rischio dell´esclusione finanziaria», nonché a quelle dei giovani a inizio carriera «che devono compiere difficili scelte sull´utilizzo più opportuno del loro nuovo reddito». Il Parlamento, infine, chiede agli Stati membri di istituire programmi di formazione sull’economia e i servizi finanziari per gli assistenti sociali, i quali sono in contatto con persone a rischio di povertà o d´indebitamento eccessivo. . |
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