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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 19 Novembre 2008 |
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BANCA ITALEASE PRINCIPALI RISULTATI ECONOMICI E PATRIMONIALI AL 30 SETTEMBRE 2008 UTILE LORDO NORMALIZZATO PARI A EURO 62,3 MILIONI . APPROVATA LA FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI LEASIMPRESA E ITALEASING IN BANCA ITALEASE
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Milano, 19 novembre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Italease, riunitosi il 13 novembre sotto la Presidenza di Lino Benassi, ha approvato il Resoconto intermedio consolidato sulla gestione al 30 settembre 2008, nonché l’operazione di fusione di Leasimpresa e Italeasing in Banca Italease. Performance Del Gruppo Al 30 Settembre 2008 - I risultati economici dell’attività ordinaria dei primi nove mesi del 2008 riflettono la difficoltà e l’onerosità di accesso al mercato dei capitali e il progressivo deterioramento dello scenario macroeconomico, ma beneficiano del rigoroso controllo dei costi attuato dal management. Infatti, i risultati al 30 settembre 2008, al netto dei principali eventi straordinari intercorsi nel terzo trimestre dell’anno e di seguito descritti, evidenziano come la riduzione dei costi operativi del 24,5% rispetto a settembre 2007 ha compensato il minore margine di intermediazione e la sostanziale tenuta delle rettifiche di valore nette su crediti normalizzate. L’utile al lordo delle imposte normalizzato è salito a Euro 62,3 milioni1. Tuttavia, gli imprevedibili sviluppi della crisi finanziaria mondiale in corso e le sue conseguenze sull’economia reale, hanno avuto un impatto particolarmente rilevante a partire dal terzo trimestre dell’anno, determinando l’insorgenza dei seguenti eventi straordinari. Eventi Straordinari Del Terzo Trimestre Dell’anno - In relazione agli avviamenti della Cash Generating Unit (Cgu) leasing (Euro 247,6 milioni), come già illustrato in sede di Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2008, la Società, in linea con quanto previsto dallo Ias 36 e con quanto reso noto già a partire dal Bilancio annuale 2007, ha continuato a monitorare attentamente l’andamento delle variabili e delle fonti di informazione interne ed esterne su cui si basa il procedimento di valutazione della tenuta degli avviamenti. Con riferimento agli eventi occorsi nel terzo trimestre dell’anno, si rileva in particolare che (i) a partire dalla seconda metà di settembre, anche a seguito del dissesto Lehman Brothers, la crisi finanziaria mondiale ha avuto sviluppi imprevedibili ed eccezionalmente rapidi che avranno rilevanti e durature ripercussioni sull’economia reale, (ii) il prezzo offerto da Vr Leasing, nell’ambito dell’accordo per la costituzione della joint venture allo studio, ha trovato un momento di prima formalizzazione in data 2 ottobre 2008 con la lettera d’intenti proposta da Vr Leasing alla Banca. In questo contesto, si è effettuato il test di impairment al 30 settembre 2008 con l’ausilio di un professionista esterno indipendente. Tale analisi ha evidenziato che la stima del valore d’uso della Cgu leasing sulla base del Piano Industriale (Piano) presenta un elevato profilo di incertezza avendo la banca già dichiarato la propria volontà a rivedere detto Piano. D’altro canto, per quanto riguarda il valore di scambio, pur non essendosi rese disponibili ad oggi nuove transazioni comparabili, il prezzo offerto da Vr Leasing, nonostante sia riferito ad un insieme di attività che non corrisponde esattamente al perimetro della Cgu leasing, rappresenta un parametro di riferimento dal quale non si può prescindere. Considerando che il valore attualizzato di tale prezzo, al netto dei costi di vendita, è in linea con il valore contabile netto delle attività in oggetto escluso l’avviamento, si ritiene necessario dover procedere ad una svalutazione del valore dell’avviamento considerato per la sua totalità. Questa svalutazione, essendo non deducibile fiscalmente, ha un eguale impatto sul risultato netto e quindi sul patrimonio netto contabile del Gruppo, mentre la stessa non ha alcun impatto negativo né sul patrimonio di base, né su quello totale di vigilanza, non essendo gli avviamenti ricompresi in tali aggregati. Con riferimento all’esposizione verso Lehman Brothers, alla data dell’annuncio della loro procedura fallimentare, sulla base delle informazioni allora disponibili, risultavano: (i) con riguardo a Banca Italease, una posizione debitoria pari a Euro 12,6 milioni e una posizione creditoria di Euro 10,6 milioni; (ii) con riguardo alle cartolarizzazioni facenti capo a Italease Finance, una posizione creditoria netta di Euro 7,6 milioni. Alla data del 30 settembre 2008, invece, la somma algebrica delle posizioni creditorie e debitorie di diversa natura, tenuto conto anche dei proventi ed oneri derivanti dall’articolata attività di sostituzione protrattasi fino a tutto il mese di ottobre, determina una potenziale esposizione lorda verso Lehman Brothers di circa Euro 3,2 milioni direttamente riferiti a Banca Italease ed Euro 2,6 milioni riconducibili alle cartolarizzazioni facenti capo a Italease Finance. Tali ammontari al 30 settembre 2008 sono stati svalutati per il 70%, andando ad alimentare le rettifiche su crediti individuali. Le esposizioni lorde e la svalutazione rappresentano la migliore stima disponibile alla data, stante la rilevante complessità della situazione in cui il Gruppo Lehman Brothers è venuto a trovarsi. Banca Italease continua ad approfondire la vertenza e si riserva sia di attivarsi presso ogni competente sede per il recupero del relativo credito, sia di rivedere le proprie stime. Principali Risultati Economici e Patrimoniali Al 30 Settembre 2008 - i. Margine di Intermediazione - Il margine di interesse è passato da Euro 216,8 milioni al 30 settembre 2007 a Euro 210,0 milioni al 30 settembre 2008. Infatti, nonostante lo sforzo commerciale effettuato per migliorare la marginalità della nuova produzione, il margine da interesse ha scontato la crescita del costo medio della raccolta e l’aumento del rapporto tra raccolta onerosa e impieghi fruttiferi legato all’andamento negativo del ciclo economico sulla qualità del portafoglio. Le commissioni nette passano da Euro 51,5 milioni a Euro 50,7 milioni. Escludendo le commissioni passive per derivati del 2007 e l’attività di Italease Gestione Beni, l’aggregato delle commissioni nette relative ai “core business” leasing (ivi inclusa l’intermediazione di prodotti assicurativi), factoring, mutui e altre commissioni è in calo dell’11,1% rispetto all’anno precedente, passando da Euro 60,1 milioni a settembre 2007 a Euro 53,4 milioni nel 2008. Il risultato netto dell’attività di negoziazione è negativo per Euro 4,6 milioni. Tale voce è composta da: (i) un valore negativo di Euro 2,2 milioni per derivati di negoziazione Over The Counter come combinato disposto di differenziali incassati e pagati, transazioni e chiusure con clientela e controparti bancarie e variazioni di fair value netto dei contratti ancora in essere; (ii) un valore negativo di Euro 0,8 milioni per derivati di copertura gestionale e (iii) un valore negativo di Euro 1,6 milioni per differenza cambi. La voce utili da cessione o riacquisto di crediti e passività finanziarie, pari a Euro 2,8 milioni, è composta da (i) Euro 102 mila di plusvalenze per cessioni di crediti della controllata Italease Gestione Beni, effettuate nel periodo con realizzo superiore al valore di carico contabile, e (ii) Euro 2,7 milioni di plusvalenze generate dalla complessiva attività di negoziazione di proprie passività finanziarie. Il margine d’intermediazione, che a settembre 2007 risultava negativo per Euro 388,8 milioni principalmente a motivo delle perdite registrate nell’attività di negoziazione per derivati Over The Counter, nei primi nove mesi del 2008 è risultato positivo per Euro 259,1 milioni. Le rettifiche di valore nette su crediti sono calate da Euro 142,0 milioni a fine settembre 2007 a Euro 94,9 milioni a fine settembre 2008. L’evoluzione delle rettifiche dipende da: (i) rettifiche individuali per Euro 85,4 milioni e (ii) rettifiche nette di valore su crediti in bonis per Euro 9,5 milioni, gravate dalla svalutazione di Euro 15 milioni effettuata nel terzo trimestre dell’anno su una rilevante posizione di leasing strumentale che ha più che compensato l’effetto positivo derivante dalla riduzione degli impieghi. Le rettifiche includono altresì Euro 4,1 milioni di svalutazione effettuata a fronte dell’esposizione verso Lehman Brothers al 30 settembre 2008. La diminuzione delle rettifiche è principalmente motivata dal fatto che al 30 settembre 2007 esse comprendevano circa Euro 51 milioni di maggiori accantonamenti effettuati a fronte delle posizioni relative al Gruppo Coppola, al Gruppo Renar Investment Fund e al Gruppo Promar3. Al 30 settembre 2008 le rettifiche di valore su crediti rapportate agli impieghi medi sono pari allo 0,59% (0,56% al netto delle rettifiche effettuate sull’esposizione verso Lehman Brothers), in miglioramento rispetto allo 0,89% al 30 settembre 2007 (0,57% al netto dei maggiori accantonamenti relativi al Gruppo Coppola, al Gruppo Renar Investment Fund e al Gruppo Promar)4. I costi operativi sono diminuiti del 24,5% rispetto al 30 settembre 2007, attestandosi ad Euro 111,3 milioni. Si è potuto pervenire a questo positivo risultato, in particolare facendo leva sul contenimento delle altre spese amministrative, calate del 24,5%. Le spese del personale pari a Euro 68,4 milioni risultano in miglioramento dell’8,2% rispetto all’anno precedente, cominciando a registrare il beneficio degli interventi di riduzione dell’organico, che vede passare il personale dipendente medio da 1. 188 unità nei primi nove mesi del 2007 a 1. 098 nei primi nove mesi del 2008, corrispondenti a 1. 063 dipendenti puntuali a fine settembre 2008. In calo sono anche le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali, pari in totale a Euro 6,0 milioni, e gli accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri, pari a Euro 2,0 milioni, principalmente perché al 30 settembre 2007 tali aggregati includevano elementi non ricorrenti. Iv. Risultato di periodo Come già illustrato, il risultato lordo dei primi nove mesi del 2008 pari a Euro - 189,4 milioni risente in particolar modo di Euro 247,6 milioni di rettifiche di valore effettuate sull’avviamento della Cgu leasing. Non essendo le rettifiche di valore sull’avviamento deducibili fiscalmente, l’imposizione fiscale stimata al 30 settembre 2008 è pari a Euro 33,9 milioni. Il livello di tax rate implicito, pari al 58,2%, è particolarmente elevato principalmente a motivo delle ingenti rettifiche di valore su crediti effettuate (indeducibili ai fini Irap) nonché delle novità in tema di Ires ed Irap per le banche, le assicurazioni e gli altri intermediari finanziari introdotte dal Decreto Legge n. 112 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 25 giugno 2008. Si stima che l’impatto di tale nuova normativa sulle imposte al 30 settembre 2008 sia quantificabile in circa Euro 9 milioni. Si segnala che l’utile lordo a fine settembre 2008 include Euro 5,2 milioni di utili da cessione di investimenti, di cui Euro 3,4 milioni principalmente derivanti dalla vendita di tre immobili detenuti dalla controllata Italease Gestione Beni. Il risultato delle attività correnti in via di dismissione al netto delle imposte si attesta a Euro 1,5 milioni, composti da: (i) Euro 2,8 milioni per plusvalenze lorde a loro volta riconducibili alla cessione del ramo di azienda “Segnalazioni di Vigilanza e Controlli Interni” di Itaca, alla vendita del 40% di Essegibi Service ed alla cessione di un immobile detenuto da Italease Gestione Beni; (ii) Euro - 0,4 milioni come netto tra oneri e proventi relativi agli immobili in via di dismissione e ammortamenti di beni immobili strumentali in via di dismissione e (iii) Euro - 0,9 milioni per imposte e tasse. Ii risultato netto di esercizio è risultato negativo per Euro 222,0 milioni. Crediti verso clientela - I crediti verso la clientela ammontano a Euro 21. 951,1 milioni. In dettaglio: (i) Euro 16. 522,4 milioni per attività di leasing, in calo del 4,0% rispetto a dicembre 2007; (ii) 2. 354,2 milioni per finanziamenti a medio - lungo termine, in linea rispetto a dicembre 2007; (iii) Euro 1. 768,3 milioni per attività di factoring, che hanno registrato una diminuzione nel periodo del 29,8%; (iv) i restanti Euro 1. 306,2 milioni sono rappresentati dalla voce “Altre operazioni” che include i beni in corso di costruzione e quelli in attesa di locazione finanziaria. Crediti dubbi - Le rettifiche di valore su sofferenze lorde risultano pari a Euro 212,5 milioni, determinando un livello di copertura pari al 53,6%. A seguito delle svalutazioni, le sofferenze nette si attestano a Euro 183,8 milioni, pari allo 0,84% dei crediti totali netti verso la clientela (0,68% a fine 2007). Tale andamento è, prevalentemente, dovuto allo scivolamento dalle precedenti classi di rischio di alcuni clienti con contratti di locazione finanziaria su beni immobiliari. Le rettifiche di valore su incagli lordi risultano pari a Euro 48,8 milioni, determinando un livello di copertura pari al 18,4%. A seguito delle svalutazioni, gli incagli netti si attestano a Euro 216,2 milioni, pari allo 0,98% dei crediti totali netti verso la clientela (0,70% a fine 2007). Tale andamento è dovuto, principalmente, a contratti di locazione finanziaria su cespiti immobiliari entrati ad incaglio nei nove mesi di riferimento. Anche l’incidenza delle esposizioni scadute nette sui crediti totali lordi verso la clientela, pari al 3,0%, è in crescita rispetto allo 0,3% del 31 dicembre 2007. Tale andamento è dovuto a (i) poche e rilevanti posizioni immobiliari rappresentanti oltre il 60% del valore lordo della classe e (ii) il fatto che il portafoglio esistente del Gruppo sia focalizzato su alcuni settori che più di altri stanno cominciando a risentire della crisi descritta, vale a dire il comparto immobiliare e la piccola e media impresa. Le rettifiche di valore sulle esposizioni scadute lorde risultano pari a Euro 21,8 milioni, determinando un livello di copertura pari al 3,2% coerente con la tipologia della classe e la natura degli asset coinvolti, per la maggior parte immobiliari con elevato valore di presunto realizzo. A questo proposito il Gruppo ha posto in atto un processo, particolarmente strutturato, volto a intervenire tempestivamente rispetto al fenomeno citato, che si basa su un diretto coinvolgimento di tutta la struttura distributiva che agisce in base alle indicazioni provenienti dall’unità specializzata di sede che monitora e gestisce tutti i fenomeni di questa tipologia; l’intervento è finalizzato all’immediato recupero delle somme dovute dove possibile, oppure alla rimodulazione delle condizioni contrattuali al fine di ottimizzare la relazione di lungo periodo con la clientela core del Gruppo. Solvibilità patrimoniale - A seguito della segnalazione di vigilanza effettuata il 25 ottobre 20085, i coefficienti di solvibilità patrimoniale al 30 giugno 2008 si confermano ai livelli comunicati con la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2008, con un Tier 1 capital ratio al 7,4% e un Total capital ratio pari all’8,8%6. Si stima che tali ratio al 30 settembre 2008, stante l’evoluzione delle attività di rischio ponderate e il risultato di periodo, si attestino rispettivamente al 7,6% e 9,0%, non essendo influenzati negativamente dalla citata rettifica di valore sull’avviamento. Dati Di Produzione Del Gruppo Leasing - La nuova produzione di leasing avviato si è attestata a Euro 2. 019 milioni al 30 settembre 2008, in calo del 56,3% rispetto a settembre 2007. E’ stata perseguita una sempre maggiore selettività nel settore immobiliare (che cala del 70,5% rispetto a settembre 2007) soprattutto nell’ambito delle operazioni big ticket7 che al 30 settembre 2007 avevano contribuito per circa Euro 711 milioni all’avviato immobiliare mentre al 30 settembre 2008 hanno pesato per soli Euro 65 milioni. Ciò ha prodotto un maggior frazionamento dei rischi, i cui effetti si vanno a delineare positivamente nella riduzione dell’importo medio per operazione immobiliare sceso da Euro 1. 559 mila a Euro 1. 004 mila, nonché nella riduzione del taglio medio totale, passato da Euro 159 mila a Euro 115 mila (- 28%). Secondo i dati forniti dall’associazione di categoria Assilea, il Gruppo, con una quota di mercato pari al 5,85%, rappresenta il quarto operatore nazionale per volumi stipulati. Ii. Factoring Il turnover factoring del Gruppo Banca Italease ha registrato una diminuzione del 20,6% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2007, attestandosi a Euro 10. 833 milioni. Anche tale trend è stato caratterizzato da grande attenzione al frazionamento dei rischi e si è altresì accompagnato alla valorizzazione di prodotti di factoring ad elevata componente di servizio con l’obiettivo di migliorare la marginalità del capitale investito. Secondo i dati forniti dall’associazione di categoria Assifact, il Gruppo, mediante Factorit, con una quota di mercato pari al 12,5%, rappresenta il quarto operatore nazionale per turnover. Iii. Finanziamenti a medio – lungo termine L’attività di erogazione dei finanziamenti a medio - lungo termine ha evidenziato una diminuzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (pari al 57,7%), attestandosi a Euro 409 milioni. I mutui corporate, che rappresentano il 51,9% del totale dei volumi, mostrano una contrazione pari al 69,5%. Meno accentuata la riduzione dei volumi dei mutui retail, pari al 27,3%. Principali Eventi Successivi Al 30 Settembre 2008 - In aggiunta rispetto alla Lettera di Intenti siglata con Vr Leasing8, al rinnovo del Patto Parasociale9 e agli eventi straordinari già descritti, tra i principali eventi successivi al 30 settembre 2008 si segnalano: Dismissione del patrimonio immobiliare - In ottobre Banca Italease ha perfezionato la cessione di parte dell’immobile strumentale di via Cino del Duca a Milano (civico 8) per Euro 17,5 milioni (iscritta a bilancio al 30 settembre 2008 per un valore di Euro 4,6 milioni). Tale cessione è soggetta a sospensiva di 60 giorni, trattandosi di un bene sottoposto al vincolo della Sovrintendenza delle belle arti. La Banca prosegue altresì nelle attività finalizzate alla razionalizzazione della restante parte del patrimonio immobiliare strumentale e non, intendendo portare a termine tale operazione, stanti anche le attuali condizioni di mercato, nei tempi necessari alla migliore valorizzazione dello stesso. Ii. Rapporti con il Gruppo Lehman Brothers In ottobre, Banca Italease ha provveduto alla sostituzione della controparte con altre primarie banche d’affari con riguardo agli ultimi contratti derivati esistenti con Lehman Brothers. Iii. Status dei contratti derivati aperti con clientela corporate All’ultima data di rilevazione, risultano aperti lato cliente e lato mercato 106 contratti derivati Over The counter, di cui 8 strutturati. La riduzione rispetto ai dati al 30 settembre 2008 è dovuta sia, e per la maggior parte, a recessi ipso jure eseguiti a seguito del mancato versamento dei margini da parte del cliente, sia a transazioni con la clientela. Iv. Fondo di solidarietà Nel quarto trimestre dell’esercizio è in fase di conclusione il processo di attivazione del “Fondo di Solidarietà per il settore del credito” finalizzato, coerentemente con la attenta gestione del turnover del personale in atto, ad incentivare l’uscita di dipendenti prossimi alla pensione con conseguente risparmio di costi negli anni a venire. Tale Fondo interessa potenzialmente fino ad un massimo di 80 dipendenti, le cui adesioni volontarie sono in corso di ricezione fino al termine del 30 novembre 2008. Solo in seguito sarà possibile determinare il valore attuale degli impegni futuri della Società, che troverà manifestazione tra i costi straordinari del personale nel bilancio 2008. Altri eventi - Nel quarto trimestre 2008, una rilevante posizione di leasing strumentale pari a Euro 105 milioni è stata classificata dai crediti in bonis ai crediti incagliati a motivo delle difficoltà finanziarie nelle quali il cliente si è venuto a trovare. La previsione di perdita effettuata su tale posizione, pari a Euro 15 milioni, rappresenta la migliore stima disponibile alla data e, come precedentemente illustrato, è già stata recepita all’interno delle rettifiche di valore su crediti del conto economico consolidato al 30 settembre 2008. Evoluzione Della Gestione - Gli sviluppi imprevedibili ed eccezionalmente rapidi della crisi finanziaria mondiale verificatisi a partire dalla metà di settembre e le loro rilevanti e durature ripercussioni sull’economia reale, accentuano gli scostamenti di andamento della gestione rispetto al Piano già segnalati in sede di Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2008. Conseguentemente la Società conferma la previsione di rivedere il suo Piano agli esiti della negoziazione con Vr Leasing e comunque entro la redazione del Bilancio annuale 2008. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato, ai sensi dell’art. 2505 comma 2 del Codice Civile e dell’art. 19 dello Statuto Sociale, la fusione per incorporazione in Banca Italease di Leasimpresa e Italeasing (società interamente controllate da Banca Italease), i cui progetti di fusione erano stati approvati dal Consiglio di Amministrazione di Banca Italease il 30 giugno scorso. Si prevede che l’atto di fusione definitivo verrà stipulato entro il corrente esercizio. . |
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