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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Novembre 2008
 
   
  MILANO, TEATRO I: IN UN LUOGO IMPRECISATO DI GIORGIO MANGANELLI 25 NOVEMBRE_07 DICEMBRE 08 CON GIOVANNI BATTAGLIA, RAFFAELLA BOSCOLO, PAOLO COSENZA, ALESSANDRO QUATTRO, PAOLO SCHERIANI PRIMA ASSOLUTA

 
   
  Milano, 20 novembre 2008 - In un luogo imprecisato di Giorgio Manganelli, appena ri-pubblicato nella raccolta Tragedie da leggere dalla casa editrice Bompiani, è un testo a più voci nel quale la suggestione sonora e vocale è la vera protagonista. Per questo, quale vero ‘campo di battaglia’ della parola, un artista del calibro di Carmelo Bene decise di affrontarlo in forma di radiodramma, trasmesso da Radiorai nel 1974, insieme a Lidya Mancinelli. La pièce presenta molte affinità con diversi testi dello scrittore milanese, che ha spesso immaginato e descritto con ricchezza di particolari (da Hylarotragoedia a La palude definitiva, pubblicata postuma nel 1992, passando per Discorso sulla difficoltà di comunicare con i morti) scenari oltremondani, personaggi dall´identità fluttuante e imprecisabile, impegnati a trascorrere il tempo in giochi di linguaggio e di pensiero. Ci troviamo per l’appunto in un ‘luogo imprecisato’, dotato di una porta che non si apre mai e di una botola attraverso la quale si può scomparire. Un luogo abitato da quattro personaggi, che per primi stanno cercando in qualche modo di collocare nello spazio-tempo quello che all’apparenza potrebbe essere un interno come un esterno, una stanza di ospedale come un dormitorio, un castello o una baracca. La svolta della vicenda arriva da un quinto personaggio, che dopo aver bussato alla porta viene accolto dai quattro protagonisti, innescando un meccanismo complesso di svelamenti sull’identità del luogo e dei personaggi che lo abitano. Le suggestioni sonore animano il corpo della pièce ed accompagnano la fruizione del testo per tutta la sua durata. Nell’infinita varietà di spazi in cui potrebbe essere realizzato, la scelta è stata dunque quella di costruire un’ambientazione sonora (potenziata naturalmente da una scenografia nata per l’occasione) che diventi vero e proprio edificio scenico, nella quale lo spettatore possa sentirsi di volta in volta vero protagonista o semplice testimone dell’atto teatrale. Giorgio Manganelli (Milano, 15 novembre 1922 – Roma, 28 maggio 1990) è stato uno scrittore, traduttore, giornalista critico letterario italiano, nonché uno dei teorici più coerenti della neoavanguardia. Parte attiva del Gruppo 63, ha collaborato con numerosi quotidiani come Il Giorno, La Stampa, Il Corriere della Sera, Il Messaggero, e vari settimanali (L´espresso, Il Mondo, L´europeo, Epoca). Nei suoi scritti rivela personalissime qualità di prosatore, anche nei suoi periodici interventi sull´attualità, carichi di umori ironici e di spregiudicate notazioni. Nelle sue numerose opere narrative rimase fedele a un’immagine della letteratura come costruzione artificiosa di un mondo sub o sur-reale, dove si colgono i risvolti più angosciosi o paradossali di una realtà fantasmatica. Muore a Roma il 28 maggio del 1990. .  
   
 

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