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Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Novembre 2008 |
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DONNE:DISCRIMINAZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO FIRMA IN UMBRIA PROTOCOLLO CONSIGLIERE DI PARITA’ E SINDACATI
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Perugia, 20 novembre 2008 - Ufficio delle Consigliere di Parità della Regione Umbria ed Organizzazioni sindacali insieme per prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione fondata sul sesso nel mondo del lavoro. Con questo obiettivo le Consigliere di Parità, Marina Toschi (effettiva) e Monica Raichini (supplente), ed i Segretari generali regionali di Cgil, Manlio Mariotti, Cisl, Ulderico Sbarra, e Uil, Claudio Bendini hanno sottoscritto ieri, presente l’assessore regionale alle Pari Opportunità Maria Prodi, un protocollo d’intesa per “favorire la piena applicazione della normativa in materia di parità e di pari opportunità fra uomo e donna”. Uno “stretto rapporto di collaborazione” tra i soggetti firmatari che prevede, tra l’altro, la realizzazione di incontri per approfondire la conoscenze sulla discriminazioni di genere in Umbria, corsi di formazione per i quadri sindacali, ma anche la promozione e la nascita nelle aziende e negli enti pubblici dei Comitati per le Pari Opportunità previsti dalla normativa sui contratti collettivi di lavoro, e praticamente mai attuati in Umbria. Si dovrà inoltre “tenere conto della dimensione di genere” nella stesura dei contratti decentrati e nell’utilizzo dei fondi comunitari. Le parti si impegnano a sollecitare la presentazione di Piani triennali di Azioni Positive da parte delle pubbliche amministrazioni per “riequilibrare la rappresentanza femminile nei settori sottostimati e favorire l’applicazione nelle aziende della legge (N. 53/2000) sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e per la riorganizzazione dei servizi pubblici e dei tempi delle città”. “La collaborazione tra organismi di parità e sindacati – ha detto Marina Toschi - è uno strumento fondamentale per contrastare le discriminazioni di genere nel mondo del lavoro, come dimostrano analoghe esperienze di altre Regioni che hanno portato ottimi frutti. Infatti persiste ancora – ha sottolineato la Consigliera - un notevole squilibrio di genere nell’accesso, nella permanenza e nel reinserimento nel mercato del lavoro. La condizione di svantaggio a carico delle donne si registra anche nelle retribuzioni, nei percorsi di carriera e nelle opportunità di crescita professionale. Da qui l’importanza del documento che accanto ad azioni concrete per la realizzazione di azioni positive e buone pratiche a favore delle donne prevede momenti collegiali di lavoro e verifiche annuali degli impegni assunti”. “Il documento – ha detto Manlio Mariotti – parte da una idea sinergica e condivisa del percorso da intraprendere per combattere la discriminazione genere che rimane la più antica e la più dura fra le discriminazioni”. Secondo il Segretario regionale della Cgil il protocollo costituisce una buona base dai cui ripartire per “individuare una strategia più ampia contro tutte le discriminazioni, soprattutto in uno scenario come quello di oggi caratterizzato da una profonda crisi economico sociale che accrescerà le situazioni di povertà, disagio ed emarginazione”. Per Claudio Bendini della Uil “il documento rappresenta un importante strumento di collaborazione per superare le discriminazioni di genere; uno strumento che può essere esteso alle associazioni datoriali ed alla parte pubblica”, ampliando così la platea dei soggetti coinvolti. “Il protocollo - ha aggiunto – è inoltre un modello per una sottoscrizione anche a livello provinciale, per darne uniforme applicazione su tutto il territorio umbro. Oggi – ha concluso Bendini - è tornata ad acuirsi la differenza di genere e ci sono su questo fronte forti segnali di regresso”. Per Ulderico Sbarra il protocollo ha tra l’altro il pregio di “rimettere al centro le questioni dell’occupazione e di far riparlare di lavoro. Mi auguro – ha aggiunto – che da questo si possa partire per ridisegnare anche i tempi di vita e di lavoro e i tempi delle città. Il periodo di crisi che stiamo attraversando e che cercheremo, per la nostra parte, di governare, può rappresentare l’occasione per recuperare sul terreno della discriminazione. Il nostro impegno come sindacati – ha concluso Sbarra - è di dare concretezza agli impegni assunti per i quali mettiamo a disposizione le nostre strutture”. L’assessore regionale alle Pari Opportunità, Maria Prodi, ha espresso “il grazie delle donne umbre ai sindacati e alle Consigliere di Parità per il lavoro che ha portato alla firma del protocollo. Politiche di genere e lotta alla discriminazione delle donne sono tra le funzioni specifiche della figura di Consigliera di Parità che – ha sottolineato Prodi - è un istituto importantissimo, anche se poco conosciuto, e assolutamente autonomo, con il quale la Giunta regionale ha attivato un’ampia collaborazione”. “Preoccupazione” è stata infine espressa dall’assessore per l’allontanamento della Consigliera di parità nazionale da parte del Governo. “Una azione gravissima – secondo Prodi, che potrebbe anticipare altri possibili interventi per insidiare la rete nazionale delle Consigliere di parità e le referenti regionali”. . |
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