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Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Novembre 2008 |
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DONAZIONI SANGUE: AL VIA NUOVA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE PER AUTOSUFFICIENZA REGIONALE
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Perugia, 20 novembre 2008 – “Occorre un grande sforzo per aumentare le donazioni di sangue, per questo lanciamo con forza la nuova campagna di comunicazione invitando gli umbri, e in particolare i giovani, a non far mancare il loro contributo di solidarietà”. È quanto sottolinea l’assessore regionale alla Sanità, Maurizio Rosi, in occasione della presentazione della nuova campagna di comunicazione sociale per la donazione del sangue realizzata da Regione Umbria e Avis regionale, in collaborazione con “Anci” (Associazione dei Comuni italiani) Umbria, Asl e Aziende ospedaliere. “In Umbria – rileva Rosi, che rivolge un ringraziamento all’Avis per il suo impegno nella raccolta di sangue – sono aumentate le donazioni, ma c’è un fabbisogno di sangue elevato che va ricondotto alle eccellenze sanitarie delle strutture della nostra regione, che vogliamo mantenere, così come tutto il nostro sistema sanitario regionale. L’obiettivo, seppur difficile, è quello di puntare all’autosufficienza regionale di sangue. Sarebbe opportuno, in tal senso, uno sforzo corale per accrescere le donazioni periodiche”. “Questa campagna di sensibilizzazione, che abbiamo intitolato ‘La sottile linea rossa’ – ha sottolineato, durante la presentazione, il presidente dell’Avis Umbria, Gildo Moscoloni – si distingue per il messaggio che lancia: non solo l’invito a donare sangue, ma quello di compiere una scelta di vita, aderendo a un vero progetto salute. Una campagna che coinvolge tutti gli umbri, soprattutto i giovani, e che si avvarrà della collaborazione dei Comuni umbri, attraverso l’Anci, di Asl e Aziende ospedaliere, delle associazioni dei farmacisti, dei medici di base”. “Si parte da un dato positivo – ha rilevato il presidente dell’Anci Umbria, Paolo Raffaelli – quello dell’incremento di più di mille unità di sangue all’anno. Se c’è un ‘gap’ fra il fabbisogno e il sangue donato, è dovuto alla qualità e all’eccellenza delle strutture sanitarie umbre, non a ritardi o insufficienze della regione. Come amministratori – ha proseguito – vogliamo strutturare modelli di solidarietà che rafforzino, in modo permanente, la rete comunitaria. Per questo ci impegniamo a partecipare e sostenere le iniziative dell’Avis, anche attraverso la presentazione di ordini del giorno nei Consigli comunali che impegnano i consiglieri a farsi testimoni della promozione della salute e della donazione del sangue, scegliendo di diventare donatori periodici. L’obiettivo è quello di arrivare, il prima possibile, a colmare il divario esistente, fino a giungere a un saldo attivo tra necessità e raccolta. Un obiettivo ambizioso, ma perseguibile”. “L’umbria – ha detto il vicepresidente dell’Avis regionale, Andrea Casale - è tra le prime in Italia a coinvolgere l’Anci, con gli amministratori comunali che si assumono l’impegno civico di diventare ‘testimonial’ della donazione di sangue. Questa campagna, rivolta in particolare ai giovani, anche quest’anno si contraddistingue per il suo messaggio multietnico, come dimostra la foto scelta per locandine e manifesti e lo slogan, ‘la donazione del sangue è un gesto che ci unisce’. L’appello che rivolgiamo, in particolare ai giovani, è quello di donare sangue e nello stesso tempo di adottare stili di vita adeguati. Un appello che verrà rilanciato anche attraverso spot televisivi, senza trascurare le opportunità di contatti, 50mila al giorno, che derivano dalla collaborazione con una multisala cinematografica del Perugino”. “Da gennaio a ottobre di quest’anno, rispetto allo scorso periodo dello scorso anno – ha detto Casale – le donazioni raccolte dall’Avis sono aumentate del 3,46%, con uno sforzo significativo poiché va considerato che chi ha raggiunto i 60 anni di età non ha più potuto effettuare donazioni. L’obiettivo è quello di raggiungere un incremento del 5 per cento, e di abbattere ancora le donazioni occasionali, in linea con quanto indicato dall’Unione Europea su iniziativa dell’Italia. In Umbria, su questo fronte, c’è stato un evidente processo di maturazione poiché le donazioni occasionali sono passate dal 7 al 2 per cento. Con la nuova campagna, che coinvolgerà anche le scuole, intendiamo diffondere sempre più la donazione del sangue e la prevenzione della salute”. Alla conferenza-stampa di presentazione hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Perugia Tiziana Capaldini, il presidente del Consiglio comunale di Perugia Roberto Ciccone, dirigenti delle Asl umbre e rappresentanti dell’Ordine dei medici di Perugia. La scheda. In Umbria crescono i donatori di sangue, ma non si è raggiunto lo stato di autosufficienza: crescono, infatti, ancora di più le esigenze del Servizio Sanitario sia per la presenza di punti di eccellenza che attirano pazienti da fuori regione, sia per il crescente utilizzo della “risorsa” sangue nelle terapie rivolte agli ultrasessantacinquenni (che al 1 gennaio 2007 erano 203983, il 23,37 per cento della popolazione). Per il 2008, in base alla valutazione dell’Avis regionale, si stima che a fronte di un fabbisogno di 45mila unità, la raccolta del sangue si fermerà a 43300, oltre 39mila delle quali garantite dall’Avis (circa l’87 per cento della necessità). Nel 2007 le donazioni complessive in Umbria sono state 41694 (di cui 37255 da donatori Avis, poco meno dell’85% del totale) a fronte delle 44mila necessarie. Dal 1 gennaio 2008 al 31 ottobre 2008, le donazioni Avis hanno raggiunto il numero di 32136 (nello stesso periodo del 2007 erano state 31062). La media mensile, attestata su 3214 donazioni, è cresciuta, sempre in riferimento al periodo gennaio-ottobre 2007, quando la media mensile è stata di 3106 donazioni; l’aumento giornaliero è di oltre 4 donazioni rispetto al 2007. Delle 32136 donazioni, 30548 sono state di sangue intero, 751 di plasma ed emoderivati, 837 i prelievi in aferesi. I donatori hanno un’età media intorno ai 45 anni, in prevalenza sono uomini. Nei primi dieci mesi di quest’anno, tra i donatori Avis, il picco maggiore di donazioni si è registrato in ottobre (3521), il più basso a giugno (2889). Quanto alle Asl di appartenenza, in percentuale l’incremento maggiore (4,33 per cento) nel periodo gennaio-ottobre 2008, rispetto allo stesso periodo del 2007, si è registrato nella Asl 3 (che comprende, tra gli altri, i territori di Foligno e Spoleto), con una media regionale del 3,46 per cento. L’obiettivo è quello di raggiungere un aumento del 5 per cento. . |
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