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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Novembre 2008
 
   
  ASTALDI S.P.A., RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2008 UTILE NETTO IN CRESCITA A 32 MILIONI DI EURO +20,1% SI RIDUCE L’INDEBITAMENTO NETTO A 467,7 MILIONI DI EURO

 
   
   Roma, 20 novembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Astaldi S. P. A. , riunitosi in data 12 novembre sotto la presidenza di Vittorio Di Paola, ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2008. Nonostante la difficile congiuntura economica e le complessità dei mercati che ne derivano, i primi nove mesi del 2008 chiudono con un utile netto di 32,2 milioni di euro, in crescita del +20,1% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Crescono anche i ricavi (+16,9%), che si attestano a 1. 087 milioni di euro. Migliora la posizione finanziaria netta che si attesta nel terzo trimestre a (467,7) milioni di euro anche grazie ai primi effetti positivi degli incassi di anticipi contrattuali previsti a fronte di contratti acquisiti all’estero. Stefano Cerri, Amministratore Delegato, ha così commentato: “L’andamento di Astaldi nel 2008 continua a progredire nel segno della crescita in linea con quanto programmato. L’indebitamento finanziario netto della Società è in calo nel trimestre, lasciando prevedere il raggiungimento a fine anno di un rapporto debt/equity vicino all’unità. Ci apprestiamo ad affrontare le prossime sfide, ivi comprese quelle inerenti la crisi dei mercati in atto, con la consapevolezza di avere costruito nel tempo solide basi per lo sviluppo”. Risultati economici consolidati dei primi nove mesi del 2008 I primi nove mesi del 2008 confermano risultati in linea con quanto programmato, grazie alla validità delle politiche e delle scelte strategiche formulate nel corso degli ultimi esercizi e all’ottima pianificazione delle attività, che hanno permesso di far fronte a un quadro macroeconomico deteriorato dagli effetti temuti per il rallentamento delle economie mondiali, dal peggioramento delle condizioni di credito per le famiglie e le imprese, da spinte inflazionistiche derivanti dai rincari dei prezzi delle materie prime. I ricavi si attestano a 1. 041 milioni di euro (892 milioni di euro al 30 settembre 2007), con una crescita del +16,7% che riflette l’accelerazione delle attività produttive per alcune delle commesse gestite in Italia e all’estero e il raggiungimento della piena fase di produzione per le rilevanti commesse in general contracting e project financing acquisite nel corso degli ultimi esercizi. Crescono del +16,9% i ricavi totali, pari a 1. 087 milioni di euro (929,9 milioni di euro nell’analogo periodo dell’anno precedente), grazie anche al contributo degli altri ricavi operativi, in crescita del +20,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La struttura e l’entità dei costi riflettono l’accelerazione delle attività e l’orientamento crescente del portafoglio ordini verso commesse in general contracting, tipicamente associate a economie di scala e al maggior ricorso agli affidamenti a terzi. I costi di produzione ammontano a 788,1 milioni di euro (+18,1% rispetto ai 667,4 milioni di euro al 30 settembre 2007), con una incidenza sui ricavi totali al 72,5% (71,8% al 30 settembre 2007). I costi del personale sono pari a 156,1 milioni di euro (+11,1%, rispetto ai 140,5 milioni di euro dello scorso anno), con una incidenza sui ricavi in calo al 14,4% (15,1% nell’anno precedente). L’ebitda (margine operativo lordo) cresce del +17,1% e si attesta a 122,2 milioni di euro (104,3 milioni di euro per l’anno precedente), con un Ebitda margin all’11,2%. L’ebit (risultato operativo netto), pari a 92,5 milioni di euro, mostra una crescita più decisa, +19,7% rispetto ai 77,2 milioni di euro al 30 settembre 2007, con un Ebit margin che cresce all’8,5% dall’8,3% dell’anno precedente. Gli oneri finanziari netti sono pari a 38 milioni di euro (contro i 31,9 milioni di euro a fine settembre 2007 +19%). L’accresciuta operatività del Gruppo si traduce, infatti, in una maggiore esposizione finanziaria media, per l’incremento del capitale investito tipicamente associato all’aumento dei volumi produttivi e alla ciclicità del business. Si segnala inoltre che, pur in presenza di un mercato del credito caratterizzato da rilevanti complessità, non sono ad oggi riscontrabili sul conto economico impatti significativi risultanti dalla crescita intervenuta a livello globale del costo dei finanziamenti: in questa parte dell’esercizio sono state infatti riscontrate variazioni contenute del costo del debito, anche grazie alla politica di copertura del rischio di tasso attuata. L’utile netto è pari a 32,2 milioni di euro, in crescita del +20,1% rispetto ai 26,8 milioni di euro dello scorso anno, con un net margin stabile al 3%. Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata al 30 settembre 2008 La struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo riflette una politica degli investimenti volta a privilegiare progetti (in general contracting e in project finance) il cui rendimento sul capitale investito risulta crescente. La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2008, al netto delle azioni proprie, è pari a (467,7) milioni di euro. Il valore indicato, in crescita rispetto ai (393,5) milioni di euro di fine 2007, si confronta con un dato equivalente di (496,5) milioni di euro registrato al 30 giugno 2008, evidenziando una riduzione dell’indebitamento nel corso del terzo trimestre pari a 29 milioni di euro. Infatti, da una parte l’andamento della posizione finanziaria su base annua riflette il supporto offerto alla produzione; dall’altra, la dinamica del cashflow previsto in relazione ai progetti in corso e agli incassi anche di anticipi contrattuali previsti a fronte di contratti acquisiti all’estero, inizia a produrre i suoi primi effetti positivi, consentendo un più equilibrato impiego delle risorse e creando le condizioni per una diminuzione del capitale investito entro la fine del 2008, con effetti positivi sulla posizione finanziaria netta del Gruppo. È importante inoltre evidenziare che l’attuale struttura del debito, già orientata prevalentemente verso il mediolungo termine, presenta la prima scadenza significativa da rifinanziare solo nel 2013. Terzo trimestre 2008 I conti del terzo trimestre 2008 ricalcano le dinamiche registrate per i risultati dei primi nove mesi dell’anno. I ricavi sono pari a 368,5 milioni di euro (+12,9% rispetto al terzo trimestre 2007), grazie all’accelerazione delle attività registrata in Italia e all’estero, concorrendo alla determinazione di ricavi totali per 382,3 milioni di euro (+14,1% di incremento). I costi confermano il crescente orientamento del portafoglio ordini verso attività prevalentemente gestite in general contracting: i costi di produzione si attestano a 281,9 milioni di euro (+16,1%), con una incidenza sui ricavi totali del 73,7% (72,5% nei primi nove mesi del 2007); i costi per il personale sono pari a 51,8 milioni di euro, con una incidenza in calo al 13,6% (14,5% nel terzo trimestre 2007). La struttura dei costi che ne discende si traduce in migliori performance economiche, anche su base trimestrale. L’ebitda (margine operativo lordo) è pari a 42,1 milioni di euro (+15,3%), con una incidenza dell’11% sui ricavi totali (10,9% nel terzo trimestre 2007), mentre l’Ebit si attesta a 31,9 milioni di euro (+14,9%), rappresentando l’8,4% dei ricavi (8,3% nel terzo trimestre dell’anno precedente). Gli oneri finanziari netti, pari a 16,6 milioni di euro, accolgono in minima parte l’effetto di un parziale accrescimento del livello dei tassi di interesse del periodo, e, per il resto, l’accresciuto livello dell’indebitamento medio associato all’operatività del Gruppo, comunque attualmente in fase di contrazione. Il trimestre chiude con un utile netto in decisa crescita (+47,5%), pari a 11,1 milioni di euro, con una incidenza del 2,9% sui ricavi. Il portafoglio ordini I nuovi ordini registrati nei primi nove mesi dell’anno sono pari a 1,2 miliardi di euro, che portano il portafoglio ordini al 30 settembre 2008 a 8,5 miliardi di euro, di cui 6,4 miliardi di euro relativi al settore costruzioni e 2,1 miliardi di euro riferiti ad attività in concessione e project finance. La struttura del portafoglio ordini risulta coerente con le linee di sviluppo adottate dal Gruppo e con quanto registrato nei precedenti periodi. Il 62% delle attività, incluse le iniziative in concessione, è relativo a iniziative domestiche; il restante 38% si riferisce ad attività sviluppate all’estero, prevalentemente in America Latina, Europa dell’Est, Algeria, Turchia. Le infrastrutture di trasporto si confermano il settore di riferimento per l’operatività del Gruppo (62% del portafoglio complessivo), ma cresce anche il contributo del settore degli impianti di produzione energetica (6%), seguito dall’edilizia civile ed industriale che pesa per il 7%. Si conferma una presenza importante e qualificata nel settore delle concessioni, con 2,1 miliardi di euro pari al 25% del portafoglio totale. I nuovi ordini sono essenzialmente riconducibili al settore delle infrastrutture di trasporto, sia in Italia che all’estero (Turchia e Romania), e degli impianti di produzione energetica (prevalentemente America Latina). In particolare, segnaliamo il contratto per la diga di Chacayes, in Cile, del valore di 282 milioni di euro (95% in quota Astaldi), che verrà realizzato in partnership con il gruppo australiano Pacific Hydro. Questo progetto prevede la realizzazione di ulteriori centrali idroelettriche, per un valore complessivo di 600 milioni di dollari, per le quali la Astaldi ha già sottoscritto con la Pacific Hydro un accordo di esclusività che prelude alla firma di nuovi eventuali contratti nel corso del 2009. Significativo anche il progetto per l’impianto idroelettrico di El Chaparral, in El Salvador, del valore di 220 milioni di dollari, che conferma la leadership nel settore degli impianti di produzione energetica e ne rafforza la presenza in America Latina, oltre al contratto per la nuova metropolitana di Istanbul, del valore di 751 milioni di euro (42% in quota Astaldi), il progetto più significativo gestito negli ultimi anni dalla Municipalità di Istanbul. Ricordiamo anche l’acquisizione di un primo tratto dell’Autostrada Pedemontana Lombarda, del valore di 630 milioni di euro (24% in quota Astaldi), oltre che di nuovi contratti nel settore delle infrastrutture di trasporto in Romania. Restano da accogliere in portafoglio, i valori sottostanti la nomina a Promotore per il project finance relativo alla realizzazione e successiva gestione del collegamento tra il Porto di Ancona e l’Autostrada A14 e la Strada Statale Adriatica (Ss 16), per la quale si è in attesa degli esiti definitivi della procedura. Evoluzione prevedibile della gestione ed eventi successivi Nonostante le complessità che si vanno delineando nel contesto economico-finanziario di riferimento, per i prossimi esercizi è atteso un ulteriore consolidamento della presenza del Gruppo a livello internazionale. Per l’estero, si punterà a rafforzare ulteriormente la presenza nei Paesi tradizionalmente presidiati (America Latina, Maghreb, Est Europa). Ulteriori scenari positivi si potrebbero aprire: in mercati limitrofi (Polonia, Perù); in Cile, per gli accordi di esclusività in ambito idroelettrico sottoscritti tra la Astaldi e la Pacific Hydro; in Venezuela, per le opzioni relativi ai progetti ferroviari in corso; in Honduras, per i recenti accordi di cooperazione firmati tra il Governo Italiano e quello Honduregno. In El Salvador, nuovi significativi accordi sono attesi nel campo idro-energetico. Per l’Italia, si è in attesa di conoscere gli esiti dell’iter di gara per il project finance per la realizzazione e successiva gestione del collegamento tra il Porto di Ancona e la viabilità circostante, e non sono escluse possibili estensioni per la Linea 5 della Metropolitana di Milano. L’avvio della fase di gestione prevista per il Nuovo Ospedale di Mestre renderà poi più significativo il contributo alla determinazione dei ricavi. In ultimo, si sono concluse positivamente le negoziazioni con la Repubblica di Croazia per la definizione contrattuale e l’incasso dei crediti rivenienti dal lodo arbitrale relativo al contratto per la costruzione e gestione dell’autostrada Zagabria-gorican. L’accordo sottoscritto dalla Astaldi e dalla Repubblica di Croazia prevede il pagamento in tre tranche del credito dovuto, il primo dei quali è già stato effettuato. .  
   
 

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