|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 24 Novembre 2008 |
|
|
|
|
|
RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA: INIZIATIVE REGIONE VENETA PER DIFFUSIONE CERTIFICAZIONE ETICA
|
|
|
|
|
|
Grazie ad un bando di prossima apertura, la Regione Veneto assegnerà contributi per la diffusione della certificazione etica tra le imprese venete. Lo ha confermato l’assessore regionale alle pari opportunità e all’imprenditoria femminile e giovanile Isi Coppola in occasione del convegno organizzato da Confindustria di Vicenza sulla responsabilità sociale d’impresa e la certificazione etica. Erano presenti, tra gli altri, Roberto Zuccato Presidente di Confindustria di Vicenza, Vittorio Mincato Presidente della Camera di Commercio berica, Giuliana Fontanella Presidente della Terza Commissione Consilare e Antonio Girardi direttore della Fondazione Giacomo Rumor-centro Produttività Veneto. Aprendo i lavori, Zuccato ha sostenuto che puntare sui temi dell’etica è più che mai oggi un investimento che produce benefici sia per le aziende, sia per la società. Il convegno è stato l’occasione anche per qualche considerazione sulla crisi che l’economia mondiale sta attraversando, ponendo l’interrogativo se all’origine non ci sia proprio una sostanziale mancanza di responsabilità sociale. La certificazione etica (Sa8000) è un riconoscimento basato su convenzioni internazionali, come la Dichiarazione dei diritti universali dell’uomo e quella dell’Onu sui diritti del bambino. L’obiettivo è verificare il rispetto dei diritti umani, dei diritti dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento dei minori, ma anche le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro. Le aziende certificate dal 1998 ad oggi sono quasi 1800 in 67 Paesi. Circa un terzo sono italiane. L’assessore Coppola ha spiegato che la Regione, in base a una specifica norma contenuta nella legge finanziaria per il 2008, sosterrà le aziende che hanno intrapreso questo percorso di certificazione etica. Il bando assegnerà contributi per un importo complessivo di 540 mila euro. Oltre a questo, la Regione ha approfondito un particolare aspetto della responsabilità sociale d’impresa, quello legato alle pari opportunità tra uomini e donne, promuovendo un percorso con cui è stato definito un modello di certificazione delle imprese secondo il rispetto del principio della responsabilità di genere e quello della conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro. “Tutto questo non è un caso – ha concluso l’assessore – ma è il risultato del nostro Dna . I veneti hanno sempre posto attenzione alla persona e al capitale umano. Questo ci permette di guardare con fiducia al futuro, per superare la crisi attuale e continuare a fare impresa come abbiamo fatto finora" . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|