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Notiziario Marketpress di
Lunedì 24 Novembre 2008 |
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MINORI STRANIERI CON DISAGIO A VERONA. ASSESSORE VALDEGAMBERI A CONVEGNO SU DISAGIO PSICOLOGICO NELLE FAMIGLIE MIGRANTI
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Verona, 24 novembre 2008 - “I traumi e i disturbi di comportamento nei bambini e negli adolescenti migranti portano alla nostra attenzione il tema specifico dell´integrazione in rapporto ai servizi territoriali e clinici di sostegno psicologico. Sono temi di grande attualità visto che oggi il Veneto vede l´8% di presenza di queste persone, che sono in aumento. La conoscenza è il primo elemento di integrazione, conoscerere i loro modelli familiari, i rapporti tra padri e figli, tra individuo e comunità. E´ importante saper declinare nel modo più appropriato possibile ogni azione sociale e terapeutica. Le esperienze maturate nell´ambito dell´Ulss 20 sono importanti anche per il miglioramento dei servizi territoriali nei confronti di questa parte della popolazione che ada esempio in alcune scuole d´infanzia raggiunge il 30-40% di presenza”. Questo il saluto portato da Stefano Valdegamberi, Assessore regionale alle politiche sociali, ha commentato stamani a Verona, nella sede della Banca popolare sull´incontro promosso dal dipartimento di neuropsichiatria infantile e psicologia dell´età evolutiva dell´Azienda Ulss n. 20 di Verona che si è impegnato per creare “un centro per l´aiuto psicologico ai bambini e agli adolescenti migranti”. “Mi auguro – ha proseguito l´Assessore veneto - che questo cammino possa proseguire, che ci possa essere integrazione tra sanitario e sociale, con specifica attenzione all´ambito scolastico dicendo no a forme di ghettizzazione”. Più di duemila bambini nomadi e oltre 30 mila extracomunitari che frequentano le nostre scuole. Secondo Valdegamberi, anche la nostra cultura potrebbe guadagnare da questi modelli del ´senso del villaggio´ del ´senso della comunità´, e ha sollecitato a un recupero di questi valori perchè non possiamo più delegare tutto ai servizi del welfare state. Da un punto di vista sociosanitario, Valdegamberi ha informato che nel Veneto, opera già da qualche anno e con risultati molto apprezzabili, una rete di centri regionali di cura e protezione che sono luoghi di presa in carico, di terapia e di riabilitazione, con la presenza di figure professionali specializzate (psicologi, pediatri, neuropsichiatri, assistenti sociali, esperti in scienza dell´educazione) che si coordinano con i servizi accompagnando il bambino e/o l´adolescente maltrattato o abusato nell´eventuale percorso giudiziario, così come previsto dalla convenzione di Strasburgo. Questi centri hanno sede a Verona (Il Faro), a Vicenza (L’arca, su progetto presentato dal Comune di Vicenza, dall´Ulss di Vicenza e dall´Ipab di Vicenza Proto Salvi), a Venezia (Il germoglio, nella sede della Fondazione Mater Domini a Marghera), a Treviso e a Belluno (Tetto Azzurro, su proposta dell´Associazione Telefono Azzurro), a Padova. . |
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