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Notiziario Marketpress di Venerdì 21 Novembre 2008
 
   
  CONVERSA-AZIONE AMERICANA DI EMANUELE PICCARDO CON GIULIANO GRESLERI, CATERINA IAQUINTA, GUIDO GUIDI, FABRIZIO VIOLANTE

 
   
  Ha ancora senso conversare e compiere un’azione oggi? La risposta è si: per quanto artisti ne abbiano fatto uso in passato, re-interpretare azioni già svolte applicando varianti a tema è l’unica possibilità che ci resta, soprattutto dopo il novecento, quando si è sperimentato in ogni direzione. Quello che accadrà sabato 22 novembre 2008 alle ore 17. 00 a neon>campobase di Bologna è una “conversa-azione”, ossia l’unione di una conversazione con una azione con alcune persone, oggetti e situazioni per me fondamentali nell’aver affrontato l’utopia realizzata dell’architetto Paolo Soleri, da trent’anni impegnato nella costruzione della città di Arcosanti nel deserto dell’Arizona. Partire dal lavoro di Soleri, che basa la sua idea di città sull’unione tra architettura ed ecologia, e individuare alcuni temi di ricerca che mi hanno spinto a raccontare un luogo con la camera fotografica. Arcosanti, la città per cinquemila abitanti, oggi archeologia di se stessa, raccontata da un abaco di elementi diversi: fotografie, video, testo e testimonianze. La “conversa-azione” vedrà la partecipazione di alcuni compagni di strada il cui sguardo e pensiero critico mi ha aiutato nell’articolare la complessità di una ricerca che attraversa le discipline, propria della mia esperienza: dallo storico dell’architettura Giuliano Gresleri, fondatore di Parametro, che converserà su Paolo Soleri e Parametro (la prima rivista a pubblicare il progetto di Arcosanti nel ’74); al fotografo Guido Guidi che, attraverso l’analisi di una fotografia del maestro americano Walker Evans, parlerà della relazione tra architettura e fotografia; alla storica dell’arte e curatrice Caterina Iaquinta che troverà, invece, analogie tra l’azione che Soleri compie nel deserto e il mondo dell’arte, riferita a parole quali: luce, esperienza, abitare e dislocamento. E infine il critico cinematografico Fabrizio Violante che parlerà del film Zabriskie Point, opera di Michelangelo Antonioni, girato nel deserto dell’Arizona. All’interno di neon>campobase la mia azione consisterà nel dialogare e nel comporre una parete-manifesto con una serie di materiali: fotografie, scritti, video, libri. Oggetti che sono stati importanti per raccontare un’America diversa fatta di opzioni radicali, dell’essere contro un sistema dominante, contro l’imperialismo usando una molteplicità di voci. .  
   
 

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