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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 26 Novembre 2008 |
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UN ITALIANO SU DUE HA PROBLEMI DI VISTA “NON TRASCURARE LA PREVENZIONE”
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Milano, 29 novembre 2008 - Il 70% delle informazioni provenienti dal mondo esterno passa dalla vista che però è un problema per 1 italiano su 2. Ma potrebbe esserlo anche per l´88% di coloro che giornalmente fanno uso di un computer per lavoro, studio, o anche solo per gioco. I disturbi della vista infatti sono tanto diffusi quanto, troppo spesso, trascurati. Tanto che un italiano su 5 non si è mai sottoposto a un controllo oculistico; 35 milioni (più del 60% della popolazione) non fanno una visita da oltre tre anni; una persona su 4 ha un disturbo non corretto e la fascia di età più trascurata è quella dai 18 ai 45 anni. Oltre 14 milioni di italiani, tra i 14 e i 79 anni, sottovalutano i problemi della vista e credono che misurare le diottrie in un centro ottico valga quanto un check-up medico specializzato (Dati Commissione Difesa Vista). “I controlli oculistici sono invece fondamentali e vanno effettuati a seconda dell´età perché permettono di prevenire efficacemente le diverse problematiche della vista – ha spiegato l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna durante la presentazione dei risultati di una ricerca condotta dalla Commissione Difesa Vista -. Non dimentichiamo che anche a causa dell´invecchiamento della popolazione si assiste a un incremento dei disturbi visivi. Un momento critico è quello dei 40 anni, quando comincia a presentarsi la presbiopia e si può manifestare il glaucoma, da prevenire solo con la diagnosi precoce. Ma la profilassi deve cominciare sin da piccoli. Molti non lo sanno, ma è importante essere seguiti da un oculista dalla nascita all´adolescenza, periodo in cui possono manifestarsi i principali difetti visivi (miopia e ipermetropia)”. “Secondo l’Istat – ha aggiunto Landi -, la Lombardia è la prima regione italiana per numero di ciechi, pari almeno a 45. 000 persone e si stima che gli ipovedenti siano almeno il triplo. Bisogna quindi sensibilizzare la popolazione sulla necessità di controlli regolari della vista ad ogni età e diffondere una cultura della prevenzione precoce delle malattie oculari, in modo tale che si impari a tutelare quello che, sin dai tempi di Platone e Aristotele, è considerato il senso più importante”. Proprio in questa direzione muovono alcuni progetti dell’Assessorato comunale: per l’Anno della Salute sono infatti previste iniziative rivolte alla cittadinanza che aiuteranno a far comprendere l’importanza della protezione della vista, con un’attenzione particolare anche all’uso corretto degli occhiali, sia da sole che da vista. “Il 15% dei bambini italiani della scuola materna dovrà portare gli occhiali – azzarda una previsione l’assessore Landi -. Più di uno su 10, infatti, all´età di 4 anni presenta difetti di vista (miopia e astigmatismo) e strabismo. In questi casi un intervento tempestivo è fondamentale per eliminare il difetto. E ancora una volta è fondamentale la prevenzione, a cominciare dall’ambiente familiare. I genitori possono intercettare i campanelli d´allarme osservando i propri figli, le loro abitudini e le posture”. Sempre secondo i dati, il 6% dei bambini tra 1 e 5 anni presenta difetti visivi ma il 34% non li corregge e il 41% dei genitori non ha adottato alcun tipo modalità di prevenzione. Anche 1 bambino su 3, dai 6 ai 13 anni, ha almeno un difetto della vista e il 33% dei genitori dichiara di non aver fatto prevenzione. Infine, il 66% degli individui maggiori di 14 anni presenta un difetto visivo, il 53% porta occhiali correttivi ma un quarto (il 25%) non ha svolto alcun tipo di prevenzione. Le percentuali aumentano quando si tratta di soggetti privi di difetti visivi (42%), con accentuazioni tra i giovanissimi, tra gli over 65 anni e i tra residenti nel Sud Italia (30%). “Controllare la propria vista è un dovere verso se stessi – ha concluso l’assessore alla Salute - come essere consapevoli che una visita, semplice e indolore, è importante. Il primo incontro con l´oculista dovrebbe avvenire dall’età di 9 mesi, per un inquadramento delle condizioni generali degli occhi seguito da un ulteriore controllo intorno ai tre anni e mezzo, e un terzo all´inizio della scuola elementare e poi via via regolarmente per tutta la vita”. Scheda - Secondo gli ultimi dati dell´Organizzazione Mondiale della Sanità in tutto il mondo, più di 161 milioni di persone hanno la funzione visiva compromessa, di questi 124 milioni sono ipovedenti e 37 milioni sono ciechi (di cui 1,4 milioni di bambini sotto i 15 anni), altri 153 milioni di persone soffrono invece di una riduzione della capacità visiva a causa di mancata correzione di errori di rifrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo). Questi ultimi potrebbero recuperare la propria normale capacità visiva ove potessero fare uso degli strumenti di correzione adeguati quali gli occhiali da vista, inoltre è stato dimostrato che il 75% della cecità negli adulti è evitabile tramite la prevenzione e la cura, nei bambini allo stesso modo una precoce prevenzione e il trattamento delle anomalie visive già alla nascita ridurrebbe del 50% i casi di cecità. Tre bambini su 100 sono ambliopi. Questo vuol dire che se in Italia nascono 554. 966 bambini (dati Istat 2006), 16. 648 di questi potranno avere un problema grave, che, se non curato in tempo, entro i 4 o 5 anni, porterà alla sostanziale cecità permanente di un occhio. Da recenti sondaggi condotti nei principali Paesi europei e negli Stati Uniti emerge che la maggior parte degli intervistati ignora che molte insidie per la vista si presentano nella vita quotidiana, in situazioni di assoluta normalità, come il continuo passaggio dagli ambienti a illuminazione artificiale a quelli esterni, l´esposizione dannosa ai raggi solari Uva e Uvb, l´esposizione al riverbero, il degrado ambientale e climatico e, appunto, l´uso del computer. Tra le maggiori cause di affaticamento degli occhi e di difetto visivo risultano infatti l´utilizzo del videoterminale, i rischi dell´esposizione ai raggi solari e una scorretta educazione alla visione soprattutto durante l´infanzia. Percentuali simili si registrano nella mancata percezione dei danni provocati dai raggi solari. Mentre l’83% della popolazione italiana è infatti consapevole dei danni che il sole può causare alla pelle e adotta adeguate misure protettive, solo il 4% presta attenzione ai rischi cui sono esposti gli occhi dimenticando che, malgrado rappresentino solo il 2% della superficie totale del corpo, sono un organo di vitale importanza. L´unico che consente alla luce di penetrare e arrivare in profondità nel nostro organismo. Di contro la medicina oculistica ha fatto enormi passi avanti. Così tra i venti e i quaranta-quarantacinque anni è possibile correggere buona parte dei difetti visivi con il laser ad eccimeri curando circa il 45% dei casi di miopia, astigmatismo ed ipermetropia. In alcuni casi particolari, e per difetti molto elevati non trattabili col laser, si utilizzano speciali lenti artificiali che, inserite nell´occhio, correggono in buona parte il difetto visivo. Oltre i cinquanta-cinquantacinque anni, per difetti visivi importanti e quando è già presente la presbiopia, ovvero la progressiva incapacità di "zoomare" per mettere a fuoco contemporaneamente oggetti lontani e vicini, si possono utilizzare tecniche chirurgiche efficaci e mini invasive. . |
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