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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Novembre 2008
 
   
  LA COLLEZIONE DI AREA ISLAMICA DELLE RACCOLTE EXTRAEUROPEE DEL CASTELLO SFORZESCO

 
   
   Milano, 26 novembre 2008 - La mostra “Dalla Turchia. Una scelta di opere ottomane dalle collezioni del Castello Sforzesco” nasce da un progetto di valorizzazione delle raccolte di area islamica del Castello Sforzesco che ha previsto la catalogazione informatizzata dell’intero nucleo collezionistico (319 manufatti), delle azioni di restauro e conservazione, e finalmente l’esposizione di una selezione di 30 opere tra tappeti, velluti e ceramiche di area ottomana. Mai esposta prima se non con qualche eccezione, la collezione islamica del Castello Sforzesco si è formata grazie a legati testamentari ad acquisti e donazione. Le sezioni che compongono la collezione sono i reperti in ceramica, i tessili, i tappeti e le armi. Gli esemplari più antichi sono i tessuti di epoca fatimide (X-xi secolo). Le zone geografiche di provenienza sono quanto mai varie: dall’Egitto alla Persia, dalla Siria all’Anatolia. La collezione di maioliche ispano-moresche infine, pur facendo parte delle Raccolte d’Arte Applicata, completa il quadro della produzione di arte islamica del Mediterraneo presente al Castello. La collezione dei tappeti riunisce esemplari tra i più vari di tappeti che vengono dal mondo anatolico, con una cronologia che spazia dal Xvi secolo ai primi del Novecento. Grazie alla diversità della collezione si possono documentare anche varie tecniche di tessitura: l’annodatura classica, il ricamo, la tecnica del kilim. Una grande parte della collezione dei tappeti viene da casa Boschi (oggi un museo), dove era usata per l’arredamento della dimora come dimostrano numerose foto d’epoca. Il nucleo dei tappeti più antichi (5 esemplari qui esposti) invece, è frutto di acquisti mirati effettuati con lungimiranza dall’amministrazione comunale. Tale gruppo è presente nelle collezioni del Castello sin dagli inizi del Novecento: vennero esposti per un breve periodo in Sala della Balla. Su di essi si sono concentrati gli interventi più importati di consolidazione e recupero. Il progetto di valorizzazione che ha interessato l’intera collezione è la prima tappa verso l’esposizione permanente, che avverrà con la prossima apertura di un museo dedicato alle Culture del Mondo presso l’area dell’ex-Ansaldo nella zona di Porta Genova. .  
   
 

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